18/10/2011 11:10:03
ragazzi l educazione alimentare e una cosa abbastanza seria. voi quando andate al supermercato leggete le etichette per vedere se il prodotto contiene coloranti conservanti e altre sostanze chimiche? oppure prendete la prima cosa che vi capita per mano? personalmente la spesa la faccio io e mi oriento sopratutto sui prodotti biologici , cioe quei prodotti che non contengono sostanze chimiche . ovviamente costano un po di piu ma almeno ci salvaguardiamo la salute
per far capire meglio la differenza tra un prodotto bio e uno qualsiasi vi faccio notare questo
nel supermercato dove vado io ci sono varie marche e prendo come esempio le due marche tra le piu economiche e costose . prendo in esame il succo di frutto a pesca
marca economica 1 litro euro 50 : ingredienti : acqua , succo di pesca , acidificante : acido citrico , antiossidante : vitamina c , colorante : e150 d , dolcificanti acesulfame k e aspartame
marca prodotto biologico 1 litro 2, 50 ; ingredienti : succo di pesca puro , zucchero di canna biologico, antiossidante vitamina c
sinceramente preferisco spendere un po in piu , ma certamente non vado a ingerire , acesulfame k e aspartame che sono due dolcificanti chimici e tra l altro pure tossici e cancerogeni .
voi come vi regolate?
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18/10/2011 11:19:24
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18/10/2011 11:20:08
Giggiolo, indipendentemente dal prezzo e meglio guardare gli ingredienti! A patto che ti scrivano i reali contenuti e non le solite mezze verità...no?
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18/10/2011 11:25:14
alex79 , per legge devono scrivere nelle etichette cio che veramente c e , altrimenti c e il ritiro del prodotto. avevo un amico che lavorava in un laboratorio analisi al quale ho fatto analizzare tanti prodotti biologici , e a nessuno di loro e stato riscontrato qualche sostanza estranea a cio che stava scritto negli ingredienti.
solo una volta su una mela biologica sono state trovate tracce di monossido di carbonio sulla buccia , ma trattandosi di tracce era nulla di che .
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18/10/2011 11:32:26
speriamo sia così, però rimango un pò scettico...molto spesso si sa che certe cose fanno male, ma non si smette di produrle e venderle...
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18/10/2011 11:43:02
alex , il problema e che la legge consente l uso dei conservanti e dolcificanti ENTRO CERTI LIMITI . ma la questione che io mi pongo e questa . se l aspartame e tossico a superati i 5 grammi giornalierie nel succo di frutta ce ne mettono 4 , uno puo pensare di stare tranquillo perche non ha superato la soglia di tossicita. ma in realta questo discorso puo essere vero e non vero , perche l aspartamen lo troviamo ovunque , caramelle , cola light , e in tutti i prodotti senza zucchero. quindi basta che noi dopo il succo magari preso la mattina , la sera ci beviamo una cola e gia siamo arrivati a quota 8 superando la soglia che era 5 ....senza poi aggiungere che ci sono persone che prendono anche 4 tazzine di caffe e che in esso mettono la bustina di dietor (che contiene 100x100 aspartame) e la frittata e fatta .
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18/10/2011 11:46:16
concordo...siamo bombardati da porcherie...al posto dell`aspartame è meglio il buon vecchio zucchero!!!!
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18/10/2011 11:51:27
e insomma anche lo zucchero subisce trattamenti chimici , e meglio a sto punto lo zucchero di canna. se poi e biologico meglio ancora.
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18/10/2011 14:57:28
Certo che un litro di succo a euro 50...le pesche te l`hanno prese dall`egitto, portate a piedi e nuoto in Italia e lavorate direttamente a mano e avranno testato il prodotto direttamente con l`aiuto di un equipe specializzata (galeazzi, bigazzi, insomma tutti azzi..XD) sennò non si spiega...
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18/10/2011 15:04:14
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18/10/2011 15:12:38
e` vero, e` una cosa serissima, ma fate molta attenzione, perche` dietro "l`agricoltura biologica" ci sono molti interessi e ben poca salute:
[*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*][*] Il cibo biologico non ha più benefici nutrizionali, né sulla salute rispetto agli alimenti tradizionali, secondo quanto rivela un importante studio pubblicato oggi.
I ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine spiegano infatti che i consumatori sono disponibili a pagare un prezzo più alto per il cibo biologico perché credono che abbia benefici per la salute, dando vita a un giro d’affari a livello mondiale per questi alimenti che nel 2007 si stima sia stato di circa 48 miliardi di dollari.
Tuttavia una rilettura sistematica di 162 pubblicazioni scientifiche negli ultimi 50 anni dimostra che non ci sono differenze significative.
“Sono state trovate poche differenze negli apporti nutritivi tra i cibi biologici e gli alimenti preparati tradizionalmente, e queste poche differenze non hanno alcuna rilevanza per la salute”, ha spiegato Alan Dangour, uno degli autori dello studio.
“La nostra ricerca mostra che al momento non ci sono prove a favore della scelta di cibi biologici rispetto a quelli tradizionali sulla base della superiorità nutrizionale”.
I risultati della ricerca, commissionata dalla Food Standards Agency del governo britannico, sono stati pubblicati sull’American Journal of Clinical Nutrition.
Le vendite di cibo biologico sono diminuite in diversi mercati, tra cui quello britannico, con la recessione che ha spinto i consumatori a ridurre gli acquisti.
Come è noto il cibo biologico è da preferirsi per almeno due motivi: viene prodotto senza l’uso di pesticidi chimici e la sua produzione presenta un impatto ambientale drasticamente inferiore rispetto a quello dell’agricoltura intensiva convenzionale. E’ nel primo motivo che si identificano i benefici per la salute generalmente ricercati da chi si rivolge al biologico mentre nel secondo si identifica l’esigenza, ugualmente sentita, di un beneficio per l’ambiente. Secondo molti vi è poi un terzo motivo: il cibo biologico avrebbe un maggior potere nutrizionale. Siamo dunque di fronte a tre motivazioni ben distinte. E adesso rileggiamo il comunicato della Reuters.
Innanzi tutto esso dà notizia di uno studio scientifico concentrato esclusivamente sulle “differenze negli apporti nutritivi” fra cibo biologico e convenzionale, cioè sull’ultimo dei tre motivi sopra elencati. E’ sotto questo esclusivo aspetto che le differenze sarebbero minime e non avrebbero alcun beneficio sulla salute. Nel comunicato al contrario benefici per la salute e migliori apporti nutritivi sono fusi insieme identificando i primi con i secondi. Nel primo capoverso lo studio viene qualificato a priori come “importante” conferendogli con ciò l’indiscutibilità dell’autorevolezza assoluta. Nel secondo, dall’alto di cotanta autorevolezza si descrive l’intero settore del biologico come una cialtronata da 48 miliardi di dollari perpetrata ai danni degli ingenui consumatori i quali sono «disponibili a pagare un prezzo più alto perché credono che…» Nei capoversi successivi si passa allo smascheramento della truffa: l’autorevole ricercatore spiega che «non ci sono prove a favore della scelta di cibi biologici rispetto a quelli tradizionali sulla base della superiorità nutrizionale» e lo fa mantenendosi obiettivamente entro i confini dell’argomento dello studio: le caratteristiche nutrizionali e nient’altro. Ma dopo che è stata stabilita dall’estensore dell’articolo l’identità: benefici per la salute = superiorità nutrizionale le sue parole acquistano un significato ben diverso: il biologico, signori, è nella sua totalità una “bufala”.
L’articolo si chiude con un efficace gioco di simmetrie e antisimmetrie rispetto ai due temi iniziali. L’autorevolezza dello studio viene ribadita citando la testata accademica su cui esso è stato pubblicato mentre il settore del biologico, di cui in apertura si è citata l’inattendibilità insieme al “gigantesco” fatturato, viene ora definito in declino «con la recessione che ha spinto i consumatori a ridurre gli acquisti», insinuando con ciò l’affermazione che si tratti di un settore voluttuario.
