19/04/2022 20:52:20
eh sì, perchè grazie al jiggler di oggi entreremo in un altra dimensione, in quella dimensione che sta tra il sogno e la realtà. seguitemi in quest`avventura......
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19/04/2022 20:57:03
sì, ai confini della realtà, perchè oggi avremo a che fare con un ragno davvero tremendo. dico subito che se qualcuno soffre di aracnofobia, non guardi PER NESSUN MOTIVO le foto che seguono. io vi ho avvertiti....... mi raccomando. non guardatele.
ecco il mostro
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19/04/2022 20:58:25
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19/04/2022 20:59:33
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19/04/2022 21:09:45
il cielo è grigio, la pioggia è in arrivo
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19/04/2022 21:11:33
e il ragno inquieto esce dalla tana per cercare la sua preda. è l`atmosfera elettrica che lo anima
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19/04/2022 21:12:53
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19/04/2022 21:25:15
questo ragnone gigantesco, vintage e made in hong kong è il bootlegone della versione Ben Cooper del 1981. più o meno lo sculpt è quello ma come succedeva spesso per i bootleg di un tempo anche questo è molto più grande dell`originale, straordinariamente più grande; è il ragno con il corpo più grande che possiedo. e devo dire, fatto anche molto, e sottolineo molto, meglio dell`originale. l`originale sembrava più un giocattolo, questo ha proprio la postura di un ragno! è incredibile. ed è anche più rifinito sia nello sculpt che nei particolari. un jiggler mostruoso! ma guardate poi che esplosione di colori! le gambe giallastre con sfumature di rosso vivo, l`addome zebrato di verde, e soprattutto il cefalotorace colorato con quelli stani disegni rossi. guardate che spettacolo! è puro orrore della giungla!
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19/04/2022 22:27:01
solo i rubber di una volta potevano vantare tali colorazioni. li creavano apposta così perchè potessero spaventare. e si impegnavano nel farlo, non erano colorati a caso. erano delle vere e proprie bestialità di bancarella e dovevano colpire nel segno. che colori, quei rossi sfumati sulla testa! che texture! ho da sempre un vago ricordo di quando ero piccolo, di qualche mega ragnone multicolore come questo esposto in qualche bancarella, magari alle giostre o a qualche altra fiera, ma anche in qualche bancarella del centro, magari in concomitanza con una festività. e quando ho visto questo ragnone mi è subito sembrato che potesse essere uno di questi. non sapete da quanto tempo ne cercassi uno. una bestiaccia di gomma incredibilmente terrificante come quelle che avevo visto solo da bambino. erano sicuramente ragnoni come questo, così incredibilmente giganteschi e multicolori.
ma dove l`ho trovato?......è una bella storia:
l`ho trovato poco tempo fa in un mercatino. appena l`ho visto nascosto in mezzo ad altri oggetti, ho chiesto: " quanto costa questo? " e la signora mi ha risposto: " un euro " e io: " posso vedere che cosa c`è scritto sotto? " volevo accertarmi che fosse vintage con il made in hong kong, anche se sapevo già di sì. " ok, lo prendo! " le faccio: " ho 50 euro però " e lei: " no, mi dispiace, non ho da cambiare " " allora aspetti un attimo che vado in macchina a prendere moneta " lei vedendomi agitato mi fa: " sì, sì, non ti preoccupare, lo nascondo qui " e lo mette sotto il banco! aha aha aha aha aha aha aha! e io: " me lo tenga al caldo! arrivo subito! " torno velocemente alla macchina con la paura di perderlo, e in un attimo correndo come un pazzo in mezzo alla gente, sono di nuovo lì: " eccomi qua! " la signora mi guarda perplessa come se non mi avesse mai visto. " sono qui per il ragno " le faccio. " aaah, bene! " mi risponde. le do una monetina da due euro e lei mi dice grazie. io la guardo e le chiedo gentilmente: " costava uno o due euro? " e lei: " ah, mi scusi, pensavo fosse un euro! " " si figuri, può capitare, magari mi ero sbagliato io sul prezzo " le rispondo amabilmente, e poi le chiedo: " ha anche un sacchettino? non vorrei mai che si spaventasse qualcuno! ". insomma, alla fine della storia non solo l`ho pagato un euro, quando potevo fare finta di niente e lasciargliene due, tra l`altro per una cosa che io avrei pagato all`inverosimile pur di averlo, ma ho voluto anche il sacchettino! aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha! mancava solo che mi facessi pagare!
