11/01/2014 17:12:45
In pratica... la teoria della relatività (credo sia quella) in base alla quale se io compio un viaggio nello spazio in anni luce fino ad un punto X e torno indietro ci impiego in tutto 40 anni ma al mio ritorno la Terra sarebbe invecchiata di X milioni di anni... non sono riuscito a capire bene... e non trovo spiegazioni esaustive in retye... Grazie
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11/01/2014 19:46:57
Dice che se corri forte forte e picchi la testa contro un muro ti spunta una H davanti al cognome.
(La spiegazione vera comunque è qua: http://curiosity.discovery.com/question/theory-special-relativity-time-travel)
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11/01/2014 20:35:57
La teoria della relatività nasce da una filosofia-idea-curiosità di vita, come tutti gli enunciati-scoperte di Einstein.
L`elucubrazione naque dalla percezione del piacere legato al tempo. Come mai quando ci piace fare qualcosa il tempo sembra scorrere più velocemente mentre quando non ci piace sembra andare più lentamente nonostante la costante equazionale del tempo?
Da qui comincia a studiare il tempo e le sue variazioni. Ma non puoi capirla a livello scientifico se non accetti il fatto di doverci mettere in mezzo la filosofia.
Mi vengono in mente delle immagini-esempi. Einstein immagina di cavalcare un fascio di luce e quindi poter osservare le velocità e le costanze in prima persona. Priva ad immaginarti SU una nave che naviga verso un porto. Rimanendo fermo il tempo è dettato dalla velocità della nave, tempo e distanza rimangono costanti. camminando sul ponte in direzione del porto, la velocità di movimento di raddoppia e la distanza diminuisce. Camminando nella direzione opposta al porto sempre sul ponte della nave, aumenta la distanza ma ti sembrerà di rallentare.
Diciamo che questa è la TEORIA della teoria della relatività.
Se ti interessa a livello matematico-scientifico invece provo a spiegartela ma è un po più complicato.
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11/01/2014 21:21:13
camminando sul ponte in direzione del porto, la velocità di movimento di raddoppia e la distanza diminuisce. Camminando nella direzione opposta al porto sempre sul ponte della nave, aumenta la distanza ma ti sembrerà di rallentare.
Ho dimenticato di spiegare perchè delle conclusioni: Nel primo caso raddoppia perchè sia tu che la nave vi muovete verso il porto. Nel secondo invece ti sposti verso il porto per il navigare della nave ma anche in fruizione contraria camminando tu stesso nella direzione opposta.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene. Spero di si.
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11/01/2014 21:39:10
la teoria della relatività (credo sia quella) in base alla quale se io compio un viaggio nello spazio in anni luce fino ad un punto X e torno indietro ci impiego in tutto 40 anni ma al mio ritorno la Terra sarebbe invecchiata di X milioni di anni...
Oddio c`è un pochino di confusione... Non è "viaggio nella spazio in anni luce" (al massimo viaggi nbello spazio per anni luce (essendo l`anno luce una unità di misura)).
In realtà si parla di viaggiare a velocità prossime alla velocità della luce. In questo caso secondo la teoria di Einstein il tempo scorrerebbe più lentamente.
Da qui il paradosso dei due gemelli. Uno su di una astronave che si dirige verso una stella ad una velocità v discretamente prossima a c (la velocità della luce) mentre l`altro resta sulla Terra.
Bene (non tenendo conto di alcuni dettagli come accelerazioni e decelerazioni per inversioni di rotta) si avrebbe che il tempo sull`astronave scorre ad un certo n% + lentamente rispetto alla Terra. Per cui ad esempio (fissando una certa velocità v) si può calcolare che mentre sulla Terra il tempo tra andata e ritorno sarà t1 per l`astronauta sarà t2 = n%*t1, quindi l`astronautà sara n% più giovane del suo gemello terrestre.
(si chiama paradosso perchè qualcuno fece notare che però per l`astronauta (cioè per il suo sistema di riferimento) in realtà è la Terra a muoversi alla velocità v, e quindi rifacendo i calcoli in realtà sarebbe il fratello sulla Tera ad essere più vecchio. Ma in realtà tramite la fisica relativistica (sia speciale che generale mostrano come in relatà ciò non possa accadere)) (dai un`occhio ad esempio su Wikipedia).
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11/01/2014 21:42:01
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11/01/2014 21:45:07
Silver Moon ma dove le hai lette `ste cose?
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11/01/2014 21:46:09
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11/01/2014 22:08:45
CHROME, articoli, libri (tra cui l`esposizione divulgativa), dvd..troppi ne ho letti e troppi modi ci sono per spiegarla.
L`esempio che hai spiegato tu secondo il paradosso nasce però dallo studio della deformazione dello spazio inteso come piano mobile (newton, maxwell) che determina la velocità e il movimento in base appunto a tante variabili-reazioni.
Come il gemello sulla terra che si trova al centro del piano spaziale e crea una "fossa" da cui si deformano tutte le linee guida dello spazio circostante e finchè si mantiene una certa velocità gli altri pianeti gravitazionali si spostano senza però variare la distanza dal centro, mentre modificando peso o velocità si modifica lo spazio e la distanza.
