01/07/2011 01:01:32
ascoltate bene cosa dicono in questo video
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01/07/2011 14:34:58
Gli ultimi controlli effettuati nei pressi dell`Istituto Italiano di Cultura dicono che le soglie di tolleranza alle radiazioni sono state abbondantemente superate. In autunno io sono in Italia e mi faccio pure le analisi.
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01/07/2011 14:59:21
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03/07/2011 12:41:43
Questa e` una parte di un discorso pronunciato da Haruki Murakami durante una premazione. E` stato tradotto (speriamo bene) da me e una mia studentessa.
http://www.youtube.com/watch?v=kb_YK7KM3DI
"Vorrei parlare in maniera chiara della questione della centrale nucleare di Fukushima.
Probabilmente già saprete che tra i sei reattori nucleari, tre sono rimasti danneggiati dal terremoto e lo tsunami e stanno ancora spargendo radioattività nei dintorni. Si e` verificata la fusione del nocciolo. La terra d’intorno e` stata contaminata e dell’acqua contenente particelle radioattive, sta scorrendo nel mare intorno alle coste. Oltre a questo, Il vento sta trasportando una vasta quantità di radiazioni in altre zone.
Oltre centomila abitanti della zona di Fukushima sono stati costretti a lasciare le loro case e ad allontanarsi dai quartieri periferici. Non sanno nemmeno se potranno ma più farvi ritorno. Mi rammarica inoltre il fatto che i danni si stanno estendendo anche ai paesi limitrofi il Giappone.
Perché é sucesso questo disastro? La causa è ovvia: perché chi ha costruito la centrale non ha calcolato la possibilità di uno tsunami così enorme. Alcuni esperti richiedevano di riesaminare le norme di sicurezza, indicando che in passato un enorme tsunami, come quest`ultimo, si è infranto nella stessa zona. Ma la compagnia elettrica non ha tenuto seriamente conto di questo suggerimento. Perché una società alla ricerca del profitto non può investire ingenti somme di denaro per la prevenzione di un qualcosa che potrebbe accadere tra 100 anni o più.
E poi sembra che il governo, che avrebbe dovuto garantire le misure di sicurezza delle centrali nucleari, abbia invece abbassato il grado delle norme di sicurezza stesse.
Noi dobbiamo indagare a fondo a questa situazione e denunciare tutti gli eventuali errori e negligenze. Più di diecimila persone hanno dovuto cambiare la loro vita lasciando la loro terra. Dobbiamo arrabbiarci. È legittimo!
(omissis)
Dopo la seconda guerra mondiale il Giappone aveva due grandi aspirazioni: la prima era la ripresa economica, l`altra la rinuncia alla guerra. Qualunque cosa sarebbe accaduta, non avremmo fatto più ricorso alle armi. Avremmo ottenuto il benessere economico e desiderato la pace. Questi erano i nuovi orientamenti dello Stato giapponese.
Ai caduti per la bomba atomica di Hiroshima, sono dedicate le seguenti parole incise su un monumento:
"Adesso potete dormire tranquillamente! Non ripeteremo più gli sbagli del passato."
Sono delle parole bellissime. Noi non eravamo solo vittime ma anche carnefici. Il senso delle parole è questo. Davanti all`assoluta potenza nucleare chiunque di noi è vittima, ma nello stesso tempo anche complice. Dal punto di vista della minaccia del nucleare, eravamo tutti vittime. Ma l`avere estratto quella potenza e non aver potuto impedire di usarla per fini sbagliati, ha reso tutti noi criminali.
Ora che sono passati sessantasei anni dal lancio delle bombe atomiche, la centrale nucleare di Fukushima sta spargendo radiazioni e sta contaminando la terra, il mare e l’aria nei dintorni da tre mesi. Non sappiamo quando e se sarà possibile fermare tutto questo. E` il secondo grave danno nucleare che noi giapponesi abbiamo sperimentato nella nostra storia, però questa volta non possiamo accusare nessuno di averci lanciato delle bombe. Noi giapponesi stessi abbiamo provveduto da soli a danneggiare il nostro paese distruggendo la nostra vita.
Perché è successo tutto ciò? Il rigetto del nucleare che abbiamo continuato ad avere per lungo tempo dopo la guerra dov’è finito? La società pacifica e ricca che abbiamo conseguentemente desiderato da cosa è stata deformata e distrutta?
La spiegazione è semplice: si tratta di efficienza.