e questa quindi è una tipica avventura nel mondo dei jiggler, delle creature di gomma che per la maggior parte della gente sono schifezze molli allo stato puro, mentre per altri come il sottoscritto sono oggetti magici provenienti dal passato. alla fine quindi, mentre la gente comprava mobili e quadri antichi, io me ne sono andato con un ragno di gomma pagato un euro. quello è stato il mio bottino: un mega ragno di gomma pagato un euro, dentro ad un sacchettino, e non potevo chiedere di meglio! per me è stato come trovare un robot DX in ferro.
comunque questo ragno ora è uno dei miei rubber-jiggler preferiti, al pari con il moscone con la testa gigante che ho postato più volte, e a pochi altri. ci sono poche cose più spaventose di questo aracnide gigante. lo sculpt, i colori, tutto in questo ragnone ha il sapore del vintage e del mostro gigante da bancarella pieno di dettagli fantasiosi e spaventevoli. era nato per spaventare e doveva essere orrido. doveva essere orrido in tutto. era proprio la filosofia dell`epoca, non c`era spazio per la censura. se una cosa doveva spaventare, doveva essere spaventosa, punto. e si impegnavano perchè questo avvenisse. era infondo una gara a chi spaventava di più, in quel particolare periodo che oggi viene ricordato come l`era d`oro del giocattolo. un periodo in cui i giocattoli non erano fatti solo per giocare ma dovevano essere accattivanti come prodotti per adulti. questo ragno non è una sterile riproduzione di un ragno comune ma è frutto della fantasia dei suoi creatori che si erano impegnati per renderlo orrido all`inverosimile ma anche ricco di particolari e con uno sculpt dettagliato e importante. ha tutte quelle pieghe spesse e corpose sull`addome e sulle zampe che ci fanno capire quanto i loro creatori ci tenessero a questi giocattoli, a quanto si impegnassero perchè colpissero nel segno una volta esposti nelle bancarelle. era proprio la filosofia delle bancarelle di allora, ve le ricordate no, magari al mare piene e ricolme di mostruosità di ogni genere come dinosauri tutti colorati e insettoni giganti. quelle bancarelle attiravano perchè erano mostruose nel vero senso della parola, se fossero state piene di riproduzioni generiche e realistiche non se le sarebbe filate nessuno. e questo ragno esprime tutto questo; è la punta di diamante del mostro da bancarella! unico e fantastico.
di questo modello ne sono poi uscite negli anni molte varianti, soprattutto negli anni novanta. eccone qui sotto un esempio. questi, che avevo già presentato, dovrebbero essere di fine anni ottanta. come si può vedere lo sculpt in generale è molto più approssimativo rispetto all`originale made in hong kong postato oggi. soprattutto direi sull`addome, sulle zampe e sulle zanne. qui sotto a confronto
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19/04/2022 22:34:44
come si può vedere, la versione vintage made in hong kong postata oggi è di molto superiore, sia per la cura dei particolari, lo sculpt, i colori e pure le misure, la versione vintage infatti ha il corpo molto più grande. si vede bene che le versioni successive sono più dozzinali, con l`addome tutto a puntini, come del resto anche le zampe e le zanne. veramente stupenda invece la versione vintage.
alla prossima!
