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07/03/2013 22:04:18
Scheda Tecnica:
Mech: Genesis/Omega Supreme [WFC Version].
Casa Produttrice: Project Planet.
Anime: Transformers War For Cybertron [Sony PS3 Videogame].
Materiale: Plastica.
Data Disponibilità: 02/2012.
Serie: Planet PX.
Versione: Standard.
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07/03/2013 22:05:01
Confezione:
La confezione contenente il transformer è a sua volta inserita in un’altra enorme box di cartone sui cui lati sono riportate (come si può vedere anche dalla foto) tutte le caratteristiche generali, dalle misure alla data di rilascio del toy medesimo. La confezione, come dicevo, è davvero maestosa; le misure sono approssimativamente di 42x42x16, 5 cm circa. Raramente ho trovato una box bella quanto questa. La parte anteriore si apre grazie alla presenza di due flaps laterali, i quali, fra le altre cose, quando sono chiusi, son ben ancorati alla confezione grazie alla presenza di magneti. Nella parte interna di ciascun flap vi sono riportate delle immagini in alta definizione di Omega Supreme (due foto per flap) sia in versione “Guardian” sia in versione “Space Cruiser“. La box è fortemente caratterizzata da una resa ed impronta teatrale di grande portata; aprendo i due flaps è possibile ammirare in tutta la sua monumentalità il transformer collocato all’interno, dietro una vetrinetta trasparente. Sulla parte posteriore, abbiamo un’altra immagine stampata in HD del robot, sempre in versione “Guardian“, colto durante una fase di combattimento su “Cybertron”. All’interno abbiamo un unico contenitore in cartone ove è alloggiato il mech, inserito a sua volta in un classico contenitore di plastica trasparente, il manuale d’istruzioni e un piccolo sacchetto sigillato contenente le varie covers in PVC che dovranno essere installate su varie parti del corpo di Omega Supreme per oscurare così facendo le viti d’assemblaggio. Presente anche una piccola e classica “skills card” del transformer riportante i vari parametri da battaglia. Per quanto riguarda le istruzioni, non possiamo parlare di un vero e proprio manuale o libretto: le varie fasi e i vari processi di trasformazione sono rappresentati su di un unico grande foglio a doppia faccia. Parto subito col dirvi, che se non fossi stato coadiuvato da una accurata recensione visiva che ho reperito in rete, probabilmente sarei ancora immerso nelle varie fasi di “changing modes”. Le istruzioni sono mediocri, di scarso aiuto, senza contare (e questa è stata davvero un sorpresa che mi ha lasciato pesantemente sbigottito) che sono pure incomplete: tante caratteristiche di Omega Supreme non vi sono descritte (come, ad esempio, la possibilità di estrarre la testa del mech per trasformarla in carro armato) ma soprattutto non è assolutamente menzionata la configurazione in “Space Station“. Si tratta della configurazione intermedia, anche per passaggi di trasformazione, tra quella in “Guardian” e quella in ”Space Cruiser“; ebbene essa non è minimamente descritta (e questo è veramente incredibile dato che questo transformer è un “triple changer” a tutti gli effetti).
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07/03/2013 22:12:48
Modalità "Space Cruiser":
Partiamo dalla configurazione veicolare di Omega Supreme, la “Space Cruiser“. Una volta trasformato in incrociatore stellare, il transformer raggiunge all’incirca queste dimensioni: 40×44 cm. La maestosità delle dimensioni rimane su livelli elevatissimi anche con il robot trasformato in veicolo. Le due enormi armi principali che, poi per la verità, costituiscono i due arti anteriori del mech, vanno a formare i due motori portanti del destroyer. Entrambi sono girevoli, anzi quello posteriore (quello cioè che forma il braccio destro in versione “Guardian“) ruota in senso opposto alla rotazione che manualmente diamo all’anello sferico in PVC di colore grigio che lo delimita. Molto ben progettata la trasformazione dell’altro engine. La “drill”, infatti, viene divisa in tre parti: quella principale forma il motore anteriore mentre le altre due vengono ancorate esattamente sotto i piedi del robot. Esse sono ottenute suddividendo il nucleo a forma di cono della “drill”: per ognuna, in seguito, viene estratta una base semicircolare interna, di modo da terminare la circonferenza di fondo. Il cruiser può essere anche collocato in posizione orizzontale grazie alla estrema posabilità e snodabilità degli artigli del motore posteriore (la enorme tenaglia che forma il braccio destro di Omega Supreme).