Le società elettriche sostengono che il nucleare sia un ottimo sistema per la produzione di energia elettrica. E` quello insomma più proficuo. E anche vero che il governo giapponese, soprattutto dopo la crisi petrolifera, ha avuto dei forti dubbi riguardo le possibilità di sfruttamento di carburante naturale nel prossimo futuro. Per cui, come politica nazionale, ha spinto verso la produzione di energia nucleare. Le società elettriche hanno investito una forte somma di denaro per la propaganda e hanno corrotto i mass-media. Alla fine e` stata inculcata nelle menti del popolo l’illusione che la produzione di energia nucleare fosse sicurissima.
Senza che nessuno se ne accorgesse, già l`energia nucleare forniva il 30% del fabbisogno nazionale. Mentre non ce ne rendevamo conto, il Giappone, questo piccolo paese insulare in cui sono frequenti i terremoti, si classificava al terzo posto nel mondo come numero di centrali nucleari.
Ormai non si poteva più tornare indietro. Il dado era tratto. A coloro che avevano dei dubbi riguardo la produzione di energia nucleare veniva fatta una domanda dai toni minacciosi: “ Siete disposti a vivere senza sufficiente energia elettrica?" Allora fra le persone e` cominciato a circolare un sentimento di impotenza: non possiamo fare a meno delle centrali nucleari. Se per esempio non si potesse usare il condizionatore d’aria durante la caldissima e umida estate giapponese, sarebbe come una tortura. Per cui chi mostrava dei dubbi riguardo il nucleare veniva etichettato come un folle sognatore.
Adesso siamo a questo punto avendo deciso di percorrere una ben determinata strada. Il reattore nucleare che sarebbe dovuto essere efficientissimo e sicuro, ormai è caduto in disgrazia. E` come se avessimo aperto le porte dell`inferno. Quasta purtroppo è la realtà.
Nelle parole: “Siate realisti!" di chi ha promosso il nucleare, questa attuale possibilità non esisteva. Poteva essere al massimo una visione altrui semplicistica e superficiale. Sono riusciti a deformare la realtà e a eludere la logica.
E` stato il crollo del mito tecnologico di cui il Giappone andava a lungo fiero. Allo stesso tempo e` stata la sconfitta dell`efficienza e della nostra morale. Adesso noi giapponesi ci accaniamo contro la società elettrica e il governo. Questo e` normale e necessario. Però allo stesso tempo dobbiamo accusare anche noi stessi. Noi siamo le vittime, tuttavia siamo anche i carnefici. Dobbiamo averlo bene in mente altrimenti ripeteremo nuovamente gli stessi sbagli all`infinito.
"Adesso potete dormire tranquillamente! Non ripeteremo più gli sbagli del passato."
Dobbiamo imprimere nuovamente nella nostra testa queste parole.
(omissis)
Noi dovevamo continuare a gridare “No” al nucleare. Questa è la mia ferma opinione.
Dovevamo raccogliere le nostre capacità tecnologiche, i nostri migliori scienziati e investire capitali pubblici per la ricerca di una diversa produzione di energia che potesse sostituire quella nucleare. Anche se tutto il mondo ci avesse deriso dicendoci che non esistono altre possibilità, che noi giapponesi siamo dei cretini, noi avremmo dovuto continuare ad avere la stessa avversione di sempre verso il nucleare. Sentimento che e` maturato in noi dopo l`esperienza delle bombe atomiche. Non avremmo mai dovuto cedere. Nei nostri propositi del dopo guerra, dovevamo considerare anche lo sviluppo di un` energia che non fosse quella nucleare
(omissis)
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06/07/2011 14:17:53
Da molti anni una centrale nucleare nel Kyushu e` ferma. Visto la recente mancanza di elettricita`, la societa` elettrica del Kyshu sta premendo per riattivarla e sta con forza cercando di dimostrare che si tratta di una struttura sicura. Uno di questi modi consiste nel mandare una mail a tutti i dipendenti dove si richiede (si obbliga) di avere assolutamente un parere favorevole riguardo l`attivazione della centrale e di appoggiare la ditta in ogni caso.
