28/10/2012 21:47:59
Grazie Max!
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28/10/2012 23:22:17
me lo vedo il maya che scrive sui muri "arrivano gli spagnoli..mo so caxxi..."
h2o io chiamo ligabove e vediamo se coincidono..
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28/10/2012 23:28:15
NO si mandavano le mail...
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28/10/2012 23:36:08
mycia il risultato sara` lo uguale solo con 6 ore di differenza...
io so che si mandavano gli sms
.j.r.
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29/10/2012 02:32:40
Stirner, la solitudine e`una ricchezza difficile da condividere....
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29/10/2012 09:08:28
commento serio 1:
- vedrete che qualcuno "interpreterà" che la fine del mondo è avvenuta davvero, visti i cambiamenti immani di quest`ultimi anni e la ridistribuzione del potere e qualità di vita che si prospettano per i prossimi.
commento serio 2:
- mi son sempre chiesto se la "cosìdettaprofezziadeimaia" la si debba applicare sul fuso orario delle americhe oppure il mondo finirà ad orari diverse a seconda del meridiano. Boh.. vedremo, per inciso fra i tanti meglio gli UFI! ok questo non era proprio serio.
commento umoristico: se finisce, ci saranno tanti coglioni in meno! E questo già vale la pena!
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29/10/2012 10:41:11
a me tirerebbe il culo se, in caso di catastrofe, non morissero tutti ed io fossi tra quelli che tirano le cuoia! inoltre devo ancora decidere se iniziare prima del 21 a fare i regali di Natale o aspettare il 22 dicembre!
PS: siamo già a giggiolo revoluscions!
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29/10/2012 10:51:21
La fine del mondo...il giudizio universale per i credenti...ecco la verità!
Prologo Il Giudizio Universale
Era alfine arrivata la dodicesima edizione del Giudizio Universale. Come di consueto, i Creatori ancora in gioco si sarebbero incontrati al centro della Galassia scelta come sede di turno per ospitare la manifestazione. Le Supreme Energie giunsero sul posto contemporaneamente, diecimila anni più, diecimila anni meno. Unico assente, il Creatore del Diciassettesimo Settore, eroicamente scomparso durante il tentativo di contrastare la forza di un buco nero formatosi nella sua galassia natia. Le forme di vita da Egli messe in campo avrebbero pertanto partecipato all’evento senza disporre del loro rappresentante ufficiale. Gli sfavillii di energia multicolore si salutarono con un brillare intenso, stazionando ai margini della galassia ospite, poi ordinarono un centennio di arresto dell’espansione del loro Universo per commemorare il collega risucchiato in quello accanto. Al termine dei convenevoli, la manifestazione iniziò ufficialmente. Come da protocollo, la parola spettava al secondo classificato nell’edizione precedente, il Creatore del Nono Settore. – Carissimi Colleghi, Amici, Fratelli… vi porgo il benvenuto. Gli altri quattro risposero solennemente al saluto, con pulsazioni di media luminosità. – Il mio discorso di apertura sarà molto breve. L’edizione che ci apprestiamo ad affrontare, che come sappiamo sarà orfana di un nostro caro Compagno, giunge alla fine del dodicesimo periodo di Prova. E` nostro dovere sentirci onorati di poter concorrere a questo ultimo posto disponibile per affiancare gli altri undici Campioni, giudicando con professionalità e ricambiando così la fiducia che ci è stata accordata all’inizio di questo contendere. Vi fu qualche anno di applausi di luce, poi Egli proseguì. – Presto un altro di noi avrà finalmente un Nome, presto vi sarà una nuova forma di vita eletta, presto avverrà un nuovo Riciclo Cosmico. Auguro a tutti voi la miglior fortuna, e che ciascuna Vostra Essenza sappia onorare il ruolo che il futuro ci riserverà. Si dia ora inizio all’Ultima Edizione! Ancora applausi, stavolta accompagnati da un paio di fischi-luce di Numero Due, il Creatore più giovane, e dalla Cerimonia di apertura si passò alla Presentazione vera e propria. Il Creatore del Primo Settore si era classificato secondo per ben otto volte ed era per questo il favorito. Si interconnesse con gli altri