18/02/2014 22:07:21
Ciao a tutti! Dal momento che ho una mezza idea di cambiare lavoro, mi è venuto un dubbio su un contratto che ho firmato nel 2012. Ho fatto una specie di master all`interno dell`azienda dove lavoro attualmente. Questo master mi ha vincolato per due anni all`azienda (fino a dicembre 2014) e se volessi dare le dimissioni dovrei pagare circa 3000 euro di penale. Fin qui ci siamo.
Il problema è che la mia azienda è in cassa integrazione straordinaria, che dovrebbe trasformarsi in mobilità ad agosto (non si sa in che termini ne` in che numeri). Io stesso l`anno scorso ho fatto almeno 40 giorni di cassa integrazione. Quest`anno ufficialmente non ho fatto cassa integrazione, ma solo perchè mi hanno tolto TUTTI i giorni di PAR e ferie che mi erano rimasti quando sono stato a casa.
Nel mio contratto c`è scritto (testuali parole)
"Qualora la cessazione del lavoro avvenga durante un periodo in cui per cause non dipendenti dalla sua volontà, si dovesse trovare a titolo esemplificativo e non esaustivo, nella condizione di lavorare in orario ridotto, il recupero dei costi come da schema sopraindicato non sarà applicato".
Adesso io mi chiedo: dato che la CIGS è una riduzione dell`orario di lavoro, e dato che c`è alto rischio che l`azienda possa mettere chiunque in CIGS a zero ore o peggio in mobilità ad agosto, io posso dare le dimissioni senza pagare la penale? Perchè dover pagare 3000 euro mi secca veramente un tot... Grazie mille a chi mi aiuterà gio
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19/02/2014 12:10:51
Non sono un legale ma leggendo le clausole mi sembrano vessatorie e quindi non applicabili, poi il parere finale ad un esperto
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20/02/2014 00:09:27
cosa vuol dire clausole vessatorie e non applicabili? grazie gio
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20/02/2014 09:33:06
Prova a sentire anche un consulente del lavoro.
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20/02/2014 10:26:47
le clausole vessatorie sono quelle poste a tutela del consumatore, disciplinate prima nel codice civile, ora nel cd. codice del consumatore, oltre a quelle generali sempre nel codice civile, non penso proprio siano applicabili ad un contratto di lavoro...
non ogni clausola che prevede uno squilibrio tra le parti contrattuali è vessatoria ed inapplicabile, questo bisogna tenerlo sempre presente.
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20/02/2014 11:42:51
....di solito non e` indicata la penale ma le mensilita` o una percentuale....non e` che e` la clausola del patto di non concorrenza....andrebbe letto bene....
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20/02/2014 22:13:47
riporto quanto scritto testualmente nel contratto (è una parte ma in buona sostanza non c`è scritto nient`altro)
"la informiamo che, qualora il rapporto di lavoro in essere con la scrivente dovesse cessare su sua iniziativa entro 2 (due) anni dalla conclusione di tale programma, la scrivente provvederà a recuperare i costi sostenuti (applicando il cambio in vigore) in relazione alla sua partecipazione al menzionato programma secondo il seguente schema: (...) - Euro 3000 qualora la cessazione di sua iniziativa avvenga entro 24 (ventiquattro) mesi dal termine del corso. Il recupero di quanto da lei dovuto ai sensi di quanto sopra avverrà tramite trattenuta diretta sulle sue competenze di fine rapporto. Qualora la cessazione del lavoro avvenga durante un periodo in cui per cause non dipendenti dalla sua volontà, si dovesse trovare a titolo esemplificativo e non esaustivo, nella condizione di lavorare in orario ridotto, il recupero dei costi come da schema sopraindicato non sarà applicato"
grazie gio
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21/02/2014 23:40:30
Guarda, secondo me una clausola siffatta potrebbe anche non essere del tutto legittima per ragioni tecniche che sarebbero troppo lunghe da spiegare qui, ma se hai davvero intenzione di cambiare lavoro, comunque il problema può essere facilmente superato: non dimetterti, ma fatti licenziare. Ad esempio comincia a non fare più nulla, a leggere il giornale durante l`orario di lavoro, a rispondere in modo sgarbato ai tuoi superiori (senza però utilizzare espressioni ingiuriose, per non rischiare una denuncia), arriva sempre in ritardo ed esci prima, prenditi delle pause caffè di 2 ore, ed ancora qualche giorno non presentarti affatto al lavoro senza addurre nessuna spiegazione. Vedrai che nel giro di poco tempo sarà il tuo datore di lavoro a licenziarti, così non potrà applicare nessuna trattenuta, perchè il rapporto di lavoro cesserà per sua iniziativa e non per tua (e non dovrai nemmeno dare il preavviso).
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23/02/2014 17:48:13
chiedi in azienda a chi se ne occupa e vedi cosa ti dicono
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24/02/2014 21:25:02
orco, non mi sembra la soluzione più corretta..!!
neveart, ho già chiesto in azienda, mi hanno risposto che per loro "vale quello che c`è scritto nel contratto".. nessuno si è voluto sbilanciare!
grazie gio
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08/03/2014 10:21:36
ci sono dei casi se non erro in cui puoi licenziarti per giusta causa, ma penso che minimo si parli di 3 stipendi arretrati....nel settore in cui lavoro io solitamente per informarsi di queste cose i dipendenti vanni o da un sindacalista con il contratto e poi provvedono oro a informarsi da un legale oppure da un`avvocato del lavoro...in bocca al lupo
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