27/11/2011 22:49:54
Questo topic nasce da una mia personale curiosità. Tale curiosità mi spinge a chiedervi come fate - se lo fate - a nascondere le vostre emozioni in determinati contesti. A questo punto ci vorrebbe una lunga premessa che porterebbe, infine, ad analizzare un caso in particolare ma per questioni di tempo e per esigenza - non vorrei trasformare questo in un post troppo tedioso! - mi limiterò a trattare l`accaduto rapidamente e a chiedere il vostro parere/intervento. La storia è questa: c`è una persona che quando la vedete vi scombussola - per una serie di motivi che non sto qui a dirvi. Scombussola nel senso che vi sentite lievemente a disagio e nervosi quando ve la trovate davanti ma state cercando in tutti i modi di non darlo a vedere alla gente che vi circonda. Io personalmente le ho provate tutte: ho lavorato su me stesso a livello mentale per autoconvincermi che questa persona non ha e non può avere questo potere su me stesso; ho cercato di spiegarmi determinati avvenimenti come cose senza alcun peso - ma per me ce l`avranno pure un peso, visto che a distanza di giorni continuo a pensarci e a provare rabbia con me stesso per determinate cose che mi sono successe. Ancora, ho analizzato a fondo la questione, chiedendo anche il parere di altri "amici" - commettendo un grave errore, perché spesso le persone non possono che ridere delle tue "afflizioni" - chiedendo un perché di alcuni avvenimenti. Sono arrivato ad una conclusione: anche se sono curioso e questa curiosità mi spinge alla ricerca di eventuali spiegazioni riguardo un vissuto con una persona, voglio dimenticare completamente questo evento . anche se so che dimenticare è una parola grossa ma quantomeno conviverci senza doverci sempre pensare - e voglio che questa persona - quando me la trovo davanti, e purtroppo succede spesso, visto che lavora nel mio stesso reparto - non mi causi alcun turbamento. Voglio tornare al famoso "punto d`origine" in cui lei mi passava davanti e per me era solo una collega come tante. Ed ecco, dopo questa logorroica esposizione, il quesito: In una situazione come quella da me descritta - e sono certo che abbiate capito il succo di tutta la questione - come fareste a ritornare a quel punto iniziale, a ritrovare il famoso equilibrio con voi stessi - perché di questo si parla: trovare l`equilibrio con me stesso. Io non voglio che questa persona mi susciti alcuna emozione forte, né in positivo, né in negativo. Sono curioso di leggere le vostre strategie in merito e vi chiedo, cortesemente, la maggiore sincerità ed oggettiuvità possibile. Ringrazio tutti anticipatamente.
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27/11/2011 23:01:57
Ciao Mastermold!! Il mio piccolo consiglio è questo !! Parlale!! Tante volte ho trattenuto le emozioni , poichè spesso certe situazioni avevano solo bisogno di tempo . Magari si sistemavano da sole oppure "il caso" perdeva di importanza . Ma quando ho la tua medesima sensazione di disagio , parlo . Dico tutto quello che non mi torna e che non riesco ad ingoiare., cercando comunque d mantenere sempre un comportamento educato ma deciso. Il risultato è sempre una incognita , alcune volte bene ed alcune volte male , ma in ogni caso mi torna la serenità. E` il classico peso che ti togli dallo stomaco e ti garantisco che , se la persona a cui parli non è stupida , non potrà far altro che apprezzare!! Il silenzio distrugge i rapporti !! Spero che ti sia stato di aiuto e di auguro di risolvere la cosa!! Ciao
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27/11/2011 23:14:09
non c e cura, a queste cose . l unica medicina e il tempo. oppure trovati una fidanzata.
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28/11/2011 00:26:13
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28/11/2011 00:27:49
Occhio alla misura del cappello, se non aderisce bene e tremola ai sussulti, tradisce.