quattro e mostrò loro, astrattamente, alcuni decenni di vita di una coppia dei suoi esemplari in concorso. Questa volta si era concentrato su una specie classificata come GHM-12. Si trattava di un minuscolo essere filiforme dotato di poteri psichici e capace di resistere alle condizioni più avverse; poteva vivere galleggiando nel gelido spazio senza bisogno di respirare alcun gas, oppure nuotare nel plasma energetico di una stella senza subire ustioni. I GHM-12 comunicavano con lo stesso principio utilizzato dai Creatori, seppur semplificato, e avevano uno spiccatissimo senso dell’umorismo. Il Creatore ordinò ai due vermicelli di dare una dimostrazione di sagacia, che fece esplodere tutti e sei i Giudici, tranne Numero Due, in una brillantissima risata. – Bene. Numero Uno non ci hai deluso nemmeno questa volta – disse numero Nove con le lacrime di luce che ancora gli scendevano per il gran ridere. – Mi preme aggiungere che, personalmente, ho spesso ammirato e invidiato il tuo stile. Non aggiungo altro per non influenzare in alcun modo i presenti prima della votazione. Si faccia avanti Numero Due. Il secondo Creatore era sempre stato il più ribelle del gruppo. Nelle precedenti quattro edizioni Egli aveva presenziato senza proporre alcunché, per protesta contro il Consiglio. Durante il Settimo Giudizio, infatti, era stato squalificato per presunte irregolarità progettuali e gli era stata, a sentir lui ingiustamente, negata una vittoria meritatissima. Nonostante il lungo periodo di inattività, questa volta pareva davvero aver fatto un buon lavoro. Egli propose piccoli ammassi di particelle di energia la cui matrice vergine era predisposta ad assumere l’aspetto e le caratteristiche preferite da chi vi entrava in contatto. Questi esseri multiformi si spostavano sfruttando il vento solare ed erano dotati di memoria biologica illimitata, al punto da poter essere considerati lo strumento perfetto per tramandare i patrimoni genetici di tutte le forme di vita esistenti che avrebbero incontrato. In definitiva, si trattava di un pacifico plasma vivente dotato di altissima capacità di interazione con qualsiasi creatura dell’Universo. Un lungo applauso ammirato partì dai colleghi, a cui il Secondo Creatore non rispose nemmeno con mezza pulsazione. – Mi permetto... – disse Numero Quattro, che non perdeva mai occasione per puntualizzare contro Numero Due – non ci è chiara la durata media dell’esistenza delle tue forme di energia; per giudicare correttamente ritengo necessario che tu ci dia almeno questa informazione. – Semplice – rispose Numero Due alzando il sopracciglio di energia destro – non hanno un limite di tempo, esse sono potenzialmente immortali. Se tenute lontano da una decina di materiali cosmici a loro incompatibili. – E quali sarebbero questi materiali dai quali tenerle lontane? E quale effetto potrebbe avere un eventuale contatto accidentale? – incalzò Numero Nove. – Auricuprite, tetraauricuprite, danbaite, taenite, tetrataenite, bogdanovite, moschellandsbergite, rame e cioccolato. L’effetto può andare dal corrosivo all’esplosivo. – Quanto esplosivo? Con che potenziale? Numero Due non potè mentire. – Da un megatone alla Supernova… – disse sconsolato. Gli altri sei emisero una stupefatta onda colorata, poi Numero Due proseguì. – Esimi Colleghi, purtroppo si è verificato un effetto collaterale imprevisto e quando me ne sono accorto era ormai troppo tardi. Vorrei appellarmi all’articolo cinque, che prevede che in caso di evoluzione apocalittica preterintenzionale, i soggetti proposti non vengano esclusi ma giudicati ugualmente per le loro buone qualità. – Numero Due, questo è un caso lampante di violazione del regolamento! – disse Numero Nove – Esso recita: “nessuna Creazione costituita da energia può superare il potenziale di una stella”. Siamo costretti a squalificarti e ti esortiamo a rintracciare tutti gli esemplari finora creati per evitare guai al Cosmo! Ovviamente dopo che avremo finito la manifestazione. Numero Due scosse il bagliore, si ammutolì e si fece da parte. Era quindi giunto il turno di Numero Quattro che, mal celando una certa soddisfazione per il fallimento del collega, presentò i suoi esemplari.