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13/07/2011 18:16:44
Da "La Repubblica"
Giappone, svolta del premier "Futuro senza nucleare" Dopo l`incidente di Fukushima il primo ministro Naoto Kan annuncia che il Paese ridurrà progressivamente il ricorso all`atomo: "Dobbiamo concepire una società che possa farne a meno". E sui reattori della centrale: "Potrebbero volerci oltre dieci anni per smantellarli"
TOKYO - Il premier giapponese Naoto Kan ha dichiarato che il Giappone deve ridurre la propria dipendenza dell`energia nucleare e puntare verso una società in grado di farne a meno. Tenuto conto della gravità dell`incidente di Fukushima, "non si può più sostenere che la politica condotta fino ad oggi garantisca la sicurezza dello sfruttamento dell`energia nucleare. Dobbiamo concepire una società che possa farne a meno", ha spiegato Kan in conferenza stampa. Parlando del disastro di marzo, il primo ministro ha affermato che "ci potrebbero volere cinque, dieci anni o anche più per il definitivo smantellamento dei reattori della centrale".
"Riduzione a favore delle energie rinnovabili". Secondo il capo del governo nipponico è necessario rivedere i fondamentali della politica energetica del Paese che, prima dell`incidente alla centrale nucleare, prevedeva un aumento della quota di elettricità fornita dal nucleare fino al 50% entro il 2030, contro il 30% nel 2010. Kan è a favore di una "riduzione progressiva" della quota nucleare a favore delle energie rinnovabili, solare, eolico e da biomassa, con l`obiettivo finale di un abbandono completo del nucleare.
In Giappone ci sono attualmente 54 reattori, di cui solo 19 in funzione: gli altri 35 sono fermi, alcuni a causa del terremoto, altri per manutenzione. Un blocco che, ha spiegato il premier, assicura comunque una produzione energetica sufficiente sia per l`estate sia per l`inverno. Il governo ha imposto che prima di essere riavviati vengano sottoposti a nuovi e severi test di resistenza ad eventi catastrofici naturali. Il dibattito su una legge quadro sulle energie rinnovabili dovrebbe cominciare domani in Parlamento.
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14/07/2011 15:24:44
E` stata trovata della carne bovina radioattiva perche` finora i controlli li facevano sulle verdure ma non sulla carne. Al supermercato si puo` trovare della carne che non riporta la provenienza ed e` da evitare come la peste. Il problema e` che viene spesso venduta ai ristoranti perche` economica.
Ho fatto decisamente bene a non andare quasi piu` a mangiare fuori.
Ci sono problemi anche con lil atte. Anche in questo caso, sempre al supermercato, si puo` trovare del latte molto economico in cui non e` riportata la provenienza. Sembra che alcune ditte mischino il latte contaminato a quello sano, per diluirlo e non buttarlo via.
Il terreno inoltre risulta fortemente contaminato anche nella zona di Tokyo.
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14/07/2011 15:38:29
da notare che quando trovano da noi delle contraffazioni alimentare (per altro siamo uno dei paesi meglio organizzati e più virtuosi) c`è sempre il solito ritornello del "solo in Italia".
Mentre sia leggendo qui, sia dalla cronaca recente, con il bel paese germanico che esporta perle tipo mozzarelle blu, ricotta rosa e soya alla merda... beh.... `sti cazzi....
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18/07/2011 12:36:10
Con me sfondi una porta aperta: sono stanco della solita tiritera "solo in Italia"
Anche questo viene da La Repubblica:
Souvenir da Fukushima. E’ l’ultima moda giapponese. Piccole dosi di radioattività infilate di nascosto in una bistecca, in un hamburger, in un’insalata, in un bicchiere di latte o in una tazza di tè. L’11 luglio sui media giapponesi è apparsa la notizia di alti livelli di cesio radioattivo nel fieno impiegato per nutrire il bestiame in una fattoria nei pressi della centrale nucleare di Fukushima. Nella carne di 11 bovini provenienti dalla fattoria e inviati a Tokyo sono stati rilevati livelli di radioattività che superavano di oltre sei volte i limiti consentiti. Oggi arriva la conferma. Il colosso giapponese Aeon Co ha ammesso di aver venduto a Tokio e in una dozzina di supermercati nell’area della capitale carne proveniente da animali che erano stati nutriti con mangime contaminato dal cesio radioattivo. La società ha annunciato controlli sulle spedizioni in corso. Il commercio via nave degli alimenti a rischio – secondo quanto annunciato da Goshi Hosono, responsabile del coordinamento per il cleanup nucleare – verrà probabilmente vietato. In particolare le autorità giapponesi si apprestano a mettere al bando la vendita di carne bovina proveniente dall’area a rischio.