Diciamo che il caso che hai descritto tu, Einstein l`ha usato per confermare la sua teoria verificando gli effetti sullo spazio. Mentre io ero ferma alla teoria e alla percezione basica.
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11/01/2014 22:41:03
Molto banalmente se per paradosso qualcuno riuscisse a muoversi costantemente alla velocità della luce per lui il tempo si fermerebbe. Più ci si avvicina alla velocità della luce (raggiungerla è impossibile poichè servirebbe una massa infinita secondo la teoria di Einsteain) e più il tempo rallenta.
Il tempo deve essere immaginato come una lepre che fugge via a 300.000 Km orari: più ti avvicini a quella velocità e meno velocemente ti scapperà via (invecchiando quindi, in proporzione alla velocità raggiunta, più lentamente). Se nell`arco di quarant`anni due persone si muovono costantementeuna una a velocità "umana" e l`altra con velocità prossima a quella della luce, la prima sarà appunto normalmente invecchiata di quarant`anni, mentre l`altra, forse, di qualche settimana.
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11/01/2014 23:02:12
Quella di Juza è la spiegazione più chiara Scusate devo andare, mi si raffredda il biberon
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11/01/2014 23:06:04
Silver_Moon non mettevo mica in dubbio le tue conoscenze in materia. Volevo un riferimento per meglio approfondire l`esempio che fai, che non mi era molto chiaro.
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11/01/2014 23:09:41
@Jaguar: il mio discorso sarebbe più intuitivo e semplice con le equazioni
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11/01/2014 23:15:08
In effetti se andassi alla velocità della luce (quindi trascurando il piccolo `problema` di massa infinita a cui andrei incontro e quindi anche all`energia che servirebbe per spingermi cosi veloce) tutto mi apparirebbe fermo.
Mi muoverei alla stessa velocità di ogni singolo fotone che mi circonda. Anche al di fuori del mio sistema di riferimento.
Ganzo....
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11/01/2014 23:26:18
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12/01/2014 05:03:18
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12/01/2014 11:18:29
Rodenberry invece ha preferito pensare che fossero le navicelle spaziali a rimanere ferme ma costruire una specie di reattore capace di piegare lo spazio-tempo. Su wikipedia se guardi la spiegazione del motore a curvatura è semplice; qualcosa di interessante potresti anche trovare sulla spinta di Queller se fari riferimento a spazio 1999.
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12/01/2014 11:39:08
Noi il passato lo vediamo gia ..
Tutte le stelle che vediamo le vediamo con un ritardo pari alla distanza in anni luce tra noi e loro
I viaggi nel tempo se vogliamo essere realisti sono innanzitutto solo rivolti al passato .. perche noi viviamo all`orizzonte degli eventi e soprattutto possono essere solo di natura osservativa... ovvero noi saremmo in grado di vedere cose ma non di interagire con esse
Questo è il principale motivo per il quale io credo che esistano altre forme di vita ma che fisicamente non potranno mai raggiungerci per la distanza da percorrere...
Qualsiasi cosa possa viaggiare piu veloce della luce non è della stessa materia di questo universo per cui è potenzialmente impercettibile ai nostri sensi o strumenti.
Concludo con una osservazione matematica
Quando studiando una teoria si incappa in un paradosso e lo si supera con un espediente vuol dire che la teoria ha degli errori.
Un esempio....
Se io lancio una freccia, essa raggiungerà il bersaglio. Avrà quindi percorso una determinata distanza, facciamo finta 100 metri: io questa distanza la posso dividere, e sarà 50, e dividere ancora 25.. E fare questo all`infinito. Quindi una distanza finita può essere divisa infinitamente. Come può una cosa finita a essere infinita?
E` un paradosso .. manca qualcosa in questo concetto..
Il concetto che manca è qello matematico di LIMITE senza il limite la teoria sopracitata è potenzialmente corretta ma porta a risultati errati..
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12/01/2014 11:40:35
ps non ho inventato nulla ... quello che ho citato sopra se avete fatto filosofia a scuola è chiamato paradosso di Zenone
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14/01/2014 22:32:35
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15/01/2014 01:10:26
Se io lancio una freccia, essa raggiungerà il bersaglio. Avrà quindi percorso una determinata distanza, facciamo finta 100 metri: io questa distanza la posso dividere, e sarà 50, e dividere ancora 25.. E fare questo all`infinito. Quindi una distanza finita può essere divisa infinitamente. Come può una cosa finita a essere infinita?
se pensiamo ad un sistema lineare ...
ma se lanciassimo una freccia in un sistema circolare e la forza si mantenesse costante, la distanza potrebbe essere infinita (pensate ad una freccia che ruoti attorno alla terra come un satellite ...)
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15/01/2014 01:46:51
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15/01/2014 14:36:08
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15/01/2014 16:51:11
sul tubo guardatevi le puntate dedicate, del programma presentato da morgan freeman
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15/01/2014 23:54:56
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