28/10/2015 10:08:30
Se solo voi Cristiattolici la smetteste di copiare e stravisare ricorrenze e divinità dalle altre religioni
Conoscere la vera storia di Halloween
L’anno nuovo cominciava con il 1° novembre con l’arrivo dell’autunno, questo momento di passaggio e di festa era chiamato Samhain, una festa caratterizzata dal colore arancio, che ricordava la mietitura, e dal nero che simboleggiava l’imminente buio dell’inverno. La stagione della raccolta era finita, gli armenti venivano portati nei campi e alcune bestie venivano macellate. Le famiglie si riunivano per una stagione di lunghe notti di lavori in casa e di racconti.
Per i celti questo periodo era magico poiché essi credevano che quello era il momento dell’anno in cui il velo tra il mondo dei vivi e quello degli spiriti diventava ancora più sottile: i vivi potevano comunicare con i morti, ed i morti ritornavano sulla terra; il popolo celta credeva, inoltre, che esseri magici fossero ben visibili in questo periodo e spesso si pensava che tali creature fossero ostili agli uomini, poiché questi avevano occupato le loro terre. Durante questa notte vagavano nel mondo per attirare gli umani e farli perdere in mondi incantati, dove sarebbero rimasti intrappolati per sempre. Ma i vivi, per scoraggiarli, rendevano le loro case poco accoglienti, spegnendo i fuochi nei camini, e i loro corpi orribili mascherandosi da mostri.
In Irlanda, per esempio, durante il Samhain, pronunciato “sow-in” nell’isola, si aprivano i grandi cairn funerari (voce inglese di origine celtica, cumulo di pietre posto a protezione di una sepoltura in epoca preistorica) allineando torce accese lungo le mura, in modo che i morti potessero trovare la loro strada. Si aggiungevano ulteriori posti a tavola e si preparava del cibo per chi era morto nell’anno. Alla festa di Samhain erano associate molte pratiche divinatorie: fra le più comuni c’erano quelle che riguardavano l’unione di coppie, l’andamento del tempo e gli eventi dell’anno. Cercare di prendere delle mele nell’acqua solo con la bocca, era una normale divinazione matrimoniale. La prima persona che mordeva una mela, sarebbe stata anche la prima a sposarsi nell’anno a venire. Celtic Samain
Foto ancientweb.org
I Romani conquistatori cercarono di cristianizzare l’Irlanda e le altre isole celtiche, una volta sconfitti gli antichi abitanti. Divenne però chiaro alla Chiesa, molto presto, che i Celti, nonostante la loro apparente sottomissione continuavano ad aderire testardamente ad alcuni elementi del loro vecchio credo. Così, nel settimo secolo la Chiesa spostò il giorno di Ognissanti, (in onore dei primi martiri) da maggio al primo novembre, in modo da unirla agli antichi rituali celti del 31 ottobre, e si impadronì anche di molti dei simboli residui associati al Samhain assegnando a questi nuovi significati.
Si consolidò così la tradizione di celebrare il giorno di Ognissanti durante i riti di inizio dell’autunno. In questa giornata si onoravano tutti i santi, non solo i primi martiri cristiani, e il giorno seguente venne dedicato al ricordo di tutti i morti: questo accostamento di festa e lutto rinforzò l’associazione con le celebrazioni celtiche di una stagione dell’anno infestata dagli spiriti.
Lo Spirito della festa, però, si trasformò con il passare del tempo: questi spiriti, considerati prima potenti divennero simbolo di male e diavoleria. La chiesa affermava, infatti, che gli dei e le dee e tutti gli altri esseri soprannaturali delle religioni antiche fossero di impronta diabolica, che le forze spirituali con cui le persone venivano in contatto erano vere, ma che costituivano delle manifestazioni del diavolo, che conduceva l’uomo l’adorazione di falsi idoli. A questo si deve la presenza, durante le celebrazioni del 31 ottobre, di fantasmi, scheletri, simboli della morte, del diavolo e di altre creature maligne, come le streghe.
La vera storia della festa è arrivata negli USA molto più tardi, solo a metà ottocento, portata dagli emigranti irlandesi. È così che nasce la tradizione per cui il 31 ottobre ci si traveste, e si decorano le case con scheletri di carta e zucche dal ghigno satanico, e piccoli gruppi di bambini, accompagnati dai genitori, fanno visita a tutte le case del vicinato pronunciando la fatidica domanda: “Dolcetto o scherzetto?” (Trick or Treat?). Questa frase non ha origine dai celti ma da una pratica europea che vuole che nel giorno di Ognissanti (In inglese, All Hallows Eve), i primi Cristiani vagavano di villaggio in villaggio elemosinando un po’ di dolci in cambio di preghiere in suffragio dei parenti defunti la cui ricorrenza era il giorno dopo, il 2 Novembre.
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