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29/10/2012 10:52:23
Si trattava di scure creature sferiformi composte da materia organica. Le aveva chiamate “ + + )-¦ + ” Erano ricoperte da uno strato magnetico che permetteva loro di formare spontaneamente grandi grappoli cosmici e navigare nello spazio senza doversi preoccupare di alcunché, se non della propria riproduzione e della rotta da seguire. Pur apparentemente senza nessuno scopo, questa forma di vita era in grado di svolgere una funzione importantissima. Infatti la massa e il magnetismo della colonia attiravano la maggior parte dei detriti siderali incontrati durante il vagare nello spazio: una volta a contatto con l’involucro esterno di un + + )-¦ + , il detrito, di qualunque natura fosse, veniva lentamente assorbito e le dimensioni della mandria aumentavano. Insomma, erano formidabili spazzini. Quando la grandezza del grappolo superava circa i dieci secondi luce cubi, il magnetismo diminuiva quel tanto che bastava per consentirne la scissione in due gruppi distinti, quasi uguali per quantità di esemplari e pronti a prendere rotte diverse. In questa fase poteva capitare che qualche + + )-¦ + si smarrisse accidentalmente nello spazio; in tal caso il soggetto proseguiva da solo il viaggio e, una volta raccolto abbastanza nutrimento interstellare e aumentate a sufficienza le proprie dimensioni, si divideva in due sfere più piccole, che rimanevano poi attaccate tra loro. Nuovamente raggiunte le condizioni adatte, avveniva un’ulteriore suddivisione che raddoppiava il numero degli esemplari e con questo sistema esponenziale si costituiva velocemente un nuovo grappolo. Tra le caratteristiche di questa specie, infine, era previsto anche il riciclo degli esemplari che esaurivano la propria vita all’interno del gruppo, i quali venivano assorbiti dai compagni come semplice spazzatura. I Creatori si flasharono compiaciuti e anche Numero Due, pur imbronciato, non poté fare a meno di complimentarsi con Numero Quattro. Le creature del suo progetto apparivano davvero molto utili e innovative. – Ti siamo grati, Numero Quattro, per la tua grande sensibilità ambientale – disse Numero Nove – non è la prima volta che anteponi l’utilità universale al puro esercizio di stile, e questo influirà di certo positivamente sul Giudizio Finale. I miei più vivi complimenti. Poi venne il turno proprio di Numero Nove. – Per quanto riguarda il mio progetto, cari Colleghi, sono costretto a renderne ufficiale il fallimento e a ritirarmi serenamente dalla competizione. Gli altri Creatori chiesero una spiegazione, che avvenne tramite pochi esaurienti momenti d’astrazione. Numero Nove aveva impiegato tutte le sue energie nello sviluppo di un’innovativa civiltà intergalattica basata sull’intelligenza elettronica. Sviluppata partendo dal silicio, materia abbondante nella Galassia scelta come terreno di coltura, essa ebbe un’evoluzione rapidissima. Purtroppo, quando mancavano appena due milioni di anni al Giudizio, una gigantesca tempesta magnetica provocata da una vicina stella l’aveva fulmineamente cancellata dalla faccia di quell’Universo. Numero Nove sospirò due impulsi, mentre i Colleghi gli dimostrarono luminosa solidarietà. – Sappiamo bene che non è semplice creare e conservare, quindi non vi è motivo per indugiare oltre sull’accaduto. Numero Dodici, è il tuo turno. Il Creatore del dodicesimo settore non aveva mai brillato per capacità tecniche e fantasia e, infatti, intendeva proporre una versione aggiornata e corretta del suo progetto precedente, una sorta di fungo dello spazio. La prima volta che mostrò il progetto ai Colleghi, tre edizioni prima, i suoi funghi erano poco più che ammassi informi di proteine che avrebbero dovuto catturare e amplificare i raggi cosmici, producendo energia per riscaldare lo spazio profondo. In realtà quasi tutti implodevano con un nauseabondo `plop` ancor prima di rilasciare le spore e riprodursi. Nell’edizione successiva Egli risolse parte dei problemi, velocizzando il processo di riproduzione ma non eliminando del tutto le esplosioni e l’odore. Per l’Undicesimo Giudizio i funghi risultarono ulteriormente migliorati: non implodevano più, si riproducevano regolarmente emettendo risate e avevano smesso del tutto di puzzare. Non vennero premiati ma molte civiltà dell’Universo cominciarono a farne uso, piazzandoli a scaldare le loro colonie non irradiate a sufficienza dalle stelle. Nessuno avrebbe immaginato la piega che l’aggiornamento dell’obsoleto progetto avrebbe preso in vista di questa ultima edizione. I nuovi esemplari di funghi avevano ora assunto l’aspetto di fiori coloratissimi e profumatissimi, e potevano essere tenuti a galleggiare sia in orbita attorno a un pianeta che vicino al suolo, quando necessario. La loro capacità di amplificazione e conservazione dell’energia, inoltre, era aumentata al punto che potevano anche essere pressati in barre e usati come potentissimo propellente per motori interstellari. I Creatori espressero notevole compiacimento per i progressi fatti dal loro Collega, che li ringraziò con un brillante inchino.