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23/04/2022 21:38:15
cambiando genere collezionistico, credo che tra tutti i vari jumbo machinder, quello del Grande Mazinga, in tutte le sue versioni, rimanga uno dei più belli di sempre. questo qui sotto mi piace particolarmente per via dei suoi colori vividi e delle plastiche belle lucide. le due spade ce le ho ma mi piace esporlo senza perchè nel cartone non si vedevano finchè non le utilizzava
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23/04/2022 21:40:03
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23/04/2022 22:41:58
i jumbo sono veramente incredibili. quando da piccolo guardavo i cartoni dei vari Goldrake, Mazinga e soci, quei robot mi sembravano davvero colossali, e i jumbo, nel mondo dei giocattoli, e con i loro sessanta centimetri e più di altezza erano il corrispettivo perfetto di quei robot animati. e soprattutto quando eravamo piccoli, questi robot giocattolo ci sembravano davvero giganteschi. ho ricordi di robot grandi quanto me. per un bambino di 4-5 anni erano veramente dei giocattoli immensi. così giganteschi davano l`idea di essere un qualcosa di estremamente importante, quasi la materializzazione nella nostra realtà del robot dei cartoni. quando li vedevo nelle camerette dei miei amici più grandi erano un qualcosa di inimmaginabile. per me un giocattolo era qualcosa che potevi tenere tra le mani, i jumbo invece erano proprio come i robot dei cartoni ma in versione tridimensionale. erano troppo grandi per le mani di un bambino.
parlando invece del Grande Mazinga come concept è, insieme allo Z, il robot più nagaiano di tutti, e quasi sicuramente anche il preferito dallo stesso Nagai che lo ha sempre riproposto negli anni insieme allo Z in infinite serie come le varie God Mazinger, MazinSaga, Z Mazinger, Mazinkaiser e mille altre. e anche i mitici film animati dell`epoca sembravano sempre privilegiare le figure del Grande Mazinga e di Tetsuya sempre determinanti per la vittoria dei nostri eroi. sono i Mazinga i veri eroi del Giappone per Go Nagai. d`altronde Mazinga è il suo primo robot. ma anche io a dire la verità preferisco il Grande Mazinga a Goldrake. certamente per noi Goldrake rappresenta qualcosa di speciale ma probabilmente perchè è stato il primo ad arrivare qui da noi, ma se al suo posto ci fossero stati i due Mazinga mari oggi tutti tiferebbero per questi due robot. tra quelli di Nagai i miei preferiti sono sempre stati Jeeg e Getta, ma riconosco che probabilmente come arte i due Mazinger hanno più spessore. sono i più nagaiani. inoltre il Mazinga Z è anche e soprattutto il padre di tutti i robot giganti pilotati. una cosa grandiosa poi del Grande Mazinga, almeno secondo me, è il fatto che fosse legato alla pioggia ed ai temporali. è una cosa che lo rendeva un robot grandioso. con il suo doppio fulmine e le spade che raccoglievano questa energia naturale. tutto ciò dava vita a battaglie dal sapore mitico sullo sfondo di questi cieli neri e carichi di tempesta che ti lasciavano letteralmente a bocca aperta. dava proprio l`idea di qualcosa di grandioso, di questo robot gigantesco che si scatenava con la pioggia. era come se quel robot possedesse la forza della tempesta. nei cartoni dei robot nagaiani c`erano sempre questi cieli apocalittici infuocati o di tempesta che facevano da sfondo a vari scontri donando a tutto un`aura di miticità ed eroismo. grandi robot quelli di Nagai! tutti appartenenti allo stesso universo e tutti legati da un conept quasi Lovecraftiano dove antiche razze preumane nascoste nel sottosuolo o nel fondo degli abissi rivendicano il loro predominio sul nostro pianeta. tutto questo è il Grande Mazinga. non potevo non avere il jumbo.