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28/11/2011 01:13:10
master....... mi sembra di leggere una cosa che ho vissuto.....
in 7 righe. lavoriamo insieme.... sentiamo attrazione ma siamo impegnati.... ci lasciamo andare ma ci pentiamo... ogni volta che ci vediamo (tutti i giorni) sentiamo imbarazzo... uno dei 2 cambia turno, ma ogni tanto ci incontriamo e ci imbarazziamo...
passa un anno...2...3...4...10 l`imbarazzo non c`è più, solo dei ricordi di quando eravamo giovani.....e nessun rimpianto!!!
per me è stato il tempo.....e vederla poco!!!
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28/11/2011 02:11:39
Ciao Master, ognuno ha il suo passato, quindi ti dico la mia senza che sia una regola, chè in questi casi si è in due, diversi da ogni altro, a viverla.Le donne sanno quando gli piaci.Puoi stuzzicarle, incuriosirle, prenderle anche, nei mille momenti di indecisioni che hanno, ma devi esser tu il riferimento.Le cose più belle crescono e si incastrano da sole, al di là di come finiscano, ma se già all`inizio é un nascondersi, lascia stare, non meriti si giochi con te.E non dar la soddisfazione di spiegare;come ti ho detto, una donna già lo sa, e una donna cinica lascerà all`occorrenza cader a terra il cuore di cristallo che le stai dando in mano.Lasciale il dubbio.Poi se si avvicina cercando spiegazioni, guardala da vicino, baciala e dille"vattene".Chiaro, o ti arrestano o non te la leverai più di torno.In ogni caso poi ti sentirem di meno!!Ha ragione Stirner;non, tremare.Comunque, facile parlar da fuori, ma ricorda ciò che raccontava zi`Giua`: Solo un uomo, é riuscito a veder cosa pensavan le donne ma é morto subito dopo dal ridere. Un saluto alle ragazze di GV prima che mi smontino e si spartiscano i pezzi del Jaguar..
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28/11/2011 06:11:38
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28/11/2011 11:42:18
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28/11/2011 11:55:15
@calimero74 cadiamo nel solito luogo comune ce l`avete sempre fissa in testa
è un dato di fatto.
la fornicazione selvaggia è la soluzione per tutto.
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28/11/2011 11:56:56
Meglio vivere di rimorsi per aver sbagliato che di rimpianti di non aver agito.
Per il resto, Calimero e` il mio nuovo guru.
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28/11/2011 12:09:38
Eccoli diamo il via ai soliti luoghi comuni uomo/donna
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28/11/2011 12:33:53
Dai che un po` di leggerezza ci vuole sempre, altrimenti, dato il tipo di forum che frequentiamo... sarebbero ben pochi gli utenti non depressi.
e comunque anche tu confermi la mia tesi.
Siamo noi donne che decidiamo il gioco non voi uomini a voi facciamo credere che siete i cacciatori ma invece lo siamo noi.
quindi tanto vale uscirle il pesce. Così si leva il dubbio di essere bersaglio oppure no.
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28/11/2011 12:43:14
Come non mai vale il detto "perle ai porci!!" heheheeh
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28/11/2011 12:47:49
ma vabbè che siamo nel 2011 ma ste scurrilaggini.........
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28/11/2011 12:56:51
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28/11/2011 12:57:59
In tutti i contesti...lavoro, affetti, etc. ...anni e anni di lavoro su me stesso.... Oggi pur restando fondamentalmente una persona emotiva, timida e introversa la maggior parte delle persone che non mi conoscono a fondo mi credono freddo e per nulla dimido.....(l`introversione è rimasta ma quella è una scelta precisa). Mi ha aiutato il rendermi conto fin da piccolo di quanto mi limitasse essere emotivo e timido e il voler a tutti i conti cambiare per poter emergere nei vari ambiti della vita.
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28/11/2011 13:27:42
Guarda Mastermold ti capisco. E ti do il consiglio che avrei dovuto seguire io: dille quello che devi dirle. Meglio un rifiuto che anni di dubbi. Io 15 anni fa per timore di perdere l`amicizia che già c`era non l`ho fatto con l`unico risultato di aver perso quella che credo sarebbe stata la mia perfetta metà, ancora oggi ogni tanto ci sto male.
essere emotivi e introversi ci rende persone migliori ma anche più fragili.