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29/10/2012 10:53:08
Giunse infine il turno degli esemplari dell’assente Creatore Numero Diciassette; anche in questo caso si trattava dell’evoluzione di un vecchio progetto da tutti conosciuto. Numero Nove prese la parola. – Cari amici, è con grande commozione che mi accingo a fare da portavoce per il nostro amico Numero Diciassette, che certamente ora ci starà guardando dall’altro Universo. Come ricorderete, egli aveva instillato delle forme di vita primordiali su Terra, un piccolo Pianeta di un remotissimo sistema stellare, ed aveva fatto in modo che esse si evolvessero seguendo alcuni percorsi prestabiliti. Ci divertimmo molto nel vedere come quella moltitudine di strane creature avesse popolato il proprio mondo; esse lottavano tra loro, mutavano di forma col tempo, miglioravano le proprie capacità e abitudini in base alle necessità, addirittura qualcuna arrivò a modificare l’ambiente circostante. Per questa edizione Numero Diciassette aveva deciso di dare una svolta ai suoi studi, impiantando sul pianeta una nuova specie vergine che chiamò “Uomo”, la quale possedeva già all’origine, in sé, molte delle nozioni apprese dalle precedenti creature-test. Vi prego ora di osservare in astrazione come questa specie si sia largamente riprodotta ed evoluta nell’ultimo milione di anni. I Creatori si sintonizzarono verso Terra e poterono così apprezzare la bontà del “Progetto Uomo”. Si trattava di un buffo organismo, fisicamente poco resistente ma abilissimo ad adattarsi alle difficoltà ambientali grazie alla sua intelligenza e alla sua capacità di apprendimento, al punto da arrivare da solo allo sviluppo della tecnologia e alla comprensione delle leggi fisiche di base. Pur dimostrando grandi doti intellettive e la tendenza a creare comunità più o meno vaste, l’uomo aveva mantenuto una buona dose di aggressività, tipica peraltro delle altre specie minori con cui divideva il pianeta, che spesso sfociava in lotte fratricide tra le varie colonie. Questo era tuttavia un dettaglio trascurabile, visto che la sua razza era ormai composta da diversi miliardi di unità e qualche perdita si poteva ritenere accettabile. Da sottolineare era invece che, per la prima volta, degli esseri pensati per abitare il suolo di un pianeta fossero addirittura riusciti ad imparare a costruire dei sistemi meccanici per viaggiare nello spazio, seppur solo nelle immediate vicinanze. Più di ogni altra cosa, però, ciò che colpiva era che l’uomo si ostinasse a voler scoprire perché e come era nata la vita, e dedicasse molte energie per acquisire più informazioni possibili sull’Universo. La sua curiosità lo stava rendendo sempre più simile a una sorta di Creatore in erba, anche se al momento del Dodicesimo Giudizio la sua specie era ancora molto lontana dalla Verità. Il Consiglio dei Cinque rimase molto colpito da quanto vide e percepì di essere di fronte a qualcosa di estremamente interessante. Si chiuse così la Presentazione delle proposte, con l’ennesimo pensiero collettivo rivolto a Numero Diciassette. L’Ultima Fase dell’Ultimo Giudizio poté quindi prendere il via e i Creatori, collettivamente, cominciarono ad analizzare a fondo le singole forme di vita. Dopo qualche centinaio d’anni di attenta valutazione, giunse il momento del verdetto. L’unica regola era che non si poteva votare per le proprie creazioni. Il Primo Creatore decise coscienziosamente a favore dei Fiori Fluttuanti, perché quello del riscaldamento e del risparmio energetico era di certo il problema più diffuso di tutti i settori siderali. Il Secondo Creatore, essendo stato di nuovo squalificato per l’irregolarità del proprio progetto, aveva perso il diritto di votare. Lanciò solo qualche occhiataccia in bianco e nero ai Colleghi per far intendere che la sua proposta, in ogni caso, era una spanna sopra alle loro. Il Creatore del Settore Quattro scelse i Micro-comici Cosmici, perché sosteneva che il buonumore fosse indispensabile a qualsiasi forma di vita. E nel caso dei GHM-12 era pure gratuito. Numero Dodici approvò senza esitazione le mandrie di Spazzini Spaziali, poiché avrebbero risolto i problemi igienici dell’Universo, spesso ridotto a un letamaio. Numero Nove, infine, votò per il Progetto Uomo, un po’ per omaggiare il Collega scomparso e un po’ per la grande curiosità di vedere fin dove si sarebbero spinti quegli esserini carnosi pieni di inventiva. La situazione era pertanto di perfetta parità e i voti a disposizione erano finiti. Si rendeva quindi necessario ripetere la votazione, con l’obbligo di cambiare la scelta.
