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SHINSEI | SHINSEI Ufo Commander 7
Recensione del 02/03/2010 - Autore: hobbeer |
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Articolo
del 02/03/2010 - Autore: hobbeer |
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Il 1973 segna una data importantissima nella storia del giocattolo a livello mondiale. Sulla scia dell’enorme successo dell’anime televisivo Mazinga Z (Mazinger Zetto) trasmesso in Giappone dal dicembre 1972, la Popy (BANDAI) mette in vendita il primo robot die-cast ovvero il celeberrimo GA-01. A partire da questo giocattolo, in un connubio sempre più stretto e con una politica commerciale sempre più aggressiva, gli anime giapponesi ed i giocattoli ad esse collegate faranno la parte del leone sul mercato giocattolifero fino alla fine degli anni 80’ rappresentando in tal senso un autentica rivoluzione. In senso assoluto, l’utilizzo del die-cast, per la produzione di giocattoli non rappresentava una novità poiché specie in Europa, ditte come la Dinky Toys e la Corgi avevano un catalogo davvero nutrito di veicoli civili, militari e soprattutto ispirato alle serie televisive ed ai cartoni animati che andavano per la maggiore, in Europa e negli USA. Come non ricordare gli splendidi veicoli della Dinky ispirati alle serie Thunderbirds, U.F.O. e Spazio 1999 di Jerry e Sylvia Anderson oppure le produzioni Corgi dedicate ai super eroi della Marvel. E’ possibile quindi che l’accuratezza ed il dettaglio di questo tipo di giocattoli possano aver ispirato e influenzato i progettisti giapponesi che d’altro canto avevano tra le mani un prodotto esplosivo dal punto di vista commerciale. Il mix tra innovazione e qualità delle riproduzioni die-cast fu sconvolgente. Quello che per la BANDAI fu un successo di dimensione planetaria rappresentò un problema per altre industrie del giocattolo, da principio in Giappone. Infatti, a parte appunto la BANDAI, la Takara e poche altre che erano riuscite ad accaparrarsi le licenze per la produzione di giocattoli delle serie più in voga, molte altre dal passato anche glorioso nel campo dei tin toys, restarono spiazzate dal successo di questi prodotti e dal repentino cambiamento dei gusti da parte degli acquirenti. Tutte le aziende, da quelle che avevano già prodotto giocattoli ispirati alla fantascienza, a quelle che non se ne erano mai occupate, dovettero fare i conti con la nuova realtà. Quelle che non ebbero il potere economico di lavorare per le serie animate più in voga dovettero giocoforza accontentarsi di licenze dalla visibilità e dalla remuneratività minore. Altre invece percorsero una strada differente ovvero quella di produrre delle linee di giocattoli completamente svincolate da produzioni televisive anche se facilmente riconoscibili e per questo venendo incontro ai gusti dominanti. Per dare ai giocattoli comunque certo tono, gli stessi furono accompagnati nelle confezioni, da un fumetto che ne descriveva la storia e le vicende. La storia è quella del unici sopravvissuti dl pianeta Mahabaras dove il dottor Piyuri Hakase, ridotto ad essere solo un cervello collegato al computer della propria navicella spaziale e dei suoi amici, il potente robot Valcan I e lo studioso Brain III . Dopo la distruzione del loro mondo, devastato da demoni stranieri, fuggono sulla Terra nella navicella spaziale Blue Silver. Qui, Hakase, apparendo loro sullo schermo della Blue Silver, si alleò con tre ragazzi terrestri, il giovane giapponese Tetsuo, l'africano Biri, la ragazza bionda Karen e Edison, un delfino genio capace di parlare. Con l`aiuto di Valcan, Brain e alcuni altri robot macchina che avevano portato con sé, essi si prefiggono l’obiettivo di proteggere il nostro pianeta dagli alieni che hanno invaso il loro mondo e che ora stanno per minacciare la Terra stessa. Il fumetto riportava anche il cataloghino dell’intera linea di giocattoli che comprendeva solo i veicoli ed i robot mentre nulla fu prodotto relativamente ai personaggi non meccanici.
