30/06/2010 23:03:22
Ringrazio chi di dovere per evermi rinintegrato !!! !!!
Volevo riprendere un argomento delicato che ha preso vita in un post di valutazione, e che ritengo meriti di essere approfondito ! Volevo quindi rispondere a chi era intervenuto, non per polemizzare ma per discutere ed avere piu pareri:
X MACCOLINO : tu scrivi: "Vorrei tentare di chiarire definitivamente un "dato di fatto" che spessissimo è soggetto ad interpretazione, cosa infattibile per il teorema della "valutazione". Ci? che determina il valore di un oggetto è sempre stato...?...e sempre sarà solo la domanda dell`oggetto stesso. Questa è una legge che non ha bisogno di prove, tira avanti il mondo dal big-bang. Forse però l`errore in cui spesso si cade è credere che una valutazione sia statica ed eterna. nulla di più sbagliato: quando la domanda diminuir? o cesser?, la valutazione muter? di conseguenza. Uscendo dal virtualismo, se oggi ci sono 4 persone disposte a spendere 800, 00 euro per un "Gundam Luci e Suoni", questa è la cifra a cui innegabilmente si attester? questo giocattolo. E` talmente banale che non capisco come si possa dubitare di questo assioma. Se domani i 4 collezionisti avranno soddisfatto i loro bisogni e rimarranno solo persone più sane di mente disposte a spendere massimo 30.00 euro per tale Gundam, haim?, il suo valore verr? definito dallo sfigato a cui, rimasto sul groppone il gundamone, sarà costretto pur di disfarsene a cederlo a 30, 00 euro compresa spedizione. Tornando al presente possiamo adesso convincerci che se diverse persone sono pronte a spendere 600.00 euro con tanto di sorriso per vedere il Gundam camminare, illuminarsi e fare rumore in casa propria, questo è il valore del "Luci e suoni"
Terminato di leggere direi, non fa una piega. Ma riflettendo dico la cosa non è cosi banale e intuitiva come la descrivi. Ci? che determina il valore di un oggetto è sempre stato...?...e sempre sarà solo la domanda dell`oggetto stesso.Legge di mercato inconfutabile, ma sai come si dice dalle mie parti: le leggi si manipolano. Lungi dal voler fare riferimenti nel sito , parlo in genere, lasciami dire in certe transazioni è opinabile il dubbio . Nel mercato collezionistico specie da quando è nato il mercato globale internazionale, da quando è esploso internet, da quando sono nate piattaforme come evvay, case d` aste on line..ecc. ecc. , da quando le fiere , le borse scambio non fanno più da padrone del mercato, bisogna ragionare a 360 ° non ha 30° e mi spiego..... Quando parlo di prove , e dire due indizzi fanno una prova.... lasciamoglielo dire a Colombo, significa avere dei punti di riferimento che non sono solo quelli di un sito di tutto rispetto che nonostante abbia credibilit?, rimane un riferimento. Certe valutazioni si vuole che siano tali ! Esistono cataloghi, riviste , database di aste scadute, non di una sola asta, e sono daccordo danno solo dei riferimenti a volte trapassati a volte presenti, ed è vero una valutazione non è statica ne eterna, ma ha più firerimenti su cui basarsi Quando si introduce nel mercato un giocattolo nuovo e sulla baia fa 300,00 e qui nascono tutti gli esperti e lo si valuta inconfutabilmente 750,00 che conclusione trai? Ci sono degli oggetti nuovi perchè mai visti, o in passato mal considerati , e quindi riscoperti, che meritano una diversa lettura, ma il valore non lo determina l` offerta di 5/6 persone, e qui credo condividiate che quando sopraggiunge il raptus di follia, la follia non determina una valutazione. Voui spendere 5000,00 euro per la trivella di Goldrake, vuoi acquistare i componenti di JEEG prototipi, ma da domani valgono 5000,00 euro ??? se trovi chi te li da, altrimenti è scrivi oggetto pagato 5000,00 da Caio Sempronio, vale pertanto ? Certi oggetti valgono solo in Italia o solo in Francia, più che da altre parti, altri solo in europa, altri piu negli USA e allora parliamo di valutazione di mercato, di valutazioni consolidate . Certi oggetti hanno un valore che oscilla dal mese di luglio al mese di dicembre , praticamente meteore !
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30/06/2010 23:04:28
e va be! rinintegrato= riamesso !
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30/06/2010 23:27:42
riamesso=?
