14/10/2014 14:26:02
Mettetevi comodi, perché qui c`è tutta una storia da raccontare.
Succede che una ventina d`anni fa venni contattato da un`azienda di Milano che si era lanciata nel mondo dei giochi da tavolo e grazie alla fortuna di avere azzeccato il titolo giusto al momento giusto ("Il gioco di Tangentopoli") non era fallita immediatamente. Poiché all`epoca scrivevo proprio di questi argomenti, mi chiesero di "inventargli nuovi giochi" - dimostrando fra l`altro di non avere la più pallida idea di come funzioni quel mercato.
Detto, fatto! Il primo risultato fu un gioco ispirato al mondo delle soap opera, che il loro ufficio marketing pensò bene di macellare fin dal principio appioppandogli una grafica orrenda e un titolo peggio: `Novela`. Niente di grave, comunque, perché nel frattempo il loro business plan inesistente era già andato a catafascio, così il gioco venne distribuito solo in pochissimi negozi (fra cui però la Rinascente di piazza Duomo, mica pizza&fichi!) e per pochissimo tempo. Inutile dire che da tutta l`operazione ci guadagnai mezzo piatto di lenticchie scotte.
In compenso ebbi la soddisfazione di avere creato un gioco davvero niente male. Se si guardava infatti oltre l`aspetto esteriore, sotto c`era un meccanismo per cui la partita poteva essere giocata in due modi. Il primo era la modalità per subnormali, in cui si tirava il dado e si seguivano le istruzioni finché qualcuno non vinceva, un po` tipo gioco dell`oca. L`altra possibilità era invece approcciarlo come gioco strategico, e divertirsi davvero a creare alleanze, doppi e tripli giochi ai danni degli altri giocatori, recitare un po` come in un gioco di ruolo e così via. Il fatto è che ogni giocatore doveva realizzare una serie di obiettivi casuali (es. "guadagna tot più dell`altro giocatore", "sposa quello lì", "distruggi la reputazione di quell`altro"...) spesso in conflitto fra loro, quindi la collaborazione e il tradimento fra i partecipanti era indispensabile.
A ogni modo, il fallimento del produttore ebbe l`effetto di far ritirare il gioco dal mercato. Credo ne siano state vendute pochissime copie, e anche io ero rimasto solo con una scatola realizzata come prova di stampa. Scatola che, a causa di un furto in una serie di box fra cui il mio, andò perduta per sempre (insieme alla collezione di dischetti del Commodore 64! Ma che ladri imbecilli erano?).
Negli anni seguenti ogni tanto ho provato a ritrovare quel gioco, anche mettendo annunci su questo sito. Ma niente: come prevedibile, non ce l`aveva nessuno. Niente di grave, intendiamoci, ma mi dispiaceva davvero che si fosse perso un pezzo dei miei ricordi.
Beh, per concludere la storia... L`altro giorno guardate un po` che cosa ho beccato?
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14/10/2014 16:33:16
Ammetto che questo non l`ho mai sentito, ma quello di Tangentopoli si, anche se ero molto giovane negli anni di quei fatti (tra i 17 e 19 anni). Non posso dire cosa si prova perchè un conto è ritrovare un giocattolo di quando si era piccoli, ma un altro è ritrovare quello di si è il creatore!
Felicitazioni! Ma toglimi una curiosità: quanto durava una partita a forza di intrighi, sotterfugi, battibecchi ecc?
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14/10/2014 16:35:38
Ah, dipende... Di media, meno di un`ora. Poi se la partita diventava una gara al cazzeggio e alla sagra della carognata (cosa molto facile, in realtà), si poteva andare avanti un bel pezzo :)
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14/10/2014 19:50:51
Complimenti tracian la mia stima per aver inventato un gioco di società purtroppo neanch`io lo mai sentito pur essendo appassionato di giochi in scatola ma da oggi se mi capiterà me lo procurerò se non altro per il fatto che come dici tu e` molto raro!!
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15/10/2014 04:13:47
Grazie, Aldurin... Dovresti dare la caccia ai miei altri giochi, allora...
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15/10/2014 06:37:27
Ma allora lo fai di mestiere? Quali sono gli altri tuoi giochi, dai dimmelo che voglio vedere se li conosco essendo un appassionato! E soprattutto svelaci un po` di retroscena, come si crea un gioco in scatola? A chi ci si rivolge? Tue idee future? Dai dai illustraci!a presto!