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18/07/2011 12:36:16
Con me sfondi una porta aperta: sono stanco della solita tiritera "solo in Italia"
Anche questo viene da La Repubblica:
Souvenir da Fukushima. E’ l’ultima moda giapponese. Piccole dosi di radioattività infilate di nascosto in una bistecca, in un hamburger, in un’insalata, in un bicchiere di latte o in una tazza di tè. L’11 luglio sui media giapponesi è apparsa la notizia di alti livelli di cesio radioattivo nel fieno impiegato per nutrire il bestiame in una fattoria nei pressi della centrale nucleare di Fukushima. Nella carne di 11 bovini provenienti dalla fattoria e inviati a Tokyo sono stati rilevati livelli di radioattività che superavano di oltre sei volte i limiti consentiti. Oggi arriva la conferma. Il colosso giapponese Aeon Co ha ammesso di aver venduto a Tokio e in una dozzina di supermercati nell’area della capitale carne proveniente da animali che erano stati nutriti con mangime contaminato dal cesio radioattivo. La società ha annunciato controlli sulle spedizioni in corso. Il commercio via nave degli alimenti a rischio – secondo quanto annunciato da Goshi Hosono, responsabile del coordinamento per il cleanup nucleare – verrà probabilmente vietato. In particolare le autorità giapponesi si apprestano a mettere al bando la vendita di carne bovina proveniente dall’area a rischio.
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01/08/2011 06:35:53
Guardate questo perche` e` molto interessante. Se cliccate cc in basso a sinistra dello schermo appaiono i sottotitoli in inglese.
Consigliato soprattutto a chi vive in Giappone.
http://www.youtube.com/watch?v=Dlf4gOvzxYc&NR=1
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01/08/2011 06:40:45
http://www.youtube.com/watch?v=Dlf4gOvzxYc&NR=1
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01/08/2011 09:50:37
ma il pio era quello che c`era in turisti per caso con 20 anni di meno sulle spalle?
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02/08/2011 08:01:08
Si e` lui. Lo incontro spesso. E` stato anche il promotore della manifestazione contro Berlusconi a Tokyo. Ma il video si vede? Qualcuno puo` metterlo visionabile dirattemete sul forum?
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02/08/2011 13:21:33
A Fukushima il livello di radiazioni ha raggiunto il picco. A quasi cinque mesi dal terremoto e dal conseguente tsunami che ha messo in ginocchio il Giappone e ha pesantemente danneggiato la centrale nucleare di Fukushima Daiichi, mentre calano i riflettori e l’attenzione internazionale dei media, è la stessa Tokyo Electric Power Co a rilanciare l’allarme dichiarando di aver rilevato il massimo di radiazioni fino ad oggi registrate nella zona colpita. In particolare, stando a quanto affermato dalla Tepco nella serata di ieri, i livelli record di radiazioni sarebbero stati registrati nei detriti accumulati in un tubo di scarico tra i reattori 1 e 2 della centrale di Fukushima Daiichi, pari ad almeno 10 sievert all’ora. Le radiazioni, a quanto pare sarebbero, dunque, triplicate: fino ad oggi, infatti, i massimi livelli registrati risalivano al 3 giugno, con 3-4 sieverts all’ora dentro il reattore 1. A seguito della rilevazione effettuata da tre operai nel pomeriggio di ieri, l’intera zona è stata dichiarata off-limits. Aumenta la contaminazione alimentare
L’agenzia Kyodo News ha fatto sapere che 14 governi locali disporranno i controlli anche sul riso raccolto, alimento base della cultura giapponese, per verificare eventuali contaminazioni da cesio radioattivo. Lo stesso ministero dell’Agricoltura chiederà alle prefetture a nord e a est del Giappone di esaminare il riso di produzione locale poco prima e subito dopo il raccolto. Se il riso dovesse risultare contaminato con livelli di cesio superiori al limite ufficiale di 500 becquerel per chilogrammo, il ministero potrebbe vietarne la spedizione nel resto del Paese e all’estero.
Anche perché le autorità hanno già rilevato livelli eccessivi di radioazioni nella carne, nella verdura, nel pesce e nel latte. Per questo ieri Tokio ha ordinato al governo della prefettura di Iwate di sospendere le spedizioni di carne bovina dopo che livelli di cesio radioattivo al di sopra del limite ufficiale erano state rilevate nelle carni di sei mucche. Mucche alimentate da fieno che era stato lasciato all’aperto durante la crisi nucleare.
Tokyo, come ricorderete, aveva già ordinato alle prefetture di Fukushima e Miyagi di fermare le spedizioni di tutti i bovini e la messa al bando della carne radioattiva. A queste, dunque, si aggiunge la prefettura di Iwate che offre circa 36.000 animali all’anno e si prospetta inoltre il divieto di spedizione anche alla prefettura di Tochigi dovo le autorità stanno valutando l’emissione di un ordine simile dopo che anche qui è stato trovato cesio radioattivo nelle carni.