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07/03/2013 22:22:30
Modalità "Space Station":
Partiamo subito da una premessa molto importante prima di descrivere la seconda trasformazione di Genesis. Oltre a non essere minimamente menzionata nel manuale d’istruzioni, essa risulta essere anche molto “personalizzabile”. La configurazione per la quale ho optato è la stessa che ho reperito in rete, o meglio è quella maggiormente diffusa nel web. Volendo essa stessa può subire anche parziali o evidenti cambiamenti nell’estetica. Ad ogni modo, nella configurazione “Space Station” da me scelta, il “rocket” raggiunge un’altezza di circa 37 cm mentre la postazione di lancio raggiunge all’incirca i 29 cm. La testa di Omega Supreme (che poteva essere già stata estratta in precedenza per raggiungere la configurazione in “Space Cruiser“) viene trasformata, attraverso un procedimento di rotazione della medesima, in carro armato (è necessario allungare l’antenna posteriore situata sulle testa medesima, la quale, così facendo, diventa il cannone del tank stesso): il richiamo al veicolo da ricognizione del vecchio toy appartenente alla Generation One è palese e molto apprezzato. Il “rocket” si ottiene unendo le due armi principali di Omega Supreme ma ad ogni modo non vi è la possibilità di ancorarlo al resto del transformer; per simulare un certa “unione” con il resto del robot e allo stesso tempo per rappresentare delle particolari rampe di lancio, una soluzione è rappresentata dal porre in posizione orizzontale le due antenne radar di Genesis. Il risultato finale è davvero ottimo. Effettivamente, per ottenere questa configurazione, partendo dalla modalità “Space Cruiser“, i passaggi sono veramente pochi: basta sganciare le gambe dal corpo dell’Autobot, risistemare lungo l’asse verticale i piedi, posizionare come detto sopra le due antenne e montare il “rocket”. Una procedura davvero molto semplice.
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07/03/2013 22:29:59
Modalità "Guardian":
La modalità “Guardian“, in realtà, è la prima che possiamo subito ottenere dato che il transformer è già “presentato” in questo modo dentro la confezione. Basta soltanto aprire i due scompartimenti collocati dietro le spalle e far fuoriuscire le antenne radar (la estremità di ciascun antenna è ruotabile di 360°, a noi la scelta della loro inclinazione). Sul “waist” di Omega Supreme sono collocati due “guns” sferici che vengono ottenuti ruotando la base circolare degli stessi; identica cosa anche sulle antenne dove ne abbiamo due frontali e due posti posteriormente. Passiamo adesso ad analizzare le due braccia di Genesis, il vero fiore all’occhiello di questa configurazione. Sul braccio destro, come arma, troviamo una enorme tenaglia i cui “denti” sono particolarmente snodabili dato che abbiamo ben tre punti di snodo per ciascuno (due sono determinati dall’aggancio in PVC che ancora il “dente” all’arma, l’altro è collocato tra l’estremità del “dente” stesso e il proprio braccio). La “drill” sul braccio sinistro è apribile; anche in questo caso i pannelli rossi godono di molta mobilità che ci permetterà di determinare a nostro piacimento l’apertura più o meno vistosa dell’arma del transformer. Nella modalità “Guardian” Omega Supreme raggiunge le sue massime dimensioni: 43, 5 cm circa di altezza e 35, 5 cm circa di larghezza. Rapportato con altri “bestioni robotici” contemporanei, Genesis è persino più voluminoso e immenso dell’ Hercules prodotto dalla TFC.
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07/03/2013 22:54:24
Colore & rifiniture:
Genesis è completamente realizzato in PVC e ABS. Ma il materiale usato è di ottima fattura senza contare che, nonostante l’assenza di diecast, il peso del mech è davvero notevole. Come dicevo, le plastiche sono ottime: in alcuni punti è possibile notare i segni dei vecchi agganci agli “sprues” ma il colore e le rifiniture sono davvero ben realizzate. Non vi sono scolorimenti o interruzioni nel “paint”, il che rende il transformer veramente molto bello sul piano della realizzazione estetica.
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07/03/2013 22:55:06
Trasformazioni:
Come già detto, questo transformer è un “triple changer” a tutti gli effetti (anche se sulla configurazione in “Space Station“, come ho già fatto notare, la discrezionalità nella realizzazione del risultato finale è nelle mani di ogni singolo proprietario). Lasciando, quindi, da parte la seconda trasformazione, concentriamoci sulle altre due. La modalità “Guardian” è praticamente quella di partenza: ottenerla, o meglio completarla, è operazione immediata come già anticipato prima. Passare da questa configurazione a quella “Space Cruiser” è tutto sommato semplice (anche se, lo ripeto, le istruzioni non semplificano assolutamente la comprensione dei vari passaggi). Le spalle devono essere sganciate dal corpo del robot, il “waist” deve ruotare di 90° per permettere alle braccia di ancorarsi una sul petto, l’altra sulla schiena di Omega Supreme. Le gambe subiscono una rotazione di circa 180°, terminata la quale si affiancano al corpo dell’Autobot. I piedi ruotano di 90° lungo l’intero asse verticale. Terminate queste fasi, è sufficiente installare i motori principali, rappresentati dalle armi tenute nelle braccia di Genesis (anche in questo caso, vi rimando a quanto già detto sopra).
