17/08/2013 20:46:32
Graefekiez, Berlino, agosto 2013. Come ogni martedì, sul canale, si levano alte le caratteristiche voci del mercato turco. I berlinesi che camminano tra le bancarelle cedono alle irresistibili offerte dell’ultima ora. Mikaela acquista un chilo di pesche – «drei euro», dice il cartello – compra e paga in contanti, al banco. Non c’è scontrino, non c’è cassa. La transazione monetaria non lascia tracce visibili, a parte, ovviamente, il sacchetto pieno di succose pesche che Mikaela porta a casa con sé. Duecento metri più a sud, all’interno dello stesso quartiere, Brand sta acquistando un latte macchiato nel bar Floor’s Cafè. Al momento del pagamento estrae lo smartphone, fotografa il codice QR apparso sullo schermo della cassa, inserisce un codice, preme "ok" ed esce. Anche lui ha pagato senza lasciare tracce. O quasi. Un software ha trasferito soldi dal portafoglio online di Brand a quello del locale, mentre la transazione è stata inserita nella blockchain, il registro dove i trasferimenti di denaro vengono segnati in ordine cronologico. Il ragazzo di 32 anni non ha avuto bisogno di carte di credito, né di conto bancario. I dati sui trasferimenti di denaro, qui, sono al sicuro, protetti da regole crittografiche estremamente rigide che impediscono a chiunque, in qualsiasi momento, di scoprirne o modificarne l’entità, la provenienza, o la destinazione. Prodigi del Bitcoin, la moneta virtuale che qui, nel distretto di Graefekiez, quartiere di Kreuzberg, si sta diffondendo rapidamente. Circa 25 esercizi commerciali – soprattutto bar, ma anche hotel, ristoranti e piccoli negozi di elettronica o cartoleria – accettano la valuta ideata, nel 2009, da un hacker anonimo conosciuto come Satoshi Nakamoto. Il valore della crypto-currency, oggi, è molto elevato: 1 Bitcoin vale quasi 78 euro, il che significa che un caffè ne costa circa 0, 02. Con essa si può, almeno in teoria, comprare tutto: case, automobili, computer, vestiti. Una moneta a tutti gli effetti, come ha stabilito recentemente il giudice texano Amos Mazzant, ma costantemente fuori dal controllo di governi e Banche centrali, che cominciano a temerne l’aumento graduale della diffusione. Leggi il resto: http://www.linkiesta.it/bitcoin-berlino# ixzz2cFm8KYKo
Buonasera gente, scusate ma sono veramente caduta dalle nuvole, cosa sono i bitcoin? Ma si usano davvero, nel senzo, qualcuno di voi conosce questa "realtà parallela"? Se sì.. ma è legale?!
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18/08/2013 02:14:22
Si usano davvero. E` una valuta riconosciuta non universalmente ma utilizzata spesso in determinati ambiti. Tecnicamente (sicurezza, ecc.) funziona molto bene. Il problema principale è che è "scomoda", più o meno tanto quanto Linux è scomodo rispetto a Mac OS: o si è tecnologicamente informati e volenterosi di fare un po` di fatica, o di sicuro non la si usa.
L`ultima frase è un finto allarmismo: a governi e banche non può fregare di meno dei Bitcoin, semplicemente perché rappresentano una frazione praticamente nulla delle valute circolanti. E` un po` come dire che "i governi" (quali? l`Italia è diversa dagli Stati Uniti, e gli interessi dell`Iraq sono diversi da quelli australiani, per dire) sono preoccupati per la diffusione dei buoni sconto dell`Esselunga...
L`unica preoccupazione vera è che essendo non tracciabili (se usati correttamente) i Bitcoin vengono usati quasi esclusivamente per l`acquisto online di droghe, software di cracking (e password rubate), e in misura molto minore di armi. Meno questi acquisti sono tracciabili, meno li si riesce a contrastare. Tutto qui.
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