Questa struttura del testo non è casuale: spesso la forma del messaggio fa passare contenuti sotterranei che il semplice significato letterale non esprime. Così accade qui. Il settore del biologico viene presentato inizialmente come economicamente trionfante ai danni del consumatore-gonzo; si passa poi alla smentita sulla base dell’autorità scientifica; si conclude con l’ormai smascherato settore del biologico in declino. Ebbene, la successione cronologica di questi tre momenti all’interno di uno stesso testo è a sua volta un messaggio; un messaggio che non dà un’informazione (nemmeno falsa o deforme: a quello ci pensa il significato letterale) bensì crea una evidente suggestione, parla all’emotività inconsapevole del lettore. E il gioco è fatto.
BK
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18/10/2011 15:23:10
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18/10/2011 15:34:23
in parole povere, l`agricoltura "biologica" e` trattata con concimi chimici (tanto quanto le altre tipologie di coltivazione) solo che i concimi chimici (o insetticidi o altro) rimangono entro parametri stabiliti, ma non crediate che una cultura biologica NOn utilizzi fertilizzanti, insetticidi ecc.
inoltre non si e` mai certi, a meno che lo si faccia con le proprie manine, che un prodotto venduto come "biologico " (e metto sempre le virgolette) lo sia davvero
io diffido sempre dalle "mode"
bye
BK
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18/10/2011 15:52:09
Il biologico è un grosso business e basta. Lavoro per una ditta che produce macchine per la produzione di concentrati e succhi, e vi posso dire che la produzione di questi prodotti è tutta una miscelazione di lavorazioni provenienti da altri paesi ove la manodopera e le materie prime costano meno.
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18/10/2011 21:19:02
"marca economica 1 litro euro 50 : ingredienti : acqua , succo di pesca , acidificante : acido citrico , antiossidante : vitamina c , colorante : e150 d , dolcificanti acesulfame k e aspartame
marca prodotto biologico 1 litro 2, 50 ; ingredienti : succo di pesca puro , zucchero di canna biologico, antiossidante vitamina c"
Azz... economica!
Per il resto... dove posso... ortaggi in giardino. Piccola collinetta per la frutta... e non ci metto niente. Ma niente sul serio eh... acqua piovana, d`estate un`innaffiata... basta. Appena posso vi posto due foto.
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18/10/2011 21:20:39
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18/10/2011 23:17:39
io sono vegan e seguo un`alimentazione controllata... prendo solo prodotti bio e la vedura me la faccio io in campagna...la frutta la prendo da dei contadini miei vicini... non assumo zuccheri in prodotti figuriamoci lo zucchero vero e proprio...
p.s. lo zucchero di canna e una bufala colossale...ha lo stesso trattamento di quello bianco...poi il corso finale e che viene cotto nella melassa per prendere il colore marroncino... non esiste quindi uno zucchero che fa bene...anzi per il nostro organismo e letale...
al supermercato vado molto poco...prendo le cose che mi servono in casa per le pulizie... per esempio anche i detersivi li prendo da una ragazza che li crea naturali...
.j.r.
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19/10/2011 04:21:23
mio padre dice sempe : ma che servono tutti sti accordimenti per la salute, se poi quando muoio sono sanissimo , sarebbe uno spreco , tutti che diranno poverino è morto , ma era sanissimo , (bell idiota allora )
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20/10/2011 02:26:25
odio l`aspartame.....sento il retrogusto di ferro....anche mia nonna aveva lo stesso problema ed allora usava il Sucaryl per cui adoravo l`estro di chi aveva inventato il nome del prodotto anche se avrei messo un K al posto della C....era saccarosio....bei tempi quelli....bei tempi.....
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20/10/2011 13:35:32
io sono vegan e seguo un`alimentazione controllata... prendo solo prodotti bio e la vedura me la faccio io in campagna...la frutta la prendo da dei contadini miei vicini... non assumo zuccheri in prodotti figuriamoci lo zucchero vero e proprio...
p.s. lo zucchero di canna e una bufala colossale...ha lo stesso trattamento di quello bianco...poi il corso finale e che viene cotto nella melassa per prendere il colore marroncino... non esiste quindi uno zucchero che fa bene...anzi per il nostro organismo e letale...
al supermercato vado molto poco...prendo le cose che mi servono in casa per le pulizie... per esempio anche i detersivi li prendo da una ragazza che li crea naturali...
.j.r.
per ora mi tocca acquistare quello che capita. Ma il commento sopracitato è tra i miei obiettivi futuri. Stima profonda per h2o.go
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