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07/03/2013 22:57:34
In breve:
Adesso sarà necessario approfondire uno degli aspetti più incredibili e meglio riusciti dell’intera realizzazione di questo toy. Omega Supreme gode di una snodabilità e posabilità mai viste prima (per un prodotto di tali dimensioni, ovviamente). La progettazione dei sistemi di snodo, i cosiddetti “joints”, è semplicemente perfetta. L’aspetto veramente impressionante è rappresentato dal fatto che nonostante la mole e il peso del transformer, fare assumere particolari pose a Genesis (ovviamente questo richiederà un minimo di pazienza per lavorare proprio sui numerosi snodi messi a nostra disposizione) è non solo possibile ma anche relativamente semplice. Dalla foto, ad esempio, potete notare come in versione “Guardian” abbia optato per una posa con il braccio destro alzato: ebbene il peso del braccio è notevole e con Omega Supreme collocato in una posizione “standard” riuscire a tenere il suddetto braccio in posizione eretta è impossibile (continuerà inevitabilmente a scivolare lungo il corpo). Ma attraverso una combinazione di pieghe e aggiustamenti degli snodi, ecco che il risultato diventa possibile. E la posa è fissa, stabile e duratura. I “joints”, d’altronde, oltre ad essere davvero “duri”, sono numerosi: innanzitutto, il “waist” può ruotare di 360°, le braccia hanno snodi lungo l’avambraccio e le spalle ma sono soprattutto le gambe e la realizzazione delle medesime che rappresentano la svolta tecnica dell’intero progetto. Abbiamo gli snodi classici all’attaccatura alla vita del robot, poi ne abbiamo due (ripeto due) all’altezza delle ginocchia (uno sopra e uno sotto) con quest’ultime che possono ruotare di 360°, fino ad arrivare ai piedi, i quali, oltre a ruotare su ambo gli assi (la rotazione su quello verticale è di circa 90°), presentano snodi persino nelle dita. Una cura davvero straordinaria in fase di progettazione. Per quanto concerne la resa della colorazione o la cura del dettaglio, non ho nient`altro da aggiungere a quanto già sottolineato in precedenza (ripeto, peccato per quei punti, non molti per la verità, in cui si notano gli agganci ai precedenti "sprues"). Di questo Genesis può spaventare il prezzo, particolarmente alto (senza contare che tutti coloro che non hanno fatto il preorder durante le prime fasi di release non potranno disporre dei led che la casa produttrice dava in omaggio, i quali possono essere installati in numerosi punti del corpo di Genesis).
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08/03/2013 01:45:54
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08/03/2013 13:06:39
Recensione very beatiful, godibilissima ed accurata as usual.
Lunga ma mai noiosa, descrizioni full detailed e accurate la cui lettura dà la sensation di avere realmente tra le hands il modellino (-ino si fà per dire).
I think tu ne debba prendere alti due perchè ogni transformation è molto bella.
I “joints”, d’altronde, oltre ad essere davvero “duri”, sono numerosi
Ma viene da Cybertron o dalla Giamaica? 
Saluti e waist `saggio` Kamina
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08/03/2013 13:12:13
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08/03/2013 15:14:42
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08/03/2013 15:59:36
Chrome questa me la son legata dove sai tu
Sei riuscito a trovare un filo cosi corto e sottile? 
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08/03/2013 16:05:44
 Già, sulla baia e .. .. .. .. .. .. ..   !!!
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08/03/2013 16:11:15
Tornando seri .. .. osservate bene la foto di Chrome (e magari vi concentrate sul toy e non sull`ennesima "uscita" del simpatico mod.): guardate che posa e come possiamo lavorare sugli snodi .. .. semplicemente fantastico questo baloccone!!!  Vi assicuro che le braccia pesano un botto .. .. permetterci di alzarle così rende davvero merito alla fase di progettazione.
Io a questo punto ho solo una richiesta: il PX-02. Omega Supreme è (nel videogioco, of course) il boss Autobot della campagna Decepticons, perchè non fare allora il boss Decepticons della campagna Autobot: ovvero Trypticon?!?
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08/03/2013 22:40:33
Baboya, di cui ho scoperto pure un`altra cosa .. .. sei tifoso dell`Inter .. .. il che ti rende mio compagno (di sventura, ma del resto di stì ultimi tempi : ciao Kamina, purtoppo occorre stendere un velo pietoso sul calcio in questo periodo: attendiamo tempi migliori!
Come sempre le Tue recensioni sono ottime!
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