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09/12/2018 19:48:58
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09/12/2018 21:00:49
rischierò il linciaggio ma quei dentoni non si possono vedere...
May invece va benissimo
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10/12/2018 19:41:39
E` una scelta quella di fare storie che rimangono in superficie.
Ma fino a un certo punto.
Oggi è l`establishment del cinema che richiede questo.
Le perfomances attoriali sono ingabbiate da sui dei canoni standard e in pratica non è più permesso
`bucare`.
E i registi si devono attenere, sempre che siano effettivamente capaci di andare oltre.
Un film da manuale : ne è un esempio il finale al Live Aid, tanta scenografia, rumore, ma non vibra per nulla.
Trascrivere sullo schermo il concerto di Live Aid che li ha consacrati alla leggenda a mio avviso avrebbe richiesto
un trattamento diverso di quello che è stato fatto.
Tante inquadrature e primi piani del pubblico intervallati alla performance di Freddy forse saranno stati anche fisiologici ma non giovano per nulla.
A me hanno molto infastidito, forse per una piccola deformazione professionale lavorando io sia nelle riprese sia nel montaggio.
Stanno solo a ricodare il più becero cinema americano degli ultimi trent`anni.
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10/12/2018 19:45:09
Ma poi i numeri danno ragione sempre a questo tipo di prodotti, che in fondo sono quelli che il pubblico vuole
e che giustamente le produzioni sono felici di confezionare e vendere.
La critica, tuttavia, non è stata cmq unanime nel giudicare il risultato, quasi 50 e 50.
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12/12/2018 10:24:39
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12/12/2018 22:31:51
Visto oggi ...... bellissimo e da brividi!!!
A parer mio, hanno fatto davvero un bellissimo lavoro.
Rami malek poi, è stato semplicemente magistrale!
Consiglio caldamente di vederlo
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13/12/2018 11:18:27
Ciao,
visto ieri sera, bellissimo.
La storia forse e` un po` romanzata e diciamo anche che si sono presi diverse licenze poetiche.
Tuttavia il film rende molto bene e racconta senza retorica pregi e difetti di una delle piu` grndi star della musica di tutti i tempi.
Posso dirvi che quando il film e` finito e in sala si sono accese le luci ho visto molti spettatori con i lacrimoni agli occhi.
Personalmente non posso non abbinarlo alla mia gioventu`, ero e sono tuttora un fan dei queen, e sentire le loro canzoni e le loro vicende mi ha fatto venire in mente tanti ricordi.
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13/12/2018 11:44:09
Ho letto che sia Taylor che May essendo i produttori, hanno cercato di romanzare alcune vicende della vita dei Queen anche se si capisce che comunque non è stata sempre rose e fiori, e anche dalle interviste varie fatte a Freddy, lo si evince che i contrasti erano molti, ma come dice lui, questo li ha aiutati a stare insieme.
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13/12/2018 17:04:06
Comunque ragazzi il film è su Freddie Mercury non Freddy.. Al decimo commento e oltre non sono più riuscito a tacere!  
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13/12/2018 17:40:20
Comunque ragazzi il film è su Freddie Mercury non Freddy.. Al decimo commento e oltre non sono più riuscito a tacere!
T`hai ragioneeeeeeeeeeeeeeee, vergognaaaaaaaaa!!!
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07/01/2019 14:51:56
Premetto che non sono un estimatore super appassionato dei Queen.... mi piacciono (ovviamente), ma non sono così puritano....
La somiglianza c`è, i movimenti sono "abbastanza" quelli, film fatto bene...
MA
non sono neanche cugini di terzo grado....
Non ho "sentito" nemmeno un grammo della "magia" di Freddie Mercury.
Avevo questi dubbi fin da prima che uscisse... poi su consiglio di vari amici sono andato a vederlo...
A parere mio, potevo stare anche a casa.
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07/01/2019 16:55:41
E invece ho letto stamattina la notizia che (per il momento) ha incassato `solo` 2 Golden Globes :
quella di Best Motion Picture – Drama e quella di miglior attore in un film drammatico, consegnata al protagonista Rami Malek.
Ennesima conferma del funzionamento delle premiazioni nel mondo del cinema. Tutte, nessuna esclusa.
Un buon motivo per qualunque cineasta onesto per starne alla larga.
Basti citare il sig. Benigni, il quale se non avesse avuto come produttore il sig. Weinstein al massimo l`oscar poteva ambire a farselo di faggio.
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07/01/2019 18:36:24
Va beh...
Criticare è giusto...
Fare le pulci è giusto...
