23/06/2020 00:45:35
...e millenni pure passeranno per trovarne uno caro Abbs! Hhahaha, magari no! Questo è sempre Adica Pongo, madre dello Skifiltor...che mito!
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23/06/2020 05:36:15
Top abbs collezione TOP!!!
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23/06/2020 22:32:40
ciao snake! ti auguro di trovarlo quel barattolino!! non l`avevo mai visto! il nome ricorda anche un pò il ghiaccio mostro dei Mad Scientist. molto bello da collezionare
grazie mille Danifix!!!
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25/06/2020 17:39:25
Speriamo, grazie!Magari ne trovo due Indovina l`altro per chi sarebbe?Hihihiii! Comunque se c`è una cosa che ho imparato collezionando, è che con il tempo tutto si trova e anche al giusto prezzo, basta avere un po` di pazienza!
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20/07/2020 18:30:30
grande Snake sono sicuro che troverai anche questo raro barattolino! devi averlo in collezione!!! certo che ne avevano fatti di Slime! ma è proprio questo il bello!!!
e visto che sono qui posto qualcosa:
vedete il mostro dipinto in questa locandina?
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20/07/2020 18:37:05
scherzo! non è un disegno, ma un vero e proprio jiggler tridimensionale! la foto però è venuta benissimo e il mostro sembra proprio fare parte della locandina. bell`effetto. ma d`altronde sia la locandina che il jiggler hanno la stessa anima pulp. questo jiggler infatti è uno dei mitici Rubber Uglies del 1967, uno dei più difficili da trovare tra l`altro; assolutamente non il più raro, ma comunque non comune. si tratta di Lou, un Rubber Uglies pulp che viene dallo spazio degli anni 60: quattro braccia di cui due terminanti con un tentacolo, una corona di aculei in testa, un corpo tozzo con tanto di pieghe sulla pancia, e una bocca famelica. ma che mostro ragazzi! dove possiamo trovare un mostro degli anni 60 oggi che viviamo nel futuro! queste sono perle rare, personaggi irripetibili in quanto unici già allora. non esistono infatti Rubber Uglies identici tra loro, ognuno aveva sempre qualcosa di diverso, dal colore e sfumature, fino a piccoli dimorfismi. e oggi, quando ne salta fuori qualcuno ci appare quasi come un mostro vivo e proveniente dal passato; perchè trovarli è come una magia: dei superstiti che vengono dagli anni 60. e vi assicuro che non sarà sempre così, non ne avevano fatti di infiniti, e quando non si troveranno più diventeranno ricercatissimi e di conseguenza anche carissimi, e allora sarà l`apocalissi! zombie che si sbranano tra di loro, esseri umani che si cibano di zombie, e teppisti con la cresta che si uccidono per difendere gli innocenti: sarà l`apocalissi!
ma ora, a parte gli scherzi, questi jiggler sono veramente dei superstiti. chissà come hanno fatto ad arrivare a noi! non erano contenuti in scatole o blister, erano venduti alla rinfusa dentro display store oppure nei distributori a monetine, ed è proprio per questo che oggi sono così rari: andavano semplicemente persi. io lo dico sempre, i jiggler non sono solo oggetti vintage, sono cose vive, sembrano avere un`anima, e probabilmente ce l`hanno veramente. io sono convinto che alcuni oggetti con una grande esperienza e un forte carisma possano sviluppare una sorta di anima, e se dovessi scegliere degli oggetti tra tutti, allora propenderei proprio per i Rubber Uglies del 1967; questi mostri che uscivano dalla fabbrica sempre uno diverso dall`altro dondolando gli arti come se fossero delle creature vive. non sono giocattoli, sono una categoria a parte, sono jiggler, e nei Rubber Uglies del 1967, come questo Lou, c`è anche la nostra storia, una storia fatta di viaggi verso la luna, e un universo pulp sempre proteso verso lo spazio. questi jiggler del 1967 fanno parte di un`epoca spaziale.