Continuano i programmi di messa in sicurezza
Nel frattempo per limitare i danni ormai incalcolabili il governo giapponese e la Tepco hanno confermato l’obiettivo di centrare “l’arresto a freddo” dei reattori danneggiati entro metà gennaio del 2012 dopo aver ridotto gradualmente la temperatura del combustibile tentando la carte dell’avvio del sistema di raffreddamento stabile. La Tepco ha inoltre spiegato che a fine del 2011 inizierà a costruire una muraglia di 800 metri di lunghezza e profonda 20 tra i reattori 1, 2, 3 e 4 per evitare che l’acqua contaminata finisca in mare. L’opera dovrebbe essere completata in due anni, mentre il suo progetto dovrebbe essere già pronto alla fine di agosto quando si entrerà ufficialmente nella fase due della messa in sicurezza. Intanto però le radiazioni continuano a propagarsi nel terrno, nell’aria, nel mare entrando prepotentemente nella catena alimentare di mezzo mondo. Simona Falasca
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02/08/2011 16:33:03
Devo proprio ammettere che e`diventato un paese invivibile: non puoi minimamente pensare di fare un bambino in un ambiente cosi`"corrotto". Sto seriamente pensando di tornarmene a Roma.
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02/08/2011 16:58:29
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03/08/2011 19:55:55
I mass media Nipponici niente informazioni come queste ?
Manco ora ??
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03/08/2011 20:56:18
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04/08/2011 09:18:42
Si ma tutte queste info però dai tg non le hanno mai trasmesse o sbaglio? Io poi sull`argomento non le sento più, adesso sembra non freghi più nulla di trasmettere la situazione Giappone..mah
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04/08/2011 09:45:38
infatti e cmq penso che oramai non ci si può più vivere
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04/08/2011 12:23:00
Scusate ma qualcuno di voi ancora si informa tramite i TG?
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04/08/2011 15:58:59
beh le scalette sono quello che sono... se non tengo l`ascoltatore lì, gli spazi pubblicitari non li bendo e quindi meglio aspettare un po` e fare una puntata di qualche settimanale dedicata ad hoc.
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04/08/2011 16:07:48
Oggi un mio amico mi ha comunicato una notizia che ha dell`inconcepibile... la potete verificare qui (in giapponese) http://www.mynewsjapan.com/reports/1468
Il 9 luglio (e stiamo al 4 agosto) e`stato venduto del latte, prodotto a Miyazaki, contenente tracce radioattive di cesio , nella provincia di Niigata. Marca Meiji e Meg Milk. E fin qui, "TUTTO BENE", tanto ogni giorno ne esce fuori una...una nuova porcata giapponese. Ma mi spaventano due "piccoli" particolari di questa faccenda: 1:il Giappone, il paese GIAPPONE, Nippon, Nihon, Hapon, Ri ben, ha posto il limite di radioattivita`nel latte di 200 B/kg ....mentre NEL RESTO DEL MONDO il limite e` di 10 B/kg..... 200 a 10?!?!!?!? Ma stiamo scherzando????? Da pazzi. Perche` una simile differenza?!?! 200 a 10?? Ma c`e`qualcosa di strano oppure e`tutto normale?!!? 2: La Meiji e` una societa` importantissima, rispettata, antica e famosissima (perlomeno qui in Giappone), che macina soldi a palate, e che fa?Inganna i clienti, gli stessi clienti che "venerano"tali compagnie secolari e si fidano ciecamente....solo perche` sono giapponesi e rispettate da tutte.. pero` poi glielo mettono allegramente nel di dietro...e ci guadagnano pure i soldi....
Quando qualcuno comincera` a rompermi i coglioni dicendo "in Italia avete la mozzarella alla diossina e bla bla", io potro` rispondere" e voi avete il latte radioattivo, che vogliamo fare?".... Mah.
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04/08/2011 16:12:10
L`Italia sul controllo delle contraffazioni alimentari è fra i paesi più attivi e virtuosi. Una delle critiche in commissione Europea e motivo per cui siamo spesso odiati è che noi abbiamo regole molto più ferree di molti nostri vicini, per i quali la cioccolata la si può fare anche senza burro di cacao o peggio. Purtroppo abbiamo perso diverse battaglie e vinto altre... ma su quest`aspetto c`insegnano in pochi.
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