Però se un film ha successo al botteghino, e questo film c`è l`ha, perché ancora oggi è in sala dalla fine di novembre...allora qualcosa di positivo dovrà ben averlo no?
Se un fil è acclamato dalla critica ma vanno in 4 a vederlo è un bel film?
Per i critici si...
Per il pubblico no...
E alla fine quello che conta e quanti vanno a vederlo...
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07/01/2019 18:49:23
Per i premi...boh, l`ho detto subito che come interpretazione non era granché, però nemmeno male...
Non da migliore attore sicuramente....
Migliore film....mah, a me è piaciuto però nulla di che, fatto abbastanza bene e coinvolgente....
Però assolutamente ordinario...(tranne la musica ovviamente!!)
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07/01/2019 19:09:02
"Un biopic che si sforza di piacere a tutti ma che rimane privo di quella luccicanza che ha reso Mercury immortale"
titolo della recensione scritta da M. Gandolfi (una davvero in gamba, cosa non comune fra i critici, e spesso fraintesa) su Mymovies. Valutazione 2/5.
(segue l`articolo)
Da qualche parte nelle suburb londinesi, Freddie Mercury è ancora Farrokh Bulsara e vive con i genitori in attesa che il suo destino diventi eccezionale. Perché Farrokh lo sa che è fatto per la gloria. Contrastato dal padre, che lo vorrebbe allineato alla tradizione e alle origini parsi, vive soprattutto per la musica che scrive nelle pause lavorative. Dopo aver convinto Brian May (chitarrista) e Roger Taylor (batterista) a ingaggiarlo con la sua verve e la sua capacità vocale, l`avventura comincia. Insieme a John Deacon (bassista) diventano i Queen e infilano la gloria malgrado (e per) le intemperanze e le erranze del loro leader: l`ultimo dio del rock and roll.
Per il cinema le rockstar presentano un vantaggio: raramente muoiono nel loro letto, piuttosto di overdose, suicidi o annegati. Da qui l`affermarsi di un genere che è rimasto ormai senza fiato.
Un genere che segue uno schema obbligato: l`infanzia modesta, il trauma fondante, l`ascensione con prezzo annesso da pagare quasi sempre con una tossicodipendenza, la caduta, la redenzione a cui segue qualche volta la malattia e la morte. Insomma visto uno, visti tutti. Ma a questo giro di basso `immortale` era lecito aspettarsi di più. Invece in Bohemian Rhapsody, proprio come in Ray o in Quando l`amore brucia l`anima - Walk the Line, l`originalità non è in gioco. Quello che conta è la ricostruzione pedissequa e la performance emulativa degli attori.
Dal premio assegnato a Jamie Foxx poi (Ray), il biopic è diventato un `apriti sesamo` per gli Oscar. La somiglianza somatica e il mimetismo dei gesti cruciali. Lo sa bene Rami Malek assoldato per una missione praticamente impossibile: reincarnare l`assoluto, quel mostro di carisma e virtuosità che era Freddie Mercury. Pianista, chitarrista, compositore, tenore lirico, designer, atleta, artista capace di tutti i record (di vendita), praticamente uomo-orchestra in grado di creare e di crearsi. Un demiurgo che in scena non temeva rivali, che mordeva la vita, aveva la follia dei grandi e volava alto, lontano.
Le buone intenzioni e l`impegno pur rigoroso e lodevole dell`attore americano si schiantano rovinosamente contro il mito e una protesi dentale ingombrante che lo precede di una spanna ovunque vada. Non c`è rifugio in cui Malek possa fuggire o ripiegare. Con buona pace di Hollywood e di Baudrillard, l`aura di Freddie Mercury non conosce declino e schianta il suo simulacro.
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07/01/2019 19:12:28
(segue)
In soccorso dell`interprete arriva solo il playback che ha richiesto un lungo lavoro di sincronizzazione del labiale e a occhi chiusi fa sognare. È sempre difficile mettere in scena la trasformazione di un musicista in icona, è un`impresa che riesce meglio a un giornalista che a un regista hollywoodiano. La pressione di dovere piacere a tutti lo conduce sovente a una semplificazione del discorso. Un livellamento biografico raramente felice. Eppure era tutto (già) lì.
Quando si nasce a Zanzibar, si cresce a Bombay, si trasloca a Londra, si ha un`estensione vocale di quattro ottave e mani magiche, ci si chiama Farrokh Bulsara, discendente di un funzionario (indiano) britannico negli anni Quaranta, si è già per definizione un personaggio da romanzo, una sorte di moderno nipote di Kipling.