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29/10/2012 10:53:22
Il Primo Creatore decise di votare per gli Spazzini Spaziali perché, secondo lui, subito dopo il riscaldamento e il risparmio energetico, l’igiene era la cosa più importante. Il Secondo Creatore emise un rutto spaziale, in segno di disprezzo. Il Creatore del Settore Quattro scelse i Fiori Fluttuanti, perché anche l’occhio vuole la sua parte e quegli esseri erano proprio belli, oltre che utili. Numero Dodici puntò sull’Uomo, con la speranza che, con la sua tecnologia in evoluzione e con un po’ di saggezza, potesse risolvere i problemi igienici dell’Universo, proprio come facevano gli Spazzini Spaziali. Numero Nove, infine, votò per i Micro-comici, perché la battuta che avevano fatto poco prima sulla sorella di Numero Due era davvero bella. Si era di nuovo arrivati a una situazione di parità. Il regolamento, a quel punto, prevedeva il Confronto Diretto tra le varie specie, per stabilire a tavolino quale fosse quella più forte indipendentemente dalle oggettive qualità. I Fiori erano bellissimi e utilissimi, ma totalmente inerti e quindi destinati ad esser assorbiti come immondizia dalla mandrie di Spazzini, usati come mezzo di trasporto o alimento dai GHM-12 e come ornamento o carbonella dall’Uomo. Vennero quindi dichiarati razza troppo debole ed eliminati per primi dalla competizione. I piccoli GHM-12, dal canto loro, erano sì creature intelligentissime e resistenti, ma avrebbero ugualmente fatto la fine di un qualsiasi rifiuto cosmico, se messi a contatto con gli Spazzini; questi ultimi, peraltro, non erano predisposti a comprendere la loro ironia, in quanto sprovvisti di cervello. Inoltre il loro umorismo risultava superfluo all’Uomo, che li avrebbe trattati come parassiti e annientati con qualche insetticida o antibacillo. Rimanevano quindi in gioco solo l’Uomo e gli Spazzini Spaziali, ma questi ultimi, pur considerando che le loro enormi Mandrie sarebbero state capaci di inglobare i satelliti e le Stazioni Orbitanti degli avversari, erano un bersaglio lento e senza strumenti di difesa; l’Uomo avrebbe potuto quindi dominarle o sovrastarle con una qualsiasi delle sue armi e venne pertanto decretato Vincitore. I Creatori si complimentarono idealmente con Numero Diciassette, poi Numero Nove prese la parola. – Dichiaro chiuso il Giudizio. Per la prima volta, una Creatura Orfana ha raggiunto lo status di Specie Eletta; forse non è un caso che l’Uomo abbia dato dimostrazione di avere le potenzialità per assurgere un giorno egli stesso al ruolo di Creatore, quasi a voler omaggiare il sacrificio di Colui che ne ha acceso la scintilla di vita. Sono personalmente pronto a scommettere che tutto quello che farà l’Uomo nel corso della sua esistenza, sarà per noi motivo di orgoglio e soddisfazione! – disse solennemente Numero Nove – Ora che ci siamo guadagnati il meritato riposo, Fratelli, smettiamo i panni che abbiamo indossato negli ultimi miliardi di anni e andiamo a goderci la nostra piacevole Astrazione nell’Universo accanto! I Cinque Sconfitti produssero un applauso multicolore, poi si raccolsero in una fantasmagoria di luce e si dissolsero velocemente. Lasciarono così quel popoloso Universo, governato dalle Dodici Specie Elette e dai loro undici Creatori. Solo l’Uomo rimase senza la guida e la saggezza di un proprio Dio ufficiale, ma con tutta quell’intelligenza a disposizione avrebbe di certo saputo rimediare al problema in prima persona, prima o poi.