alla prox
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24/07/2020 00:22:36
Mi hai fatto passare 10 minuti a cercare di capire come quel mostriciattolo potesse mai essere parte del poster... Ahahahahha, ti piace torturare gli utenti, eh? Ma che adorabili questi jiggler in forma di puppet finger! Ne vedo spesso uno che a quanto pare è famoso, appena mi ricapita sott`occhio (o direttamente nel bulbo oculare!) te lo posto, sicuramente saprai di cosa si tratta! Comunque è un tipo di immaginario che mi piace molto, talvolta è come se Verne e Lovecraft prendessero un tè insieme fondendo le loro storie!
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28/07/2020 17:54:08
bella quella del poster! aha aha aha aha aha aha aha! la foto mi è venuta così per caso! il mostro jiggler sembrava proprio fare parte del disegno! forse è per la sua ombra che sembra quasi disegnata e gli da un " effetto piatto ". boh, è venuta così per caso, aha aha aha aha aha! hai detto bene con il termine puppet finger. anche tra i Rubber Uglies, come nel caso di Lou qui sopra, c`erano alcuni puppet finger. tanti jiggler di allora avevano questa caratteristica. nello specifico i Rubber Uglies sono del 1967 e sono uno spin-0ff tridimensionale delle Ugly Stickers della Topps uscite nel 1965. per questo che ogni Rubber Uglies, come nel caso di questo Lou qui sopra, possiede un nome. sono molto vecchi ed appartengono a tutta quella cultura pulp degli anni 60 sempre protesa verso lo spazio con i classici marziani verdi, e ovviamente i viaggi verso la luna. sono molto, molto vintage!
e visto che sono qui ne approfitto per postare un altro pezzo della collezione. il Pegas robot è uno dei miei robot preferiti. uno dei più potenti come mecha. il suo ideatore è il grandissimo Kunio Okawara che oltre ai famosissimi Daitarn 3, Gundam e Trider G7, aveva creato anche molti dei miei robot preferiti di sempre come il Mechander, il Godam e soprattutto gli Astrorobot che come mecha design sono sempre stati i miei preferiti in assoluto. nel Pegas comunque si può ammirare tutta l`arte del grande Okawara che, oltre ai vari mega robottoni sopra citati, aveva creato anche le fantastiche macchine dei vari Time Bokan. ed ecco infatti che anche nel Pegas ritroviamo soluzioni originalissime ed inconsuete come lo strambo naso quasi da burattino, la testa incassata tra gli spalloni giganteschi, le ali da insettoide, le corna sopra la testa, e rivetti dappertutto. grande mecha design veramente, e robot potentissimo
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28/07/2020 17:55:57
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28/07/2020 18:00:07
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28/07/2020 18:05:41
parlando invece del vinile qui sopra, ad opera della mitica Nakajima, è una delle versioni piccole, anche se non la più piccola, ma come si sa l`arte della Nakajima stava proprio nel riuscire a creare versioni piccole, se non addirittura microscopiche, identiche anche nei più piccoli particolari a quelle più grandi. e infatti questo Pegas è uno spettacolo. praticamente identico ai suoi fratelli più grandi. è un vero e proprio gioiellino. l`avevo acquistato nuovo nella sua busta ma non ho resistito e l`ho messo in vetrina. questo vinile, come del resto tutti gli altri robot Tekkaman della Nakajima, è uscito nel 1975 proprio in concomitanza con la serie, ma soprattutto è il primo robot creato dal mitico Kunio Okawara, quindi anche a livello storico ha una sua grandissima importanza. è anche uno dei robot più vecchi, infatti c`era già prima degli Astrorobot, del Mechander, del Godam e di tanti altri. un vinile veramente molto dettagliato e con una grande anima. se vi capitano gioiellini del genere non lasciateveli scappare.