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15/10/2014 12:54:23
Ehm... No, non faccio più game design da un pezzo. In passato ho avuto uno studio di consulenze editoriali che lavorava soprattutto nel campo dell`entertainment in generale, e i giochi che ho realizzato erano richiesti dai clienti. Ma per risponderti:
* A parte tutti i prototipi non realizzati, i giochi in scatola usciti sono: Conqueror (solo per il mercato olandese, era una specie di mini-wargame fantasy in cui si gestivano anche le risorse per creare nuovi pezzi, un po` alla Civilization) e 7 (un gioco di posizione astratto che usava biglie texturizzate, molto belle da manipolare, realizzato come gadget di una multinazionale di cui non so se posso dire il nome, e che quindi non dirò).
* Come si creano... Beh, avendo studiato un po` di teoria del game design, con una buona base storica per non copiare troppo cose già fatte e usare meccanismi che funzionino bene. Poi si fanno un miliardo di partite di prova, si rifinisce il tutto e (per quanto mi riguarda) si passa il tutto a un ufficio grafico e al team di produzione del committente.
* Più che rivolgersi fuori si aspetta che ti vengano a cercare, creandosi nel frattempo una buona rete di referenze e contatti. Tieni presente però che è un mercato ormai morto da tempo (a parte le megaproduzioni), quindi l`unica strada davvero percorribile per vedere il proprio prodotto nei negozi oggi è partecipare con il proprio prototipo alle selezioni che vengono fatte annualmente dalle agenzie di scouting che propongono poi i migliori a colossi tipo Hasbro. Io avevo partecipato una volta rivolgendomi al referente nel Regno Unito: ho avuto dieci minuti (che sono tanti) per mostrare la mia idea ed era piaciuta abbastanza per passare la prima selezione. Poi sono stato scartato alla terza (e ce n`erano ancora due), con un percorso durato due anni. In quel caso si era trattato di un problema di materiali di produzione, perché il gioco impiegava elementi "complicati" come pasta da modellare, una biglia, cartonati fustellati e pezzi di plastica sagomata... roba troppo eterogenea che avrebbe fatto levitare troppo i costi.
* Idee future in questo campo francamente non ne ho. Un po` perché sono cosciente che il miglior risultato possibile sarebbe, dopo avere speso tantissimo tempo e denaro, ritrovarsi con qualche scatola che non verrà mai distribuita. Un po` perché ora mi occupo di tutt`altre cose e non ho il tempo di stare dietro nemmeno a tutti i progetti "veri"... figuriamoci aggiungere anche questi. In compenso mi piacerebbe davvero se la fatina dei board game realizzasse magicamente quel gioco di cui parlavo sopra, perché si basava su un meccanismo che non ho mai visto altrove e che nei test faceva divertire da pazzi sia i bambini (che erano il target) che i genitori. Che ci vuoi fare... se non hai il gusto di far divertire la gente, certe cose non ti metti proprio a farle.
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15/10/2014 18:17:16
Capisco hai ragione ormai con l avvento dei videogiochi ed altro i giochi "cartacei" sono fuori moda anche se qualcosa si vede ancora e` riservato quasi sempre ad un pubblico di affascination o si ritritano gli stessi titoli che diciamo vanno sul "sicuro"! Comunque ancora complimenti per il tuo genio!!! !!
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15/10/2014 18:35:04
complimenti davvero! aver creato e aver visto distribuita una propria invenzione ludica deve essere una grande soddisfazione e merita molto rispetto!
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15/10/2014 21:52:13
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16/10/2014 00:03:18
Ah ah! Grazie a tutti, davvero...
Prometto che una volta o l`altra dirò anche di cosa mi occupo adesso, e lì sì che ci sarà da ridere.
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16/10/2014 00:05:52
E comunque: se volete dare un`occhiata dietro le quinte del game design, la cosa migliore da fare è guardare le lezioni dell`insuperabile Spartaco Albertarelli, lead designer di Editrice Giochi:
https://www.google.com/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8# safe=off&tbm=vid&q=spartaco + albertarelli +
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16/10/2014 06:26:31
Grazie della dritta , provvedo!
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17/10/2014 13:20:13
Ciao Tracian, il discorso del gioco per bambini e genitori vorrei mi fosse spiegato un po` meglio. Se riuscissimo a scriverci privatamente, ti direi anche perché... :)
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17/10/2014 13:23:15
Volentieri, kalle. Mai capita la paranoia sugli indirizzi e la necessità di fare certi giochini ridicoli, ma sto sulla rete della ragnatela veloce in Italia.
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