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30/06/2010 23:33:24
Ottima considerazione Dark. il valore "approssimativo" di un oggetto (in questo caso un giocattolo) lo fanno mediamente riferimenti presi da aste o vendite concluse da breve tempo. Ovvio però che il vero valore, quello "nominale", non si potrebbe/dovrebbe solo basare su un rapporto tra domanda/offerta ma su altri fattori che determinano inconfutabilmente il valore di un oggetto. Certo che se volessi realizzare subito o volessi prendere un giocattolo a tutti costi, dovrei soltanto nel primo caso abbassare il prezzo e renderlo agevole a molti e nel secondo dovrei sborsare tanto e forse anche più, al di l? di un valore di riferimento solo per la foga di averlo subito ed in questo caso falserei ogni più probabile quotazione.
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30/06/2010 23:39:49
direi che quello che dice dark non fa una piega non bastano 5 folli a raddoppiare il valore di un pezzo quando nelle media di chi lo ha comprato lo ha pagato la meta` l offerta determina solo che un pazzo lo ha preso a un prezzo nettamente superiore al suo valore, non certo che il suo vale di piu` e quindi anche gli altri come dire che un daltanious dx jappo vale 2000€ perchè ci sono 3 pazzi pronti a pagarli tale cifra un assurdita`!
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30/06/2010 23:40:57
prendi l`oggetto ... buttalo dal secondo piano ...
in base alla quantit? di lacrime versate dal proprietario ne capirai il valore
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30/06/2010 23:42:03
la quotazione si falsa anche sul fattore CDC cioe` Chiusura Di Collezione, se trovo l`ultimo pezzo che mi manca x chiudere una parte di collezione(io parlo di tf in quanto faccio quelli)
x esempio: se trovo l`ultimo modello di dinobot che mi serve x chiudere la mia collezione di dinobot,puo` andar su quanto vuole ma viene a casa con me anche se devo pagarlo di +
se poi è tanto che magari quel modello non esce sul mercato e rischio che sfuggendomi non lo veda + allora puntero` ancora con + violenza
questo falsera` le future vendite in quanto se qualcun`altro ce l`ha a casa quel modello e vede che sale cosi` tanto potra` pensare di darlo via alla stessa cifra e si inneschera` una reazione a catena che fara` inevitabilmente salire il valore di mercato del pezzo (non succede sempre,ma spesso!)
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30/06/2010 23:43:03
grazie, hai colto il senso, mi ero quasi perso !
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30/06/2010 23:45:07
a parte gli scherzi ...
domanda ed offerta determinano il valore ... poi ci sono le situazioni imprevedibili ...
ovvero 4 vogliono un oggetto pagandolo ad 800 ... uno ha 2000 euro "da investire" e pur di averlo SUBITO (senza aspettare) lo paga 2.000 (ad un prezzo più che doppio rispetto agli altri)
a priori è difficile determinare il valore di un oggetto ...
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30/06/2010 23:51:43
no a priori è IMPOSSIBILE determinare un prezzo si puo` determinare una oscillazione di prezzo cioe` il valore va da 1 a 10 (x esempio) poi se lo paghi 11 o 12 si puo` dire che è un prezzo fuori mercato,ma poi in quanto vintage entrano in scena talmente tante variabili,AFFETTIVE,RICORDI,URGENZE,CONDIZIONI DEL GIOCO,CONDIZIONI DELLE GIUNTURE,DEGLI ADESIVI,DELLE CROMATURE,DEGLI ACCESSORI,DEI COLORI ECC ECC ECC troppe variabili come dicevo un prezzo fisso è IMPOSSIBILE
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30/06/2010 23:53:30
direi che il mercato del collezionismo in genere (non solo il nostro) è caratterizzato da una diffusa schizzofrenia, pertanto non è facile mettere dei paletti, in quanto le variabili da voi indicate finiscono per condizionarlo in una maniera imprevedibile. Ritengo che delle indicazioni di massima sul valore di un oggetto, soprattutto nel medio periodo, si possano avere ma sono sempre suscettibili di smentita da parte di folli spendaccioni oppure di spesa ultimo pezzo in collezione e cosi via, tuttavia una rondine non fa primavera quindi ritengo che sovente, dopo "le buttade" di qualcuno, il prezzo torna naturalmente a stabilizzarsi
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01/07/2010 00:11:59
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01/07/2010 12:21:20
Beh non fa una piega ma secondo me la valutazione di un giocattolo vintage e` composta da 2 variabili, una discreta (misurabile e oggettiva non discutibile) e una piu` aleatoria (misurabile in qualche modo ma soggettiva) che in percentuale concorrono al prezzo e in qualche modo si combinano....partendo dal presupposto che l`oggetto deve avere comunque un qualche interesse collezionistico (essere classificabile come giocattolo o gadget relativo a cartoni, manga, o altro ed essere inserito all`interno di un contesto, quindi una serie di piu` pezzi, una linea di moda, un catalogo e quindi aver avuto anche una sorta di commercializzazione), mi spiego:
- la prima variabile piu` tecnica deve tener conto di alcuni valori, in primis secondo me il numero di pezzi prodotti, la qualita` dei pezzi e della confezione, il numero di accessori all`interno della confezione stessa, la curatezza dei particolari e della scatola (foto o disegni).....tutte cose misurabili che contribuiscono con un certo peso alla valutazione.....