alla prox
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01/09/2020 18:00:07
di ritorno dalle vacanze mi accingo a presentare un altro pezzo della collection
il Mechander, come il Pegas, è sempre stato uno dei miei robot preferiti. ricordo il cartone su qualche rete locale e la sigla, priva del cantato, che mi dava l`idea di qualcosa di ultra meccanico; con tutte quelle astronavi che volavano e quegli strani rumori metallici. non ricordo nemmeno una puntata ma ho questa immagine del Mechander che distrugge a pugni delle navicelle nemiche. come dicevo, ho un ricordo di qualcosa di assolutamente meccanico
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01/09/2020 18:07:09
il robot, comunque, come mecha design è davvero fantastico. gigantesco come tutti i robot più vecchi creati dal grande Kunio Okawara e veramente potentissimo. da proprio l`idea di un robot gigante. poi con quelle strane antenne sulla testa e gli scudi con gli spuntoni.....semplicemente fantastico! il jumbo machinder della Bullmark è un qualcosa di strepitoso ed inarrivabile! io ce l`ho! ( scherzo ). parlando invece del robot da me postato, come si sa, è la versione media denominata Mid sized, e caratterizzata dall`essere tutta in metallo pesante a base di zinco. praticamente un blocco di zinco! l`unica cosa di plastica sono i pugni e gli scudi. per il resto è tutto di zinco pesante come la blindatura di una cassaforte. anche i fregi sulla testa e le antenne sono di ferro: un mostro! l`unica cosa che conosco con più ferro sono i pesi in ghisa che uso per fare palestra. ma tutti i robot della Bullmark comunque erano caratterizzati da questa "generosità ferrosa ". possiedo anche il Daibaron DX nella versione a due scatole, e la quantità di ferro, nonchè il peso, sono davvero spaventose.
quando ero piccolo avevo anche il famigerato Mechander DX Bullmark, regalatomi da mio padre che spesso andava in Giappone in motorino per motivi di lavoro ( portava pizze ). arrivava fino in Korea e poi prendeva un traghetto. una vota gli ho chiesto: " ma perchè porti pizze fino in Giappone? " e lui con il suo solito aplomb mi ha risposto: " non rompere il cazzo o ti stronco ". comunque, la prima cosa che ho fatto quando me l`ha regalato è stata quella di buttare via la scatola con alcune armi dentro! ( non mi ero accorto delle armi ). poi, dopo una giornata intera spesa per capire come trasformarlo, una volta robot l`ho portato in spiaggia e ci ho versato della sabbia sopra con un camion betoniera in plastica. ho giocato così tutto il giorno sotto un sole che spaccava e poi sono andato a prendermi un gelato. al mio ritorno il Mechander era sparito ma al suo posto c`era uno Zambot DX! probabilmente era passato uno dei primi collezionisti degli anni 80 ed aveva deciso per uno scambio. la prima cosa che ho fatto è stata quella di prendere lo Zambot ed immergerlo nell`acqua di mare. poi l`ho lanciato sulla sabbia e l`ho fatto interagire con la betoniera. alla sera, una volta a casa, per togliere tutta la sabbia e la salsedine che si erano incastrate tra gli ingranaggi del robot, ho preso della carta vetrata e l`ho scartavetrato tutto.
alla prossima
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02/09/2020 19:55:33
Wow, questa storia è davvero incredibile, dal papà in Giappone al robot sostituito! Parlando di Giappone e passando quindi anche per il buddismo, stavo appunto immaginando l`esistenza di un karma applicato anche ai giocattoli... Mi sa che ti aspettano vagonate di sabbia mitico ABBS!
