Questa mattina mi sono svegliato con la voglia di scrivere su uno dei miei più amati robot di sempre, il Baldios !
Parlerò della sua recente incarnazione ad opera della ditta produttrice cm`s corporation, facente parte della linea brave gokin, esattamente il numero 19, prodotto in due versioni, normal e limited.
Il robot del Baldios è composto da 3 veicoli rispettivamente il Pulser burn guidato da Marin, il Cater ranger guidato da Raita e il Baldiprize guidato da Oliver.
Come da foto analizziamo i veicoli scomposti e noteremo subito una non troppa attinenza a quelli ammirati nell’anime, mentre il Baldiprize forse è il più vicino ai disegni del cartoon, una leggera differenza la possiamo notare con il Pulser burn, mentre a mio parere il Cater ranger, il veicolo cingolato per intenderci è davvero quasi un altro modello somigliante all’originale.
Scelte quindi dettate dal raffigurare meglio la modalità robot trascurando un pochino la fedeltà dei veicoli all’anime, di fatto tutti e tre sono composti da plastica e metallo, vediamo nel dettaglio:
Cater ranger : plastica e metallo, 6 cm altezza con i suoi cingoli, 7 cm altezza con cingoli “adattati” ovvero da inserire a parte per una migliore e più attinente resa visiva e fedeltà alla controparte animata, 9 cm lunghezza indipendentemente dai cingoli utilizzati.
Baldiprize : plastica e metallo, 5 cm altezza, quasi 11 cm lunghezza.
Pulser burn : plastica e metallo, altezza cm 4, lunghezza 11 cm.
Appurato una mancata almeno in parte fedeltà dei veicoli all’anime, dobbiamo confermare lo stesso andamento anche per la bellissima trasformazione del robot, intendiamoci i veicoli sono dei gioiellini a mio avviso ma non seguono la trasformazione dell’anime, la seguono in parte per ovvi motivi, ovvero una diversa progettazione fatta che differisce dalle sequenze ammirate in Baldios, in ogni caso avremo il cingolato che si raggomitola su se stesso come visto in tv, idem per il baldi prize e il pulser burn, solo che per avere la trasformazione perfetta dell’anime a mio avviso dovremmo ripiegare su quello prodotto dalla Nomura deluxe triple cross combination nel lontano 1980.
Entrambi i moduli che formano le gambe sono alti quasi 12 cm, hanno ai lati due cannoncini a scomparsa come visto in tv.
Nella modalità robot il Baldios misura quasi 20 cm, dimensioni di tutti rispetto per un robot in metallo, ma un po’ bassino se pensiamo ad un componibile di questo tipo, almeno altri 4 cm ci dovevano stare tutti, ne risulta un modello comunque molto ben fatto se esposto in robot, molto proporzionato è bello da vedere, insomma un piccolo gioiellino.
Apro un discorso a parte per l’aggancio scandaloso delle gambe al Pulser burn, davvero una sceltà infelice, scomoda, molto fragile e antiestetica.
Sicuramente poteva essere progettato molto meglio, di fatto il Baldios è un mecha molto bello e meritava quell’attenzione e quei centimetri che non ha ricevuto, anche se ribadisco la bellezza di questo brave in modalità robot è indiscutibile.
In dotazione nella confezione oltre ai già citati cingoli per il cater ranger, uno scudo, una sorta di balestra, due spade e due lame, due cannoni da sostituire alle spalline realmente visti nell’anime, un disco invasore di Aldebaran in plastica trasparente e i punti sulla griglia per colmare i vuoti delle viti.
La limited version differisce dalla normal per i colori dell’anime molto piu’ accessi, ovvero un blu elettrico che sostituisce il blu scuro della normal e il giallo “canarino” che sostituisce il color oro della normal, molti i pareri contrastanti sulle due colorazioni, ad oggi avendoli entrambi non riesco a farmi un’idea, a momenti la limited mi appare bellissima con quei colori, alle volte sono infastidito dal giallo acceso e quindi apprezzo di più la normal color oro, davvero bella, in definitiva è talmente soggettiva la scelta che possibilità a parte ve li consiglio entrambi.