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FORUM OT/Attualità

 Corte Ue, vietato brevettare embrioni umani

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18/10/2011 16:36:44
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calimero74 (dal 18/04/02)
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Il titolo è un pelo... fuorviante...

E` vietato brevettare medicinali ricavati da cellule staminali con procedimenti che comportano la distruzione degli embrioni emani. Lo stabilisce una sentenza della Corte di giustizia della Ue, che si e` espressa sul caso di un trattamento che combatte il morbo di Parkinson brevettato dal ricercatore tedesco Oliver Brustle.

In particolare la Corte rileva che deve essere riconosciuta la qualifica di embrione umano anche all`ovulo non fecondato, sia quando in esso sia stato impiantato il nucleo di una cellula umana matura, sia quando esso sia stato indotto a dividersi per partenogesi "dal momento che la fecondazione è tale da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano". Il professor Brustle nel 1997 aveva brevettato sul procedimento di una cura che si fonda sull`uso di cellule progenitrice neurali isolate e depurate ricavate da cellule staminali embrionali umane allo stadio iniziale di blastocisti, ovvero a circa 5 giorni dalla fecondazione. Su domanda presentata da Greenpeace l`ufficio Brevetti tedesco annullò la registrazione. Il medico sostenne in appello che non si poteva parlare di embrioni umani per le cellule staminali in stadio di blastocisti. Nel 2009 la Corte di Cassazione federale ha adito la Corte di Lussemburgo per una interpretazione della nozione di "embrione umano" nella direttiva europea sulla brevettabilità delle invenzioni biotecnologiche che vieta la possibilità di sfruttare commercialmente le procedure ed i medicinali ricavati distruggendo embrioni umani. "Non escludere dalla brevettabilità una tale invenzione - ha scritto oggi la Corte Ue - avrebbe la conseguenza di consentire di eludere il divieto di brevettabilità mediante una abile stesura della rivendicazione".

ESPERTO, SENTENZA UE FRUTTO DI PREGIUDIZIO ERRATO - La decisione della Corte di giustizia Europea sui brevetti da staminali embrionali è "frutto di un pregiudizio sbagliato e di un`etica falsa". Lo afferma Carlo Alberto Redi, genetista dell`università di Pavia. "Ci sono due errori fondamentali in questa visione - spiega l`esperto - innanzitutto l`embrione ottenuto per trasferimento nucleare non ha nessuna possibilità di svilupparsi, inoltre in tutta Europa ci sono embrioni congelati destinati ad essere distrutti, e neanche l`etica cattolica può essere d`accordo nel preferire che vengano gettati piuttosto che usati per la ricerca". Secondo Redi l`effetto della sentenza sarà solo di spingere i ricercatori verso altri paesi più tolleranti: "Da noi il problema non c`é perché la nostra legislazione è ancora più restrittiva - afferma - Non c`é dubbio però che queste ricerche continueranno in paesi come Usa, Brasile o India, che sono già impegnati da tempo in questo campo". La sentenza era già temuta dalla comunità scientifica europea, che lo scorso aprile aveva scritto una lettera preoccupata alla rivista Nature proprio sul rischio del blocco dei brevetti: "Uno può pensare che questa sentenza spinga le aziende a fare ricerca su altre vie, ma non tutte le staminali sono uguali - aggiunge Redi - certo, da quelle adulte si stanno ottenendo ottimi risultati, ma in alcuni settori quelle embrionali sono ancora indispensabili. In Italia inoltre c`é molta ipocrisia, perché anche se abbiamo vietato le embrionali non destiniamo alle ricerche sulle altre delle cifre adeguate, come fanno all`estero, ma poco più che il primo premio della lotteria Italia".
PER CORTE EMBRIONE E` SOGGETTO DI DIRITTO - La sentenza della Corte europea che vieta la brevettabilita` dei medicinali e dei trattamenti ricavati da cellule staminali che comportano la distruzioni di embrioni umani, di fatto significa che ``l`embrione umano e` un soggetto di diritto`` a qualsiasi stadio di sviluppo. E` questa l`interpretazione fatta da una portavoce della Commissione europea. ``Accogliamo il fatto che questo e` un concetto autonomo del diritto europeo che deve essere recepito da tutti i paesi dell`Unione`` ha detto la portavoce Chantal Hughes.




ok ognuno è libero di pensarla come vuole... ma parallelizzando il concetto allo spermatozoo... qui si rischia tutti il gabbio... io vi lo digo...


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