Devo ammettere di non essere mai stato un appassionato di robot, me ne piacevano pochi tipo Voltron o il Devastator dei Transformers, almeno come giocattoli, poi a vedere i cartoni me li sciroppavo un po` tutti. Ma quando sono stato per la prima volta in un Mandarake di Tokyo (la più grande e importante catena di fumetti e giocattoli vintage) e ho visto con i miei occhi la quantità incredibile di robot che soltanto lì erano esposti, ho dovuto raccogliere la mascella dal pavimento... assurdo!!! E quindi rimango senza dubbio affascinato da quanti ne esistano, e anche qui ne sto scoprendo ancora di nuovi.
Sempre complimenti per la varietà della tua mega collezione! A presto!
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02/09/2020 20:07:56
abbs senza parole ...la tua collezione spazia su cose di nicchia che nemmeno sapevo esistessero! i motu poi..i miei complimenti x tutto!
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02/09/2020 22:21:25
Quando si parla di cultura... Marco sale in cattedra.
Grandissimo!
E grande Kunio Okawara, mio mito da sempre!
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03/09/2020 15:08:34
grandissimo Snake!!!! re indiscusso degli Slime monster toys nonchè possessore di una delle poche copie al mondo del Fearsome Face-off!!! quel gioco è violenza pura! e come puoi immaginare te lo invidio non poco!! bella quella della sabbia! aha aha aha aha! beh, è probabile che molti bambini all`epoca giocassero proprio così con i loro robot. probabilmente anche in Giappone, dove veniva distribuito anche il Mechander DX che oggi vale quanto un`automobile, tanti bambini ci giocavano proprio così. e a pensarci la cosa fa paura! aha aha aha. ricordo anche io tanti miei amici di quando ero piccolo che giocavano con dei gioiellini come i primi Trasformer gig in ferro e li raschiavano sulle pareti dei condomini o sui muretti. oggi da collezionisti fa impressione pensare che gioiellini di quel tipo fossero venduti a dei bambini per giocare, sembra fin sprecata la cosa; quando infondo ad un bambino basterebbe una ruspa di plastica, ma forse, in realtà, è proprio quella la dimensione anche dei giocattoli più belli: erano nati per giocare. e quanto mi sono divertito anche io con quei gioiellini, e li spaccavo anche io! ho buttato via scatole, adesivi istruzioni ecc. probabilmente, inoltre, i collezionisti di oggi sono nati proprio grazie alla incredibile bellezza di quei robot che avevano quando erano piccoli. non torneranno mai più tempi del genere. che giocattoli che facevano! per quanto riguarda la passione per i robot, sicuramente come collezionismo i robot ed i giocattoli mostruosi o le action figure in generale sono due generi molto differenti. personalmente io sono affezionato ai robot perchè appartengono ai primi cartoni che ho visto quando ero piccolissimo ed abitavo in un`altra casa, quindi sono legati a dei ricordi quasi antichi. poi li ho sempre visti come degli oggetti inarrivabili perchè già quand`ero piccolo io si trovavano con difficoltà e costavano un bel pò. poi l`idea del robot di ferro proprio come nel cartone, o i jumbo grandi quasi quanto te. erano uno spettacolo
grazie mille Koji!!!! grande complimento! grazie ancora! infatti sono sempre stato un appassionato di bootleg in generale perchè li ho sempre considerati più rari e difficili da trovare rispetto alle serie classiche. anche io rimango sempre stupito da pezzi nuovi che non avevo mai visto. e chissà quanti ce ne sono ancora in giro! grazie ancora!