I giocattoli prodotti erano otto: due robot, una navicella spaziale e cinque veicoli a metà strada tra la macchina per movimento terra ed il carro armato spaziale. Vennero venduti con due packaging differenti ovvero nel consueto e caratteristico scatolo in cartone caratterizzato da fotografie e disegni dai colori sgargianti (per il mercato interno) ed una linea dal packaging economico ovvero una bolla di plastica trasparente ed un semplice cartoncino di supporto per il mercato estero.
Questo l’elenco, tra parentesi il codice delle confezioni per il mercato non giapponese.
UC-71 - UFO of Justice: Blue Silver (4171) UC-72 - Power Robot Vulcan I (4172) UC-73 - Elec-Robot Brain III (4173) UC-74 - Construction Robot Jeek Tunneln (4174) UC-75 - Construction ROBOT DOZER BUCKETER (4175) UC-76 - Construction ROBOT COMMANDER SHOVEL (4176) UC-77 - Construction ROBOT ROCK CUTTER (4177) UC-78 - Construction ROBOT POWER CRANGER (4178)
Nel 1978 in Italia venne trasmesso il primo anime mecha giapponese, Goldrake, ed il suo successo fu immediato e travolgente. I bambini italiani chiedevano a gran voce i giocattoli di queste serie meravigliose ed alcuni intraprendenti importatori/distributori di giocattoli si fiondarono in Giappone ripulendo i magazzini di tutto quello che poteva avere attinenza al genere robotico senza curarsi del fatto che le relative serie animate fossero state trasmesse o meno in TV nel nostro paese. La linea di giocattoli della Shinsei è datata 1976, in piena epoca anime robotico e con i magazzini pieni delle produzioni legate alle ben più note serie animate. Fu per questo motivo che i “giocattolai” italiani poterono mettere le mani su grosse quantità di Shinsei Mini Power Ufo Commander 7 e per questo motivo questi sono tra i primi giocattoli spaziali degli anni 70 ad essere arrivati nel nostro paese.
UC-71 - UFO of Justice: Blue Silver (4171)
Si tratta di un disco volante con meccanismi sparanti missili tramite due braccia snodabili e che rientrano a scomparsa nel disco stesso. Nella cabina di pilotaggio ci sono due piloti e sono le miniature dei robot Valcan I e Brain III . Il meccanismo di lancio dei missili è lo stesso di quello presente in altri mezzi ovvero Jeek Tunneln, Power Cranger, Rock Cutter and Shovel Ripper.
• Materiale: Metallo e plastica • Peso: 600 grammi circa • Armi: due lanciamissili e due missili rossi • Altri meccanismi: ruote (3) sul fondo e bue bracci per I lanciamissili che scompaiono in due sportelli sui lati del disco.
UC-72 POWER ROBOT VULCAN I (4172)
E’ la rappresentazione in scala del robot metallico pilota della Blue Silver. Ha pugni sparanti che possono trasformarsi in alter armi. Il robot viene fornito con differenti pugni e pezzi che consentono le varie trasformazioni. • Materiale: Metallo e plastica • Peso: 600 grammi circa • Armi: pugni lanciamissili (due pugni normali, un razzo ed un ascia) • Articolazioni: gambe, ginocchia, braccia, testa. • Altri meccanismi: ruote
UC-73 ELEC ROBOT BRAIN III (4173)
Un buffo dotto robot capace di trasformarsi in un uovo. Il giocattolo può, mediante una rotella sul retro della testa, cambiare espressione.
• Materiale: Metallo e plastica • Peso: 650 grammi circa • Armi: nessuna • Articolazioni: gambe, braccia, testa e occhi • Altri meccanismi: può rinchiudersi in una forma ad uovo e gli occhi possono cambiare espressioni in tre modalità differenti.
