15/05/2010 13:01:42
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15/05/2010 13:02:51
cavoli conte peccato che non li hai, mi sarebbe piaciuto tantissimo una descrizione dei dettagli......li ha per caso qualcuno? vorrei sapere delle plastiche etc.....e soprattutto che marchio hanno... conte secondo te come mai i beetras sono usciti nel 1984 quando anche gli insecticon dx hanno la data 1984 mentre son usciti poi nel 85?
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15/05/2010 13:06:51
...forse per lo stesso motivo per il quale le ristampe transformers ufficiali portano l`anno in cui fu fatta la mold, mentre la ristampa e`vecchia di venti anni dopo?
Anche megatron porta un marchio anni 70 ma il toys con colorazione g1 e`coeva del cartone anni 80...
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15/05/2010 13:08:32
ho scritto una schifezza comunque DOVREBBE essere cosi`: c`e`l`anno del brevetto molto probabilmente. Che poi ricolorati o ristampati sono usciti dopo, poco importa.
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15/05/2010 13:09:54
ed ecco le versioni "cheap"... i "convertors" con le fazioni avarians e insectors... ma com`e`che sti uccelletti stanno sempre in mezzo? sono un paio di thread e spuntano sempre fuori
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15/05/2010 13:22:21
si in effetti è vero XD son sempre in mezzo sti uccelli.... il fatto è che anche lo stampo delle date è diverso, mentre sui beetras è tutto scritto in giapponese sugli insecticon non è scritto tutto in giapponese....
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15/05/2010 13:29:27
Il Galvion lo vedi nelle foto della mia collezione....e in questa...e nei convertors ci stava pure lui solo che era chiamto Indy pensa te...
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15/05/2010 13:35:07
non lo vedo nella tua collezione comunque sticavoli stupenda XD ma in cosa si trasforma?
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15/05/2010 13:52:12
Nella ultima foto in basso a sx è nella mia vetrinetta in ogni caso si trasformava in una macchina ma è meglio non provarci la plastica è fragilissima...
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16/05/2010 08:59:14
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16/05/2010 09:04:47
Mi spiace ma il flash non fa leggere le scritte. Appena posso ne far? delle altre.
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16/05/2010 09:20:25
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16/05/2010 12:44:23
Premessa ( con "captatio benevolentiae" doverosa)
Non aggiungo nulla di quanto non abbiano già scritto ciuffaman, Maccolino, ConteDDracula…
Espongo solo una piccola osservazione che -probabilmente- conferma (non che ce ne sia bisogno!) la versione di Maccolino sulla storia dei beetras.
Maccolino è il massimo esperto di riferimento a proposito della storia dei modelli Takatoku…nel campo è l’eccellenza di GV.
ConteDDracula, è un grande esperto anche di serie meno note, veri tesori per un appassionato di trasformabili. Toyline poco blasonate sono più preziose proprio perchè è più difficile conoscerle.
Molto interessante (e molto articolato) anche il contributo di Firebolt al post.
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16/05/2010 12:44:49
Adozione forzata
Nella famosa boxart U.S.A. del 1985 ( poi arriv? anche in Italia )si vedono interagire i più recenti (per allora) articoli della toyline… tra cui i tre “insecticon deluxe”. Dato che l’illustrazione compare sul retro di scatole Transformers Hasbro, gli autori avrebbero dovuto raffigurare i modelli distribuiti realmente dalla Hasbro, con i colori della serie che li aveva adottati. Invece, hanno i colori Beetras.
I robots che hanno una colorazione originaria del modello pre- transfomres sono evidenziati. I dinorobot e gli insecticons hanno già perso la livrea diacloniana… evidentemente erano già “programmati” da tempo… pensate che erano già comparsi fin dalla prima serie del cartone (1984).
Stesso concetto per Shockwave…compare nel cartoon del 1984 fin dal primo episodio…il giocattolo è distribuito nel 1985.
Insieme agli insecticons deluxe, hanno colorazione pre-transformers Whirl, Twin Twist e… Tracks (non ha neppure il simbolo autobot… non si capisce bene contro chi è schierato).
Tornando ai Beetras, l’altro particolare da notare è che non compare Ransack nella illustrazione.
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16/05/2010 12:46:09
In pratica la boxart del 1985 fotografa lo stato della produzione dei modelli beetras nel momento preciso in cui “subentra” la Hasbro. Avevano Beet Gugal, Beet Gadol, Beet Zeguna “pronti” e già in distribuzione. Beet Vadam era in ritardo riguardo alla distribuzione. La produzione del modello invece doveva essere quasi conclusa...insomma “gli stampi” li dovevano avere già pronti…prova ne sia la perfetta distribuzione di Ransack sul mercato U.S.A… dopo l’acquisto da parte della Hasbro, però.
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16/05/2010 12:47:48
Forse, proprio la storia di Beet Vadam interrotta… e poi ripresa, ma ormai gestita da altri rispecchia la crisi della originaria casa produttrice giapponese. I “quattro fratelli”erano promettenti, ma i genitori non potevano mantenerli. Sono stati adottati da una famiglia ricca americana.
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16/05/2010 12:51:58
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16/05/2010 12:52:06
Ora in questa sfortunata famiglia giapponese stava aspettando anche una sorellina… Si pu? affermare che Beet-Papil sarebbe stata la prima fembot trasformabile…se fosse esistita beninteso! In futuro ne riparleremo!
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16/05/2010 13:24:06
grande welcome spettacolo, ti amo!!! beh amo tutti gli appassionati XD invece il simbolo am presente anche nelle scatole g1 che ne dite? che ne pensi welcome?
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16/05/2010 14:43:20
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16/05/2010 21:54:37
Il simbolo AM è presente sia sulla scatola in kit di montaggio (ha un colore azzurro), sia sulla scatola Takatoku (colore rosso). c`è qualcuno che sa a cosa si riferisce???
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16/05/2010 22:29:54
Signfica Art-MiK la ditta che ha fatto il disegn e forse avrebbe dovuto produrre il manga l`anime...come per i Gokaiser
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16/05/2010 22:58:58
Argh! un Galvion! Massimo rispetto, Ciuffaman (ed anche per Maccolino,un altro dei pochi fortunati possessori di questo gioiello qui su GV)
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17/05/2010 18:32:43
Grazie Puffmarko...! questo è la copia Convertors del Galvion...e per chi vuole saperne di più su tutta la linea ecco un sito...http://www.toyarchive.com/Convertors/Convertors.html
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31/03/2015 20:08:13
mica cotica pure questo.. si pensava mai prodotto! (non e`uno scherzo del conte del primo aprile... ma un`asta passata inosservata ai piu`e finita a 200 e rotti euro con anche altri bei bonus)...
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