Se si parla di amore. Se invece ho capito male qallora vai sul sicuro tirale un pugno e bella finita li....
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28/11/2011 13:30:18
@calimero hai frainteso non è che ogni volta che qualcuno ci fa capire che vuole..... tu dall`altra parte secondo ragionamento maschile devo fare xchè altrimenti ne va del mio prestigio!!!! sto dicendo che si il gioco lo conducono le donne ma l`uomo è libero di scegliere con intelligenza e non con gli ormoni!! E poi c`è il rispetto per la moglie/marito o compagna/o quindi se Mastermold è disturbato e vuole rientrare nei ranghi è xchè probabilmente ha una compagna e intelligentemente si rende conto che gli ormoni tentano di avere il sopravvento @diddle sono una donna ma non mi pae di aver letto delle scurrilaggini così evidenti!!! si ci sono dei doppisensi xò scusami e non se ne offendano i "MASCHIETTI" e tipico della Vs natura
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28/11/2011 13:31:12
Innanzitutto grazie a tutti per gli interventi finora postati. La mia necessità di "ascoltare" strategie deriva dal fatto che mi trovo fuori dal mio "humus", lontano dagli affetti con cui sono cresciuto e da quei luoghi che, da soli, sanno darmi una potenza unica e senza precedenti. E` la prima volta in sei anni che mi sono sentito così indifeso ed in difetto con me stesso. Stirner: mascherarsi... non ne ho bisogno, poiché non è essenzialmente con lei che sono nervoso ma con me stesso quando la vedo comparire... con me stesso, con nessun altro. Ho scritto che non ho bisogno di una maschera, eppure la indosso e cambio. Non sono più lo stesso in sua presenza ed è questo che mi infastidisce enormemente. Mi comporto in modo cortese, con la massima tranquillità ma è proprio questo il problema. Io sono un gran giocherellone e stuzzico tutte le dottoresse che incontro sul mio cammino... quando c`è lei invece resto sulle mie e non è da me!
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28/11/2011 13:35:20
programmazione neurolinguistica
poi in genere sono gli altri a sentirsi a disagio se ci sono io perchè dico quello che mi passa per la testa
in ogni caso la cosa che (NON) hai spiegato è troppo confusa per capire di che contestosi tratta
c`è un tizio nel negozio di videogames che frequento che non sopporto, e A non lo nascondo affatto B decido io se innervosirmi o meno
NON C`è ALCUN COLLEGAMENTO TRA LE NOSTRE REAZIONI EMOZIONI E GLI ALTRI
messo questo fatto
da come racconti sembra che tu ci sia stato assieme per lei fosse una botta e via e questo ti lascia a disagio
o quantomeno che tu ci abbia provato e ti abbia detto picche
se così non è, questo traspare, almeno dalla mia lettura
se invece parli di cose tipo soggetto che porta sfiga e colleghi a lei qualche tua sfiga, allora ti consiglieri un sacco di lettura, di farti una cultura che in genere scaccia ogni stupida superstizione
per il resto autostima e faccia tosta
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28/11/2011 13:37:31
jaguar: non è un problema di piacermi o meno. Mi ha sempre attratto questa persona ma ho sempre mantenuto il controllo della situazione, anche quando faceva la cretinetta. Senza togliere nulla alle donne mature, che sono l`essenza della vita e dell`esperienza ma non potevo impegnarmi con una donna di 11/12 anni più di me, nemmeno per una tokkata e fuga. E c`era una cosa molto importante, una variabile che da sola influiva in modo incredibile su tutto il resto: il carattere! Poi, improvvisamente, i miei scudi, tutte le mie difese si sono abbassate. Sono stato io ad abbassarle, capisci! Io, che mi reputavo inattaccabile se non da "certi livelli". Vuoi sapere cosa mi ha portato ad un tal punto? Ebbene se hai, ed avete un pò di tempo, vi racconto. In pratica: collega precisina, spaccamaroni che fa sempre il punto agli altri e che quando ti lascia il reparto in mano è una merda... ma tu non dici nulla per quietovivere, poi una sera sbrocchi e la mandi a fare in culo. Da lì, durante il turno di notte, vieni assalito da una serie di sensi di colpa. Rivedi il suo viso quando è uscita dal reparto. Il fatto che non ha più proferito parola fino a quando è uscita. Ti rendi conto, in un attimo di lucidità, che non hai il diritto di trattare male le persone ma continui sulla tua strada, perchè sei un maledettissimo orgoglioso ma ti rendi anche conto che negli anni passati sono state troppe le volte in cui hai rovinato bei rapporti con le donne, per orgoglio.