- la seconda variabile da combinare in qualche modo e` piu` aleatoria e in primis incide come diceva attilio per il discorso del mercato, cioe` incontro tra domanda e offerta, che non si traduce altro che nella moda del pezzo, cioe` la misurazione del gradimento di quel pezzo in un certo periodo di tempo, poi entrano in gioco altri fattori correttivi come l`interesse per la serie che ha avuto nell`area geografica dove e` stato distribuito il pezzo, la casa di produzione che per desig e carachter del pezzo puo` essere piu ` ricercata da alcuni collezionisti ed altri invece non incontra nel gusto....e cosi` via......
Per questo motivo un gundam luci e suoni che si piazza a 800 euro oggi non puo` valere 30 euro domani, perche la parte della rarita`, sul numero di pezzi prodotti, sul deterioramento dei materiali gli permettera` cmq di avere un valore intrinseco sotto il quale nn puo` scendere, quindi ogni pezzo in base alla collocazione geografica e temporale avra` un min e un max come prezzo di acquisto....questo perche` il periodo temporale di misurazione porta con se una memoria storica formata dalle persone e dalle generazioni interessate a quel pezzo e a quel tipo di collezionismo, tra 200 anni il gundam varra` 30 euro oppure 100.000 ma noi non potrmo mai saperlo....
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01/07/2010 12:32:34
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01/07/2010 12:35:33
anche quello che dici tu sui folli e` giusto, e` un correttivo anche quello nel breve periodo da fare su un pezzo.....poi un altro distinguo da fare e` che essendo aleatorie le 2 variabili, un conto e` se devo vendere un pezzo un altro se lo devo comprare......
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01/07/2010 13:46:39
magus
al tuo ragionamento l`unica cosa che potrebbe aggiungersi è anche l`andamento dell`economia che in taluni casi pu? allargare la disponibilit? economica di chi offre ed anche il numero stesso degli offerenti ...
cio? se c`è molto lavoro ed io quindi non ho difficolt? a trovare un posto da 3.000 euro al mese ... è ovvio che spendendone solo 1.000 per vivere (per dire) ... teoricamente avr? 2.000 euro al mese per gli hobby e quindi mi potr? permettere di offrire di più su di un pezzo ... se invece a causa della crisi ne prendo 1.200 (o peggio sono disoccupato) la mia capacit? di spesa sarà molto limitata
poi entrano in gioco quelle che chiamo le varabili impazzite ... che possono dipendere da 2 fattori:
-nuovi collezionisti che presi dall`entusiasmo adottano il criterio "tutto e subito" pagando cifre spropositate per pezzi che normalmente vanno invenduti
-collezionisti che sono a fine serie-collezione ... che per "chiudere" pagano di più un pezzo per amore di non aspettare altri mesi prima che ripassi
sul valore nel tempo è difficile prevedere ... cio? i più grandi collezionisti dei giocattoli anni `50-`60 sono quelli che adesso hanno 60 anni ... la condizione di un 60enne che ha guadagnato molto nella vita è l`ideale per potersi permettere cifre alte ... perchè percepisce una pensione e non ha dubbi sul futuro ... solitamente ha i figli indipendenti ... quindi pu? permettersi (parlo in generale è ovvio) di spendere di più per l`hobby ...
quindi in linea teorica (ma parlo molto teorica) fra 20-30 anni ci dovrebbe essere il picco per il prezzo di certi toys ... fino a che inizier? la fase discendente visto che i nostri figli difficilmente collezioneranno toys anni 70-80 ... (cos? come a me non passerebbe mai per la testa di collezionare robot di latta anni 40) ...
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01/07/2010 14:49:53
quoto tutto, mi interessava pero` sottolineare come il prezzo non lo faccia solo domanda/offerta ma che in linea teorica un certo valore intrinseco dato dalla rarita` dell`oggetto relativa alla qualita` del materiale per tenerlo integro, il numero dei pezzi e degli accessori e sopratutto il numero di pezzi commercializzati, esiste ed e` piu` o meno immodificabile, puo` essere corretto sommando e/o combinando tutte le altre variabili dette sopra......
