19/11/2014 22:50:41
Prodotta a partire dal 1965 questa serie di figure d’azione è probabilmente la più eterogenea mai affacciatasi sul mercato, con tutti i temi cari al decennio “sixties”, dagli indiani e cowboys alle spie, dai cavalieri medievali alle truppe paracadutate. Si tratta di splendide figure alte 12 inch realizzate in plastica rigida abbastanza pesante, ognuna dotata di una serie impressionante di accessori in vinile morbido. Il disegno scultoreo è particolarmente curato e così i particolari. L’articolazione delle figure e le possibilità di posizioni risultano infinite, grazie agli snodi di braccia e gambe completamente giostrabili. Grazie al perfetto bilanciamento dei pesi i personaggi possono essere posti in sella ai loro splendidi cavalli o all’interno di playset cartonati studiati appositamente. Per la prima volta nella storia del giocattolo i visi delle figure d’azione prendono spunto direttamente dal mondo del cinema o della televisione, che appaiono non solo ispirati ma del tutto somiglianti ai protagonisti film o di serie di successo. I primi personaggi ad essere prodotti sono pionieri esploratori, la figura di Daniel Boone direttamente mutuata dall’omonima serie televisiva americana e Bill Buck. Seguono poi Johnny West e la sua famiglia composta da Jane ed i suoi quattro figli Jamie Jay Josie e Janice, una versione del vecchio West in salsa Pop-Beat. Non mancano figure storiche del pionierismo americano, come il generale Custer, il capitano Maddox, Zeb Zachary e la famiglia di nativi americani Cherokee e Mohicani. Vengono prodotti tutta una serie di splendidi accessori, canoe, diligenze, tepee e quant’altro. Visto il successo commerciale di questa prima serie, fanno seguito altre figure di cavalieri medievali, condottieri vichinghi e singolari spie al maschile e al femminile. Sebbene Hasbro producesse già dal 1964 GI-Joe, la sua ben nota prima figura d’azione della storia, queste figure di fatto riempiono un vuoto, consentendo una sorta di condivisione tra i sessi. Mai più bambine con la Barbie e maschietti con GI-Joe quindi, ma una vera interazione nei ruoli dei protagonisti, un concetto molto più “pop” nella visione del gioco condiviso. In Italia ebbero un successo limitato dai costi, molto alti, e da una scarsa distribuzione. Restano a mio modo di vedere un epitaffio romantico di mondi al crepuscolo, a solo un passo dai modelli che di lì a poco verranno imposti dall`industria dell`immagine.
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19/11/2014 22:57:36
Sempre dalla mia collezione
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19/11/2014 23:01:29
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20/11/2014 11:53:21
davvero belli, complimenti, non sapevo nemmeno della loro esistenza. sono stati prodotti dalla stessa marx toys di new york che produceva i prehistoric playset con i dinosauri in plastica monocolore?
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20/11/2014 12:13:34
Proprio quella. Marx Toys é stato il più grande produttore mondiale di giocattoli prima dell`avvento delle multinazionali, modello Mattel o Hasbro. A mio modo di vedere anche l`ultimo produttore "romantico" di oggetti di intrattenimento. Nonostante fosse un colosso industriale infatti, proprio tale romanticismo fu una delle cause della sua definitiva scomparsa.
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21/11/2014 13:29:46
Grazie della recensione, bellissimi oggetti con una visione ancora "romantica" (come giustamente da te evidenziato) del giocattolo!
La dotazione e le istruzioni della Spia sono da urlo, i moderni set 1/6 Hot Toys e varie gli fanno un pippa, sia per la vaietà che per l`inventiva: hai foto della spia femminile?