grandissimo prof, grazie mille!!! ! troppo buono!! non mi merito una cattedra, magari! sono sempre stato più legato alla dimensione banco, da vero somaro!! aha aha aha aha! pensa che alle superiori una volta mi sono graffiato il dorso di una mano con la parte bassa del banco in lamiera dove si mettono i libri, ed oggi ho ancora la cicatrice, quindi il mio destino di alunno purtroppo non mi abbandonerà mai! aha aha aha aha! che sfiga! già non mi piaceva andare a scuola, e adesso mi tocca ricordarmene sempre! la scuola non mi abbandonerà mai. beh, in realtà una soluzione ci sarebbe: tagliarmi la mano! aha aha aha aha! ci metto un pugno a molla poi! col pulsantino! aha aha aha aha! grande Kunio Okawara! un mecha designer geniale. praticamente quasi tutti i robottoni più famosi degli anni 70 ed 80 sono suoi! se ci pensi è una cosa incredibile, ma tutti i robot ed astronavi più famosi degli anni 70 ed 80 sono stati creati da tre o quattro autori in tutto. quand`ero piccolo pensavo che ogni robot ( ed erano praticamente infiniti ) avesse un suo padre diverso, e invece erano sempre quei tre o quattro autori, Kunio Okawara con tutti i suoi robot famosi , la sterminata banda dei Time Bokan e chissà quante collaborazioni, Go Nagai con la sua classica scuderia di robot, e sono tanti, Leiji Matsumoto con Danguard, l`Arcadia e gli Starzinger, cioè, voglio dire, non erano tanti autori, poi certo c`erano anche gli altri robot, ma come dicevo non erano tanti mecha designer. chissà come mai, o c`era già una certa mafia anche allora oppure era difficile trovare mecha designer bravi. boh, però veramente da piccolo non avrei mai pensato che Godam e il Trider g7 fossero figli dello stesso papà, o anche il Pegas e il Daitarn 3, e invece un pò tutti quei robot di allora erano figli di quei pochi designer. sembrava un universo sconfinato, anche perchè avevano un successo incredibile, e invece non c`era tutto questo giro di mecha designer
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03/09/2020 23:21:01
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06/09/2020 12:23:44
Buongiorno a te, caro Abbs! ho letto come sempre con immenso piacere le descrizioni evocative sui Rubber Uglies, e non posso che convenire con te circa il fascino di queste creature aliene gommose e spesso putride, ripugnanti eppure dotate di un`anima vera e propria, che ci cattura e ci attrae inesorabilmente verso di loro. A questo proposito, sono riuscito a trovare un minuscolo Slurfies! Farò una foto e la caricherò appena possibile nella galleria del mio zoo di mostri, che è tempo di aggiornare corposamente.
Molto interessanti anche le esaurientissime descrizioni dei robot giapponesi che collezioni. Anch`io, come Snakeman80, non ne sono un appassionato, forse è una cosa generazionale, essendo io del 79 sono cresciuto con i Transformers come immaginario robotico, mentre i giapponesi classici mi apparivano già come qualcosa di vecchio e superato. Oggi ne apprezzo il valore storico e l`indubbia rilevanza come fenomeno culturale. Sicuramente, senza quei geniali designer nipponici non sarebbero mai nati i Diaclone, e di conseguenza i Transformers.
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07/09/2020 21:10:15
grandissimo prof, è sempre un onore e grazie ancora!!!