questo jumbo poi mi riporta anche al periodo delle scuole medie, nei primi anni 90 quando avevo già iniziato a collezionare robot degli anni 70 girando per tutti i negozi che trovavo. pur essendo giovanissimo sentivo già la nostalgia per questi vecchi robot degli anni 70 che ormai non si trovavano più, e a cui ero legato da ricordi della mia infanzia quasi ancestrali. come dicevo colleziono robot dagli anni novanta, quindi da più di trent`anni, una vita praticamente, e il jumbo del Grande Mazinga, così classico, mi fa tornare in mente tutti questi ricordi di quando andavo in giro speranzoso di trovare qualche robot degli anni 70, anche in vacanza al mare. e certamente se avessi trovato questo jumbo sarei letteralmente impazzito. per questo che oggi non mi sembra vero di averlo. per me è come vincere alla lotteria, mi da un senso di invulnerabilità, come se avessi raggiunto un sogno. il Grande Mazinga Jumbo, che spettacolo! la pura essenza del robot in versione tridimensionale. quando ero piccolo non avevo mai visto versioni giocattolo dei Mazinger, a parte le versioni piccole in gomma dura della Fabian Plastica, e negli anni 90 quando avevo incominciato a collezionare mi immaginavo una versione del Grande Mazinga tutta in metallo, compresa la testa, e molto più grande rispetto a quella classica della Popy. non mi aspettavo una riproduzione così piccola, e pure del jumbo non ne conoscevo l`esistenza ma quando poi da adulto l`ho visto per la prima volta ho detto subito: ecco! questo si che è il Grande Mazinga!!! è proprio il Grande Mazinga! ovviamente anche la versione in ferro è stupenda e ce l`ho, ma secondo me gli è di molto superiore la versione sempre in ferro del primo Mzinga Z, un giocattolo che ha fatto la storia e che pur essendo venuto prima risulta più dettagliato, soprattutto nella faccia che è sempre dipinta meglio. ma comunque sempre due giocattoli fantastici.
alla prossima
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05/06/2022 18:52:10
tra tutte le cose che colleziono, gli Zephton dell`Atlantic sono sicuramente tra i personaggi a cui sono più affezionato come ricordi. quando ero piccolissimo ce ne aveva uno mio fratello più grande, uno Zephton classico di colore verde, e pur essendo un alieno mostruoso mi dava comunque anche l`idea di qualcosa di scientifico. aveva qualcosa di "didattico". questo probabilmente, o quasi sicuramente, credo che avvenisse per via del retaggio, posiamo dire, "scolastico" dei prodotti classici dell`Atlantic che aveva sempre trattato la storia con i vari eserciti delle guerre mondiali, gli eserciti dei romani, dei greci, degli egiziani ecc.
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05/06/2022 19:03:07
e anche gli Zephton, come dicevo, pur appartenendo ad una serie scientifica erano pervasi dalla stessa aura scientifica, con le loro bellissime scatole corredate da didascalie pseudoscientifiche e dati tecnici sull`equipaggiamento alieno
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05/06/2022 19:31:11
tutto dava l`idea di qualcosa di scientifico. poi erano assemblabili, e dallo sculpt maturo; non sembravano giocattoli ma veri e propri alieni. e tutto questo vi posso assicurare che per gli occhi di un bambino abituato ai soliti giocattoli per l`infanzia era un qualcosa di veramente affascinante. altro ricordo legato agli Zephton e ai personaggi della serie Galaxy in generale, è quello del vecchio quartiere e della casa dove abitavo allora. si giocava per strada, per terra o sui muretti dei condomini, e questi alieni mi ricordano proprio l`estate quando appunto si giocava fuori. i rumori dei cantieri e la polvere che si alzava da quei macchinari sempre fischianti, il caldo afoso e l`odore dell`asfalto tipico dell`estate sotto un sole accecante. ogni bambino aveva il suo alieno colorato che risaltava sui muretti grigi. ricordo tanti Dynatlon, il robot alieno e panciuto, ed ognuno era di colori differenti. e credo che fosse proprio questa la forza di questi personaggi spaziali, o almeno una delle loro caratteristiche più importanti, perchè ogni bambino poteva avere un personaggio unico e personale che non aveva nessun`altro. inoltre, proprio grazie a questo dimorfismo cromatico ( dato dalla casualità, perchè sappiamo che in fabbrica venivano assemblati a caso, con pezzi di tutti i colori ) ogni personaggio, anche se di forma identica, poteva apparire più o meno bello e importante proprio grazie a questo dimorfismo cromatico. poi ovviamente dipendeva dai gusti di ognuno, ma come dicevo la cosa più importante è che queste combinazioni di colori casuali potevano dare ad ogni bambino un personaggio che aveva solo lui. e anche per gli Zephton ovviamente era così, e la cosa più divertente oggi, da collezionista è averne tenti per poterli confrontare tra di loro
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05/06/2022 19:32:32
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05/06/2022 20:01:36
c`è chi preferisce lo Zephton verde classico, chi quello verde acceso da ultra alieno, chi quello verde scuro, chi quello con le parti dell`armatura e le armi blue o azzurre, e chi preferisce gli Zephton tutti blue. dipende dai gusti di ognuno, ma certamente è un alieno mitico, ed ogni bambino era contentissimo e fiero di avere il suo Zephton personale con i colori che gli capitavano, e che aveva solo lui. alla fine erano tutti fantastici.