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28/11/2011 13:43:46
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28/11/2011 13:44:42
Quella mattina, al cambio turno, c`è il gelo più totale. La collega non parla, non dice una parola. Mi sento maledettamente in colpa e dico a me stesso che devo fare qualcosa per farle capire che non ce l`ho con lei. Chiedo un cambio turno per lavorare con lei e parlarle... non mi viene concesso e da lì partono mille interrogativi: sarà lei che non vuole lavorare con me? Alla fine, dopo 12 lunghi giorni, riesco a lavorarci insieme e siccome sono un giocherellone decido di festeggiare. Porto del prosecco in reparto e brindiamo tutti insieme. Lei si abbandona completamente. Restiamo tutto il pomeriggio incollati e questo, per uno come me che non ha una storia stabile da sei anni, è una cosa piacevole ed in quel momento le mie difese si abbassano quasi del tutto. C`è un particolare importante che voglio condividere con voi tutti... scendiamo negli spogliatoi e lei mi fa "adesso un bacio per salutarci?" ed io come un gran coglione le bacio le guance e me ne vado via. Da quel momento (forse non c`entra niente) è cambiato tutto... in me invece fuoriesce un misto di emozioni discordanti. Intuisco che c`è qualcosa che non ha funzionato, anche se non capisco cosa, ma c`è. Voglio fermarmi, poiché mi sento come una palla di cannone sparato a velocità molto alta. Ma ecco che i soliti "idioti" si mettono di mezzo e mi spingono in avanti. Due giorni dopo la incrocio nel turno notte. Lei prepara la tavola per la cena, io esco dall`ascensore e faccio, come al solito, le mie battute ma lei si volta e mi dice "che ci faccio qui questa notte? Non è il mio turno...". In quel momento mi ristabilisco e capisco che è stata solo un`illusione.
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28/11/2011 13:50:12
Bene, ecco la storia. La cosa che mi ha fatto innervosire è il cambiamento repentino di umore, senza spiegazioni. Ancora oggi non so cosa sia successo e non lo voglio certo chiedere a lei. Adesso, quando ci incrociamo in reparto il rapporto è tranquillo ma io fingo, poiché sono nervoso con me stesso quando la vedo. E` uno di quegli eventi senza senso e che si dimenticano presto ma a me ha fatto innervosire. Poi viene e ci dice a tutti che è depressa, che ha dei problemi, chiede se le vogliamo bene. Ma porca miseria! Se ti chiudi a riccio come pretendi che uno ti aiuti mi chiedo? Mah, nella mia onorevole vita di 32 enne ne ho incontrate di donne ma una così, con un repentino cambio di umore, non mi era mai capitata ecco cosa mi ha scosso! Chiedo scusa se ne parlo in un forum, un forum di giocattoli addirittura, ma ho il bisogno di "sentire" cosa ne pensa la gente, soprattutto dal momento che non ho intorno quella rete di amicizie e familiari con cui sono cresciuto e che mi danno una sensazione di benessere.
Kurono: ti ricordi quando in un post precedente scrissi che cerco la redenzione da alcuni eventi della mia adolescenza e che non ho modo assolutamente di rivedere quelle persone che ho trattato male e alle quali vorrei chiedere scusa? Ebbene, non volevo che anche lei si aggiungesse a quella lista. Quello che è venuto dopo è stata una cosa fuori controllo che nemmeno io credevo potesse capitare a me stesso.
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