buona sera signore di Cybertron! sì, i jiggler per me rappresentano il genere collezionistico più appagante, e questo soprattutto perchè non ne esistono mai due di identici. ogni collezione quindi è a se, e ne consegue che nessuno potrà mai avere la stessa identica collezione di jiggler. inoltre proprio il fatto che sono sempre uno differente dall`altro, vuoi per i colori, vuoi per lo stampo, è come se fossero delle vere e proprie creature vive. ogni jiggler è importante proprio perchè è unico, soprattutto i Rubber Uglies, spin off delle Ugly Stickers del 1965, che erano sempre diversi uno dall`altro. per esempio il Lou che ho postato qui sopra è l`unico che abbia mai visto di colore arancione con sfumature verdi, quindi si può dire che sia a tutti gli effetti un pezzo unico, oltre che una sorta di vera e propria creatura mostruosa. poi sono vecchi, veramente vecchi come oggetti da collezione, diciamo: veramente vintage. appartengono ad un`epoca che non mi appartiene, che non ho mai visto, ma tutto ciò che è vecchio secondo me è anche misterioso, e questi in più, e in virtù delle loro caratteristiche sopra citate, più il discorso dell`epoca lunare a cui sono legati, risultano anche metafisici. io non li classifico nel genere giocattoli, sono più che altro delle entità di gomma secondo me; cose che una volta si mettevano anche nelle officine come soprammobili o nelle cabine dei camion. li potevi trovare nelle ferramenta come al bar tra le varie sorpresine, quando un tempo si potevano trovare gadget mostruosi ovunque. certo un robot degli anni 70 rappresenta qualcosa di importante e fantastico, ovviamente, ma anche uno splendido Daikengo DX sarà sempre identico ad un altro Daikengo DX mentre i Rubber Uglies ti permettono di avere qualcosa che hai solo tu; e questo è anche stimolante quando ammiri la collezione di qualcun`altro dove vedi gli stessi personaggi ma in versioni differenti e ti diverti a valutare qual`è la versione più bella. son super curioso per lo Slurfies che hai trovato! che figata! chissà dove si nascondeva proprio come un vero mostriciattolo delle case aha aha aha!. e sono anche super curioso di vedere gli aggiornamenti del tuo mitico zoo dei mostri! quello scatolone gigantesco e pieno di mostri me lo sogno di notte! che spettacolo! poi l`idea di non sapere mai cosa c`è dentro e la sorpresa! fantastico! per quanto riguarda i robot anni 70, come dicevo nel precedente intervento li ho sempre visti come un qualcosa di inarrivabile anche allora. erano dei gioiellini tutti in metallo con delle scatole ultra dettagliate. sembrava quasi impossibile che fossero venduti come semplici giocattoli. anche le prime scatole dei Trasformer Gig erano ancora molto dettagliate e seguivano ancora il trend di quelle vecchie scatole, infatti erano in ferro pure loro. erano delle confezioni veramente fantastiche. poi, sempre per quanto riguarda i robot anni 70, mi danno sempre l`idea di qualcosa di vecchio e pesante, qualcosa che appartiene solo al passato quando più o meno ogni negozio vendeva anche giocattoli. anche io sono cresciuto negli anni anni 80, ma all`inizio c`era ancora qualcosa dei settanta, qualcosa che era rimasto di quegli anni appena conclusi, come mobilio in casa, oggettistica, automobili ecc. e questi robot mi fanno venire in mente proprio quegli anni e quell`atmosfera. poi i jumbo! dei robottoni indistruttibili proprio figli di quegli anni. erano uno spettacolo e da piccoli sembravano proprio dei giganti! erano la rappresentazione perfetta del robot in tv perchè erano proprio giganteschi. e oggi collezionare queste cose è come tornare indietro nel tempo. per quanto riguarda i Transformers sono molto legato a loro con i ricordi degli anni 80, periodo in cui sono cresciuto, e a tutte le diavolerie futuristiche che uscivano in quegli anni. ci sono poche cose più anni 80 di un orologio digitale trasformabile in robot. io ce l`avevo e ci andavo in giro aha aha aha! che figata! i Tranformers sono gli anni 80! che spettacolo che erano
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18/09/2020 12:46:47
solo per aver nominato Geroge Lynch ti meriti il voto più alto
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20/09/2020 16:08:11
ciao! grazie mille!! uno dei chitarristi più grandi!
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18/11/2020 08:11:51
Bellissima collezione Abbs, hai dei gusti molto ricercati, hai praticamente tutta roba che esporrei anch`io in collezione
Aggiungo anche che il moscone nella pagina precedente lo avevo da bambino, la cosa curiosa è che, oltre ad essere andato perso insieme ad una cavalletta in gomma molto simile, nessuno in famiglia ricorda di avermelo mai comprato, e anche la mia memoria non aiuta ; pare io sia semplicemente tornato a casa (dall`asilo, pare) stringendo quell`orrore di gomma
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