altro elemento che personalmente apprezzo tantissimo di questa serie, è ovviamente i design tutto italiano. solitamente si tende a copiare i concept dei film americani come Guerre Stellari, che ha fatto scuola, oppure il mecha dei robot giapponesi alla Gundam, mentre gli Atlantic della serie spaziale avevano un concept tutto italiano, molto originale e completamente diverso da tutti gli altri. avevano un mecha particolarissimo, tra il moderno e l`antico, con parti che sembravano quasi appartenere alle armature medioevali. erano "barocchi" con strane linee che davano ai personaggi al contempo sia un senso di movimento che di precarietà; mi viene in mente per esempio la schiena convessa e afflitta da lordosi degli Zephton, con la pancia in fuori. erano atipici ed era proprio questo il bello. ricordavano un pò quei disegni, sempre italiani, di alieni dalle forme antropomorfe che spesso comparivano nelle copertine dell`Urania o di altri libri di fantascienza anni 70. ecco, i personaggi spaziali dell`Atlantic hanno proprio l`anima dell`alieno italiano degli anni 70. erano incredibili questi personaggi, un vero e proprio manifesto tridimensionale di una fantascienza tutta italiana e secondo me bellissima ed unica. poi gli Zephton erano fantastici, con lo zainetto con le bombole, il caschetto e quella faccia da alieno cattivissimo. per me una delle action figure più belle di sempre
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05/06/2022 20:09:17
quasi imbattibile direi, Zephton.
il sottomarino gigantesco che si vede nella foto qui sopra e alle loro spalle, è un prodotto della nostra Ellegi degli anni 70 ed è filoguidato. può andare ovviamente in acqua, e il cavo del comando infatti è lunghissimo proprio per facilitare le lunghe distanze in tal modo da non farti finire in acqua aha aha aha aha aha! stupendo comunque
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05/06/2022 20:35:31
credo che questo sottomarino possegga un design veramente azzeccato. ha proprio un design ultra industriale, con tutte quelle ciminiere e il colore nero opaco. poi quell`adesivo con i denti da squalo gli da carattere, gli da un volto quasi come fosse un robot, e nell`insieme lo rende cattivissimo. può ricordare anche una sorta di Nautilus, o anche quei grandi modellini della Nomura delle varie Yamato o Blue Noah, ma questo è molto più grande: più di sessanta centimetri. può ricordare come concept anche la prima serie di Metal Gear Solid quando Solid Snake inizia la sua missione subacquea sullo stretto di Bering. da notare poi, che guardando in giro, i modellini di sommergibili in generale risultano spesso molto costosi. questo perchè probabilmente il più spesso delle volte sono di grandi dimensioni. comunque il concept dei sottomarini è incredibile, sono sempre macchine titaniche, tutte nere e con armi mostruose. li hanno riproposti anche in Gundam per esempio, e i robot anfibi di Zeon, nel design, riprendono lo stesso concetto.
anche il filocomando sembra quasi una bombola! troppo bello, potete vederlo qui sotto. e anche la scatola è pazzesca, sembra quasi la scatola di un arma vera più che di un giocattolo, tutta in bianco e nero, seria, militare. non sembra ospitare un giocattolo, ma un`arma o il prototipo di un sottomarino vero. è incredibile questo modellino dell`Ellegi, me lo immagino negli anni 70 in uno di quei negozi di giocattoli specializzati che vendevano anche modellismo; lì, in alto, su uno scaffale vicino al soffitto nella sua scatola da prodotto professionale. poi è fatto veramente bene, con tutti gli sfiati per le immersioni, disseminati per tutto il sottomarino. veramente fantastico
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