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21/11/2014 18:21:10
La spia al femminile é un vero pezzo rarissimo. Direttamente ispirata dalla serie televisiva "Girl from UNCLE" la cui protagonista era l`attrice Stephanie Powers. La Marx comprò i diritti per utilizzare nome ed immagine dell`attrice, ma la serie televisiva non ebbe il successo di quella dei colleghi uomini "Man from UNCLE" i cui diritti erano proprietà della concorrente Gilbert Toys. Risultato fu che le due figure della Gilbert cloni degli attori Robert Vaughn (Napoleon Solo) e David McCallum (Illya Kuryakin) vendettero migliaia e migliaia di pezzi, mentre questa Spygirl doll molto più accattivante molto pochi. Tra i cultori delle Action figures degli anni `60 lo si può definire il pezzo raro per antonomasia. Per me è anche bellissima.
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21/11/2014 20:00:49
E a proposito di spie al femminile definire rarità queste due doll di Marx é riduttivo.
Non fanno parte di questa serie di action figures ma sono due vere e proprie doll, sulla base Barbie clone che Marx chiamò Bonnie, che a differenza della celeberrima e commercialmente irraggiungibile rivale di Mattel era però completamente snodabile. Io le trovo due capolavori, purtroppo possiedo solo la bionda, ma è già molto.
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22/11/2014 09:21:30
Aggiungo anche Odin e Erik i due cavalieri Vichinghi del 1968
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22/11/2014 15:49:19
Molto belli, tanto che alcuni me li sono collezionati anch`io e tutt`ora li tengo stretti. In alcune zone d`Italia erano molto diffusi, soprattutto nelle grandi città, ed ho diverse conoscenze che ci hanno giocato davvero molto avendo ancora i loro originali dell`epoca. In Italia ovviamente arrivarono grazie alla omnipresente Baravelli e la scatola di Mike Hazard nostrana, era quanto di più esagerato vi fosse in commercio, essendo davvero enorme perchè presentava ogni accessorio applicato con la dicitura di cosa fosse. La stessa casa mise in commercio anche delle versioni da 8", trovando in Johnny Apollo il suo massimo esponente. Quello lo ebbi pure io da piccolo, ed ora ho completato la serie riunendo versione nostrana, USA, UK, UK con diverso colore e nome, e Messico.
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22/11/2014 15:56:48
Ho postato tra le foto anche il Buddy Charlie, che a differenza del suo simile Stony Smith, aveva il corpo nudo color carne e vestiva l`outfit in stoffa, clamorosamente copiato dai coetanei GI Joe (Stony Smith aveva il vestito già stampato addosso al personaggio).
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23/11/2014 08:52:59
Beh, io sono uno di quelli che ci ha giocato alquanto negli anni `60. Ho tenuto i miei di quando ero bambino e li ho tutt`ora. Avevo tutte le versioni inglesi, oggi rarissime, e nel tempo ho collezionato anche quelle americane, messicane, spagnole e canadesi. Sono stati tra i miei giochi preferiti ed una delle cause del mio precoce amore per gli oggetti particolari e non comuni. Infatti sono stato capace di non perdere nemmeno un pezzetto e di conservare integre anche le scatole. Nella mia città, piccolo capoluogo di provincia, esisteva solo un grande emporio che le distribuiva direttamente tramite l`importatore di Marx, non c`erano i modelli marchiati Baravelli. Per quello sono in possesso delle figure inglesi. Ero costretto ad ordinarle di volta in volta, ed arrivavano praticamente solo per me. Effettivamente non conosco molte persone che collezionano questi oggetti. Relativamente alle figure da 9 pollici è doveroso a mio parere citare l`astronauta donna Jane Apollo con il viso direttamente ispirato da quello di Marylin Monroe.
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23/11/2014 17:56:31
Complimenti, bellissima collezione! Quello che mi colpisce di più è la dotazione di accessori davvero notevole per dei giocattoli degli anni `60, siamo ai livelli delle Hot toys attuali.
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23/11/2014 18:22:36
Bellissima ed interessantissima recensione ... i miei più sinceri complimenti !!!
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