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29/10/2012 11:25:39
letto niente, ma sono pienamente d`accordo a metà.
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29/10/2012 11:33:24
zio bo il 29 dicembre ho un matrimonio...
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29/10/2012 12:08:32
spero tu abbia fatto un copia-incolla!
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29/10/2012 13:32:06
Grazie per la sintesi Kalle...
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29/10/2012 13:53:34
Cmq ci vediamo a Novegro Paradise ahahahhahahaha
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29/10/2012 13:53:47
Kalle, ho letto il primo e vale il prezzo del topic! Al termine della lettura degli altri, saprò risponderti sul perchè la luce é il nostro spettro visivo preferito
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29/10/2012 14:43:44
io sono pronto e quando arriva arriva
se uno prova a vivere la vita al meglio che gli riesce, non dovrebbe aver paura di morire
anche perché il se non esiste, esiste solo il quando
dato che morire si deve
sinceramente la fine del mondo non mi spaventa, anzi, per come vanno le cose, un po di chaos non mi dispiacerebbe affatto, visto che il poco che ho posso lasciarlo senza patemi, vedere ricchi e potenti che si disperano come noi poveri cristi non sarebbe una brutta scena
senza contare che "fine del mondo" è ridicolo
nel modno "muoiono" miliardi di cose viventi ogni minuto,
gli animali muoiono senza sapere ne cosa sia la vita, ne cosa sia la morte
la gazzella non scappa dal leone per non morire, non sa cos`è la morte, scappa per istinto e paura, del dolore forse, ma non perché ha una concezione della morte
per assurdo, noi che invece possiamo farci sopra le seghe mentali, che saremmo gli unici per avere gli strumenti per campare sereni e consapevoli, invece siamo l`unica razza che non vive appieno, e che per star bene si imbriglia in sovrastrutture di ogni sorta per vivere sempre peggio (ma più accessoriati)
bugie, litigi, antipatie, mezzucci
per vivere poi castrati spesso senza avere le palle di dire a coloro che vogliamo bene che glie ne vogliamo, e a coloro che odiamo, che appunto non glie ne vogliamo
per poi morire comunque
i maia avevano ragione (hahahahah bella battuta) i maia avevano torto? i maia avevano solo un calendario e sono stati spazzati via prima di farne un altro? (forse arrivare al 2012 per il momento gli sembrava abbastanza huahuahuauha)
io sinceramente me ne fotto, sai quanta gente morirà da qui a fine anno con o senza la profezia dei maia?
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29/10/2012 14:47:10
quoto kurono
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29/10/2012 17:25:09
Si vabbeh voi scherzate... ma non pensate a tutte quelle povere attrici e modelle che quest`anno resteranno senza lavoro perchè non faranno un calendario!!!
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29/10/2012 17:30:30
non ricordo la data, ma la previsione dei maya dice che ci sara la fine del mondo!
Ti correggo secondo i Maya l`21 dicembre 2012 ci sarà la fine di un`era e non del mondo, quindi state tranquilli riusciremo a vedere il GX62 DANGUARD ACE
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29/10/2012 18:13:53
Ti correggo: fine di un ciclo
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29/10/2012 18:19:15
la fine di un "ciclo" maya nel 2012... sarà stato pieno di uomini tristi, con le occhiaie e il tunnel carpale
si comunque è la fine di un ciclo, non di un era
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29/10/2012 18:36:41
Sarà .. .. ma, da non credente, la morte .. .. anzi il pensiero di non esistere più e di non percepire più niente .. .. mi fa letteralmente cagare di paura .. .. invidio tantissimo i credenti .. ..
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29/10/2012 18:44:41
kamina io non sono credente ma della morte non ho nessuna paura
tanto il tuo/nostro tempo è limitato...ha un contratto determinato!!!
quindi se devi (andartene) perche` essere impaurito???
.j.r.
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