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01/07/2010 17:25:46
Ritenevo utile analizzare il fenomeno valutazione, perchè vedo che è un argomento molto richiesto e gettonato nei post in questo sito . x magus, grazie per le specifiche , hai delineato il concetto variabili, che non vanno sottovalutate, ci sono oggetti difficili ed è prematuro valutare ! A volte mettiamo un post di valutazione e ci agitiamo, se non abbiamo un riscontro immediato . Specialmente se analizziamo oggetti come dicevo "nuovi", o riscoperti, vedi il fenomeno dei motorizzati ceppi ratti o i motorizzati new gioco, di fatto entrambi qualitativamente fatti con materiali scadenti come in genere tutti i motorizzati a batterie anni `80. Oggetti che fino a qualche anno fa non piacevono, non avevano interesse, e di colpo diventano delle relique, cosa ha fatto scattare l` impennata è fattore moda è o virus contagioso è eppure se ne vedevano, non erano sconosciuti, o no ? Per es. ricordo qualche anno fa che trovai una decina di mach patrol tarocche, non avevo riscontri e feci una valutazione soggettiva, di per se poteva essere un tarocco scadente , ma ali , missili, sparamissili potevano essere usati per la mach originale e valutai gli accessori ( cosa avrebbe pagato un collezionista per le repro, (Pad71 stava perfezionandosi ) arrotondai la valutazione considerato lo stato, cio? fondi di magazzino, e la scatola, diedi un valore subito condiviso anche dai collezionisti e nel mercatino le vendetti ad una cifra , la baia le valorizz? e consolidò quella valutazione . Ora trascorsi piu di due anni non credo che il suo valore sia diminuito, il valore di una mach patrol originale non è sceso, e tutt`ora nel mercato è un oggetto che occupa una posizione di alta classifica , perchè è tra gli oggetti ambiti. Altra questione sono le valutazini di oggetti che hanno avuto la controparte di nuova generazione, vedi le ristampe, hanno inflazionato il mercato del vintage ? Le valutiamo ancora come prima è
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01/07/2010 22:31:02
le ristampe sono un altra variabile da valutare bene, e per farlo bisognerbbe sapere quanti collezionisti sono disposti ad "accontentarsi" di un pezo identico all`originale ma rifatto...e` come se fosse un bene succedaneo, cioe` alternativo al bene pu` caro.....inevitabilmente gli originali scendono di prezzo....ma di quanto? con che velocita`...? secondo me nche qio entra la rarita`, per asurdo il prezzo raro e caro risante di pi` della ristampa perche` piu` persone sono disposte a comprare la ristama e sono meno disposte a spendere tanti soldi, il pezzo originale rimane appetibile per meno persone e una volta piazzato a tutte inevitabilmente risente del prezzo, un pezzo invece piu` comune e piu` vicino al costo della ristampa ne risente meno in quanto con poco piu` di spesa si ha l`originale.....
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01/07/2010 23:07:14
mmm ..sul discorso ristampe secondo me quelle che attualmente sono state messe sul mercato non hanno intaccato + di tanto il valore del vintage. La Jumbo Machinder del mazinga z non mi sembra costi meno perchè è uscita la ristampa Unifive (do per scontato che siano identiche o con differenze minime), anche il dx Raydeen non dovrebbe aver subito particolari variazioni dall`uscita della ristampa, idem per i micronauti palisades, poi magari sto dicendo una castroneria e qualcuno meglio informato potr? tranquillamente smentirmi
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01/07/2010 23:20:52
la ristampa del jeeg calamitato, ha sotterrato !! l` originale, ma spero rimanga un caso isolato !!
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01/07/2010 23:55:42
? vero il prezzo del jeeg è calato molto, ma ho sempre pensato che fosse dovuto ad internet yhj ecc. che, con la sua diffusione, ha fatto si che molti pezzi, che venivano comprati a poco in japan e rivenduti a molto in italia , beneficiassero del fatto che in giappone non erano cos? rari. non ricordo + chi mi raccont? di aver pagato un jeeg originale un milione di lire negli anni 90, quando le fiere di settore erano il canale principale per acquistare giocattoli ed il Giappone era a beneficio di pochi che potevano andarci e rifornirsi direttamente Qualcuno che già allora calcava il palcoscenico del collezionismo ricorda una cosa del genere?
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02/07/2010 01:22:36
per il jeeg come per altri pazzi vale quello detto da Hugo.....internet ha scoperto un po` le carte...chi comprava jeeg a un milione non immaginava che in giappone ne avessero a kili...
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