UC-74 VEICOLO ROBOT JEEK TUNNELLIN (4174)
Con la capacità di scavare tunnel sotterranei a grande velocità, questo robot veicolare, simile ad un carro corazzato, è dotato di una potente trivella sulla parte anteriore, una piccola pala articolata nella parte posteriore e due lanciamissili. Il cervello elettronico della macchina è situato nella cupola superiore. Ha gli stessi lanciamissili della Blue Silver, del Power Cranger Rock Cutter e dello Shovel Ripper.
• Materiale: Metallo, plastica e gomma • Peso: 600 grammi • Armi: lanciamissili (2) • Articolazioni: lanciamissili (2), Trivella, Pala, Testa, Cingoli • Altri meccanismi: ruote cingolate
UC-75 VEICOLO ROBOT DOZER BUCKETER (4175)
Una pala meccanica di grande potenza, una cabina di comando a forma di testa caratterizzata da un cervello ospitato in una cupola trasparente ed un missile, compongono questo veicolo robot cingolato.
• Materiale: Metallo, plastica e gomma • Peso: 600 grammi • Armi: lanciamissili (1) • Articolazioni: Pala, Testa, Cingoli • Altri meccanismi: ruote cingolate
UC-76 VEICOLO ROBOT COMMANDER SHOVEL (4176)
Questa volta si tratta di un bulldozer anfibio che ha un braccio con pala meccanica, un Sonar, un`altra pala non articolata nel retro e due lanciamissili. Il cervello elettronico della macchina è situato in alto sotto la solita cupolina. Ha un disegno molto simile al Dozer Bucketer ed ha in comune dei meccanismi dei cingoli con questo e con il Rock Cutter. Il lanciamissili è lo stesso che si trova in Jeek Tunnelin, Power Cranger, Rock Cutter e Blue Silver.
• Materiale: Metallo, plastica e gomma • Peso: 600 grammi • Armi: lanciamissili (2) • Articolazioni: Lanciamissili, Pala meccanica, Braccio meccanico con pistone, Sonar, Cingoli • Altri meccanismi: ruote cingolate
UC-77 VEICOLO ROBOT ROCK CUTTER (4177)
Il penultimo veicolo della serie è un robot trapana roccia dotato di un braccio alla cui estremità vi sono due dischi atti a frantumare la roccia. Il meccanismo è funzionante e viene azionato da un perno posto all’estremità inferiore del braccio stesso. All’interno del braccio un giunto trasforma la rotazione del perno nella rotazione delle due lame. Anche qui ritroviamo una cupolina trasparente che ospita il cervello pensante del mezzo ed un lanciamissili della nota forma. Sul davanti del mezzo una pala serve a raccogliere presumibilmente i detriti di roccia. L’intera piattaforma del mezzo è girevole rispetto alla base dotata di cingoli.
• Materiale: Metallo, plastica e gomma • Peso: 600 grammi • Armi: lanciamissili (1) • Articolazioni: Lanciamissili, Pala Lame Trituranti, Cingoli • Altri meccanismi: ruote cingolate
UC-78 VEICOLO ROBOT POWER CRANGER (4178)
L’ultimo veicolo della serie UFO COMMANDER 7 è una gru. Tramite una rotellina posta nella parte posteriore del mezzo è possibile far salire e scendere un cavo cui è appeso un gancio metallico. Anche qui c’è un “intelligenza” che sovrintende i movimenti del veicolo, questa volta però invece della cupolina trasparente abbiamo una sorta di cabina. Completano il mezzo, oltre i cingoli, due lanciamissili nell’ormai consueta foggia.
• Materiale: Metallo, plastica e gomma • Peso: 600 grammi • Armi: lanciamissili (2) • Articolazioni: Lanciamissili, Gru, Cingoli • Altri meccanismi: ruote cingolate
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