Il film, fortemente voluto e sorvegliato a vista dai membri restanti dei Queen, soprattutto da Brian May che ha certificato l`operazione, non arriva mai a trascendere i passaggi stabiliti del biopic tagliato per gli Oscar. Senza contesto, Freddie Mercury, secondo Bryan Singer e Anthony McCarten (La teoria del tutto), che ha firmato lo script, è una rockstar nel senso più stereotipato del termine, le sue feste sono decadenti, i suoi eccessi leggendari.
Bohemian Rhapsody evoca tutto questo in maniera obliqua, concentrandosi su una star sola e infelice. Il `cattivo` con cui condivide la sua (breve) vita è scritto con sottigliezza pachidermica e nutrito di cliché omosessuali fino alla nausea, prima che Freddie rinsavisca e riprenda il cammino dritto, sollecitato da un personaggio ovviamente eterosessuale. Bohemian Rhapsody poteva e doveva essere una grande opera rock. Ma degli impeti criptici nascosti dietro "Galileo", "Bismillah", "Scaramouche", "Figaro" o della vertigine lirica di "Bohemian Rhapsody", il film non conserva che il titolo, nessun eccesso, nessuna luccicanza.
Una vignetta dopo l`altra illustra la vita di Freddie Mercury senza sorprese, gesti anarchici, energia creatrice. Il volto dionisiaco dell`artista resta confinato nell`agiografia, disinnescato dietro baffi posticci, denti finti e un travestimento di troppo. Come Superman e Wolverine prima di lui, Freddie è un supereroe che desidera appartenere a un `gruppo`. Nel percorso del protagonista si trova la tematica ricorrente del cinema di Singer che qui `suona` didattico, inerte, placato.
Nella volontà di non disturbare nessuno, Bohemian Rhapsody contraddice il suo proposito, tradisce il suo soggetto, perde il treno e offende i fan, rimpiazzando con le immagini e un concerto copia-carbone (Live Aid) la vita originale che voleva onorare. I Queen hanno voluto preservare a tutti i costi l`immagine del loro leader rendendo alla fine un pessimo servizio a uno dei più grandi divi pop gay degli anni Ottanta, morto una mattina di novembre a quarantacinque anni, al termine di un`agonia segreta, lasciando dietro di sé cumuli di ricordi, brividi e note che fanno ancora vibrare le tavole di Wembley, Hyde Park o del Rainbow Theatre, componendo il best of della nostra memoria.
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07/01/2019 20:11:05
Brava....ma in sostanza che dice?
"Non mi è piaciuto perché non ha scavato nell`animo, non ha colto l`essenza di Freddi, d`altronde era impossibile farlo...
Freddi era troppo per chiunque...."
Io continuo a dire:
Rami Malek non è un fenomeno, non è nemmeno un grande attore, ma ci ha provato, e secondo me gli ha dato tutto quello che poteva, senza essere ridicolo o troppo serio...
Ripeto, le critiche ci stanno tutte, ma non si può sminuire un film campione di incassi, perché la gente va a vederlo, anche più di una volta...
Io non sono un critico e nemmeno voglio esserlo, mi piacciono i bei film, quelli che mi "coinvolgono", i Queen non sono nemmeno tra i miei preferiti...
Ma questo è un bel film per me, semplice, magari non coerente, magari non preciso, però a una forza che non ho mai visto in altri film...
La musica dei Queen....
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07/01/2019 20:57:17
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07/01/2019 21:09:26
Nella recensione secondo me ha colto ben altro che la similitudine tra l`attore e il vero F. Mercury.
Ha descritto un modo di fare cinema privo di `luccicanza` e tagliato a misura d`oscar.
Che poi i numeri e gli incassi dicano il contrario di ciò che sostengono alcuni - che sono piu` della meta` - critici (ma anche e soprattutto di spettatori che
non si lasciano confondere da un po` di borotalco zuccherato per tutti i gusti soffiato in faccia) e` poco ma sicuro e anzi è la conferma della regola.
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07/01/2019 21:11:12
Ti meriti che lo spirito di Mercury
Ti colga di sorpresa alle spalle mentre
Raccogli la saponetta nella doccia...
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07/01/2019 21:31:25
Ma dici a me?
Nel caso rimando al mittente, prego.
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07/01/2019 21:35:05
Ti meriti che lo spirito di Mercury
Ti colga di sorpresa alle spalle mentre
Raccogli la saponetta nella doccia...
No no...a me non mi frega... perché ho questa!
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07/01/2019 21:38:29
Ma dici a me?
Nel caso rimando al mittente, prego.
No no, diceva a me... perché ho dimenticato una "H"...
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07/01/2019 21:40:31
Ok, allora non avevo capito.
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07/01/2019 21:56:18
Pi chan
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